La finanza ha la fondamentale responsabilità di traghettare i capitali verso la transizione energetica. Se ne è discusso al Salone del Risparmio 2022.
Il fondo sovrano della Norvegia dice addio a Duke Energy
Il fondo sovrano della Norvegia non investirà più i propri capitali in Duke Energy. La drastica decisione, spiega l’agenzia Reuters, è stata presa dalla banca centrale norvegese e dal Comitato Etico, che puntano il dito contro le presunte violazioni delle normative ambientali presso alcune centrali a carbone della compagnia americana. Come funziona il fondo
Il fondo sovrano della Norvegia non investirà più i propri capitali in Duke Energy. La drastica decisione, spiega l’agenzia Reuters, è stata presa dalla banca centrale norvegese e dal Comitato Etico, che puntano il dito contro le presunte violazioni delle normative ambientali presso alcune centrali a carbone della compagnia americana.
Come funziona il fondo sovrano della Norvegia
Un fondo sovrano altro non è che un fondo di investimenti gestito dalla pubblica amministrazione. È uno strumento molto utile soprattutto per gli Stati che esportano molto e che quindi possono disporre di parecchia liquidità.
Il fondo sovrano della Norvegia è uno dei più grandi al mondo: ad oggi, gestisce addirittura 790 miliardi di euro e detiene quote di oltre 9 mila società. A distinguerlo dagli altri è la sua spiccata impronta etica. Il fondo infatti è gestito dalla banca centrale norvegese e da un Comitato etico. Quest’ultimo ha stabilito determinati criteri di responsabilità sociale e ambientale, per poi stilare la “lista nera” delle aziende che non li soddisfano. E in cui, quindi, il fondo sovrano non può investire.
Perché Duke Energy è stata esclusa
La decisione di escludere Duke Energy (con le sue sussidiarie Duke Energy Carolinas, Duke Energy Progress ed Energy Progress Inc) non va sottovalutata: stiamo infatti parlando della più grande utility energetica statunitense. Alla fine del 2015 il fondo sovrano norvegese deteneva una quota pari a 360 milioni di euro, che però è stata ceduta.
A preoccupare il Comitato Etico sono le controversie relative ad alcuni impianti a carbone in North Carolina: Duke Energy è accusata di aver riversato nei corsi d’acqua i residui tossici della combustione nelle centrali a carbone, provocando gravi danni ambientali. Diverse sentenze hanno già obbligato Duke Energy a pagare pesanti sanzioni e a riparare i danni. Ma, obietta il Comitato Etico del fondo sovrano, per bonificare i corsi d’acqua ci vorranno almeno dieci o quindici anni.
Foto di apertura © Davis Turner/Getty Images
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