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Giocattoli pericolosi, in Europa il 20% contiene sostanze proibite
Un rapporto dell’agenzia Echa ha riscontrato la presenza di flatati, sostanze pericolose per la salute, in un giocattolo su cinque in commercio nell’Ue.
Il 20 per cento dei giocattoli in vendita nell’Unione europea contiene sostanze o materiali proibiti dalle regole comunitarie. A riferirlo è un rapporto pubblicato martedì 13 febbraio dall’Agenzia europea dei prodotti chimici (European chemical agency, Echa), che ha analizzato 5.600 articoli in vendita nei 28 paesi membri: non si tratta solo di prodotti destinati ai bambini ma più in generale di oggetti di uso quotidiano, a base di plastica e non solo. In molti casi i risultati sono risultati preoccupanti: in alcuni casi sono stati trovati amianto, mercurio o piombo. Ma sono proprio le analisi legate ai giocattoli le più allarmanti.
L’agenzia Ue: “Sorpresi dalle cifre, il divieto è in vigore da anni”
L’organismo dell’Ue – creato alla fine del 2006 – è incaricato infatti di monitorare sul rispetto del regolamento Reach, ovvero la normativa comunitaria che punta a proteggere la salute umana e l’ambiente rispetto ai rischi legati all’uso di determinate sostanze chimiche (un compito che deve essere tuttavia coniugato con il sostegno alla competitività dell’industria del settore: cosa non sempre semplice).
EU enforcers find about 18 percent of toys, leather products exceed hazardous chemical limits. https://t.co/IFFc6RgM7M
— Bloomberg Environment (@BloombergEnv) February 13, 2018
L’Echa ha spiegato ad esempio che in 1.202 casi sono state effettuate analisi alla ricerca di ftalati (famiglia di sostanze chimiche organiche utilizzata per rendere più morbide le materie plastiche). Ebbene, nel 20 per cento dei giocattoli analizzati è stata effettivamente riscontrata la presenza di tali elementi chimici. Un risultato giudicato “sorprendente” dalla stessa agenzia per la sua entità, dal momento che “il divieto di uso nei giocattoli è in vigore ormai da parecchi anni”.
Gli flatati possono incidere sullo sviluppo neurologico, il metabolismo e la fertilità
I tre ftalati che sono stati cercati dagli esperti – che rispondono alle sigle Dehp, Dbp e Bbp – sono considerati degli interferenti endocrini: potenzialmente in grado di perturbare lo sviluppo neurologico, il metabolismo e la fertilità. Soprattutto se gli individui esposti sono dei bambini.
L’allarme lanciato dall’Echa, se appare particolarmente inquietante per quanto riguarda i giocattoli, non lo è di meno se si considera l’insieme dei prodotti analizzati. Il 13,3 per cento dei 467 articoli in cuoio testati, utilizzati abitualmente da moltissime persone, contiene cromo esavalente, sostanza altamente cancerogena. Allo stesso modo, il 12 per cento dei gioielli contiene elementi chimici in grado di provocare severi problemi renali nonché lesioni polmonari.
Il rapporto dell’Echa indica infine che nel 40 per cento dei casi le infrazioni sono state riscontrate in prodotti la cui origine non è verificabile. Mentre nel 17 per cento dei casi si tratta di articoli provenienti dalla Cina. In ogni caso, l’Echa ha fatto sapere che “i risultati non devono essere letti come rappresentativi del mercato nel suo insieme. Si tratta della prima ispezione di questa ampiezza che conduciamo e dovremo ripeterla tra qualche anno, ricercando le stesse sostanze negli stessi prodotti, al fine di verificare se ci saranno stati miglioramenti”.
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