Salute e benessere e Città e comunità sostenibili: sono questi i due Sdgs a cui si ispira Fondazione Ania, nata per volontà delle compagnie di assicurazione.
Porre fine alla povertà e alla fame, ridurre le disuguaglianze, combattere contro i cambiamenti climatici, rendere più sostenibili le città. I 17 Obiettivi di sviluppo sostenibili (Sdgs) lanciati dall’Organizzazione delle Nazioni Unite (Onu) sono importanti, dettagliati, coraggiosi. E il tempo che abbiamo a disposizione per raggiungerli è limitato, visto che il loro orizzonte è il 2030. Qual è l’approccio giusto per affrontarli, allora? Lavorarci tutti insieme. Ciascuno – dagli Stati alle imprese, fino a ogni singolo cittadino – è chiamato a identificare l’area in cui può dare un contributo positivo, grande o piccolo che sia. E mettersi in gioco giorno dopo giorno, con dedizione e creatività.
In tale contesto si inseriscono una serie di iniziative, progetti, attività di comunicazione che Ania (Associazione nazionale fra le imprese assicuratrici) e il settore assicurativo stanno portando avanti per promuovere i temi dell’Agenda 2030, della protezione, dell’inclusività, delle parità opportunità e dello sviluppo sostenibile. Dal 2004 è attiva Fondazione Ania: dapprima focalizzata sulla sicurezza stradale, dal 2017 ha allargato i suoi orizzonti alla protezione delle famiglie e delle imprese. Anche in un’ottica di sviluppo sostenibile, appunto.
Al Meeting di RiminiFondazione Ania è una presenza storica, con uno stand in cui per anni ha offerto check-up medici gratuiti ai visitatori. Anche fuori dai padiglioni della fiera di Rimini, il truck dello Street health tour ha viaggiato da nord a sud dello Stivale, tra piazze e manifestazioni. Basta presentarsi senza appuntamento per farsi visitare – di volta in volta – da un oculista, un otorinolaringoiatra, un cardiologo, un endocrinologo, un dermatologo o un altro degli specialisti coinvolti.
Ora quest’attività è stata forzatamente messa in pausa per via delle misure di contenimento della Covid-19, ma l’impegno per la salute continua. Salute fisica, ma anche mentale. Proprio all’indomani dello scoppio dell’emergenza sanitaria, infatti, Fondazione Ania ha chiamato a raccolta gli psicologi di Ania Cares, il primo pronto soccorso psicologico per le vittime di incidenti stradali e per i loro familiari operativo dal 2017, creando Ania Cares Plus, un pronto soccorso psicologico focalizzato sui problemi della Covid-19. Coordinato dalla facoltà di Medicina e psicologia dell’università La Sapienza di Roma, il numero verde è a disposizione da un lato dei medici e degli operatori sanitari in prima linea negli ospedali, dall’altro lato delle persone che hanno contratto la Covid-19 o hanno subito un lutto.
I corsi di Fondazione Ania per la sicurezza stradale
In parallelo all’Obiettivo di sviluppo sostenibile 3, Salute e benessere, Fondazione Ania mantiene saldo il timone sul tema che ha sempre connotato il suo agire, la sicurezza stradale. Nell’Agenda 2030 lo troviamo all’interno dell’Obiettivo 11, Città e comunità sostenibili. Proprio le nostre città di recente si sono popolate di biciclette, e-bike e monopattini in condivisione. Mezzi agili, divertenti da guidare e, soprattutto, ecologici.
L’entusiasmo per questa nuova mobilità dolce non deve però far dimenticare che guidare qualsiasi mezzo a due ruote, elettrico o meno, significa sempre e comunque circolare nel traffico ed esporsi a tutti i pericoli connessi. Tanto più perché in Italia una vittima di incidenti stradali su quattro è un ciclista o un pedone. Da qui la scelta di Fondazione Ania di lanciare un ciclo di videocorsiad hoc, disponibili gratuitamente e in qualsiasi momento, che spiegano passo dopo passo come approcciarsi con consapevolezza a questi mezzi di trasporto.
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