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La fitoterapia per gli animali è un rimedio sicuro e naturale
La fitoterapia per i nostri amici animali è un rimedio sicuro. Da provare, però, con l’aiuto di un esperto.
Erede di una saggezza e di una sperimentazione secolare, la fitoterapia studia le piante e i loro principi attivi per trattare e prevenire patologie di svariato genere. Con il ritorno alle terapie naturali e all’uso di rimedi “dolci”, stanno prendendo sempre più corpo studi e applicazioni che estendono l’impiego dei rimedi fitoterapici alle più comuni problematiche di salute di cani e gatti. Come per l’essere umano, anche in veterinaria i campi d’applicazione dei rimedi erboristici sono svariati come anche numerosi sono i risultati positivi che possono essere ottenuti. Ma che differenza c’è nell’azione del rimedio erboristico nell’uomo e nell’animale e quali sono le principali patologie che possono essere trattate con la fitoterapia?
I rimedi erboristici, i dosaggi
Sostanzialmente l’azione dei prodotti naturali nell’uomo e nei nostri amici a quattro zampe non è differente. I principi attivi agiscono a grandi linee nella stessa maniera. A essere diversa è la modalità di assorbimento del fitocomplesso tra gli animali carnivori ed erbivori e in particolar modo negli erbivori poligastici (come bovini e ovini). Questi animali sono infatti provvisti di più stomaci e le fasi della lavorazione del cibo prima di una sua digestione definitiva quindi, sono varie. È necessario tenerne conto quando si stabiliscono le dosi dei rimedi erboristici. I dosaggi sono ponderali, vengono quindi stabiliti in base al peso dell’animale.
La fitoterapia in veterinaria
L’idea di applicare la fitoterapia anche a un ramo come quello della veterinaria risulta meno insolito di quanto non possa sembrare. Osservando con attenzione il comportamento degli animali in natura, si nota come essi siano in grado di assumerli autonomamente e impiegare le piante medicinali, sia come terapia che come profilassi. È il caso, ad esempio, dello scimpanzé che va alla ricerca di piante specifiche per un’azione antiparassitaria o di alcuni uccelli che per lo stesso motivo costruiscono il proprio nido con le foglie di tabacco.
La fitoterapia e gli animali
Ma da dove nasce la capacità di curarsi e prevenire i malanni attingendo dal mondo della natura? Questa tendenza sembrerebbe essere innata, caratterizza fortemente gli animali e probabilmente un tempo era propria anche dell’essere umano. Nonostante siano stati condotti studi scientifici per comprendere le radici di questi comportamenti, ad oggi possono essere formulate soltanto delle ipotesi. Qualunque sia la causa, rimane il fatto che gli animali dimostrano di conoscere e distinguere le piante e le loro proprietà.
“La fitoterapia applicata a cani e gatti, tanto per fare un esempio, si è evoluta rapidamente negli ultimi anni, proprio in virtù dei risultati, spesso insperati, che i rimedi fitoterapici hanno raccolto nel campo della prevenzione e della cura di piccoli e grandi malanni degli animali d’affezione”, spiega Gianandrea Guidetti, farmacista e ricercatore Sanypet-Forza10. “Utilizzare la fitoterapia però in veterinaria richiede la massima cautela. Gli animali infatti hanno una fisiologia e un metabolismo diversi da quello dell’uomo. Ciò significa che, certe sostanze per noi inoffensive, risultano tossiche per le bestiole che vivono con noi”.
Un esempio? Le piante della famiglia delle Liliaceae (la comunissime cipolla, il porro o l’aglio) possono essere dannose per cani e gatti. Lo stesso vale per le piante che contengono xantine come il cacao (il cioccolato, infatti, può addirittura essere un veleno per i cani se assunto in grosse quantità), la Coffea (il caffè) o la Camellia s. (il the).
L’apporto del veterinario è imprescindibile
“Allo stesso modo – puntualizza Guidetti – l’interazione fra estratti di piante diverse può produrre effetti molto differenti a seconda dei dosaggi, o essere persino sconsigliata in assoluto”. Una solida competenza scientifica e l’apporto imprescindibile del medico veterinario diventa perciò basilare in questo campo.
“I rimedi fitoterapici possono essere di grande aiuto per i nostri amici a quattro zampe. Non a caso gli animali gradiscono moltissimo le tisane e vale sempre la pena offrirle loro nel biberon o nella stessa ciotola al posto dell’acqua”, afferma Laura Cutullo, medico veterinario ed esperta di floriterapia, omeopatia e fitoterapia. “In alternativa, si può allungare il cibo quotidiano con un po’ di tisana terapeutica oppure porlo delicatamente sulla bocca del piccolo paziente con una siringhetta di plastica. Il tutto in piccole quantità, ma in più riprese durante la giornata. I rimedi fitoterapici, se ben scelti, possono essere di grande utilità in molte patologie dei piccoli animali”.
Nel suo libro Cure naturali e alimentazione per gli animali di casa (Riza Editore) la dottoressa Cutullo cita molti rimedi fitoterapici che possono rivelarsi importantissimi in veterinaria: dal carbone vegetale attivo, ideale antidoto contro ogni tipo di avvelenamento, alla versatile Camomilla da usare anche nella comodissima versione in bustine come rimedio comodo e facile da adoperare, sempre decisamente benefico per il piccolo paziente in caso di vomito e coliche sostituita all’acqua da bere. Dalla natura ancora una volta possono arrivare rimedi e cure appropriate per i piccoli grandi disturbi dei nostri migliori amici. In tutta dolcezza.
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