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Dall’Emoji jacket che aiuta i ciclisti a comunicare nel traffico ai sistemi che evitano l’apertura accidentale delle portiere fino a quelli che prevedono code e incidenti: da Ford tre idee destinate a migliorare la sicurezza stradale.
Con la mobilità ormai entrata nella fase 2, da un canto nelle grandi città la bicicletta sta diventando il mezzo di trasporto più adatto da incentivare nell’era del coronavirus, così come hanno richiesto recentemente alcune associazioni al Governo. Dall’altro, stiamo assistendo a un ritorno diffuso dell’utilizzo dell’auto privata, talvolta giustificabile ma a cui città come Milano stanno provando a trovare delle alternative per evitare picchi di traffico ed emissioni. In tutti i casi, mai come ora la sicurezza nella mobilità assume un ruolo importante. In questo senso, Ford, che ha appena annunciato un piano di riavvio graduale della produzione in Europa, è impegnata nello sviluppo di nuove tecnologie rivolte alla sicurezza di automobilisti, pedoni, ciclisti e in genere di tutti gli utenti della strada. Fra le idee più innovative dedicate ai ciclisti l’Emoji jacket, una giacca che grazie a un pannello a led sulla schiena è capace di indicare, grazie agli emoji, oltre ai cambi di direzione e ai messaggi di pericolo, anche gli stati d’animo del ciclista.
Secondo i dati condivisi nel Traffic safety basic facts della Commissione europea, sono oltre 2 mila i ciclisti che, ogni anno, perdono la vita sulle strade di tutta Europa. “Ora viviamo – e guidiamo – in un mondo in cui la comunicazione è cruciale. Ma troppo spesso tra automobilisti e ciclisti questo si riduce nel suono di un clacson o in un gesto maleducato. I ciclisti di solito devono togliere una mano dal manubrio per comunicare. L’Emoji jacket utilizza un mezzo di comunicazione universalmente compreso per mostrare un modo in cui le tensioni potrebbero essere allentate – e tutti impariamo a condividere meglio gli spazi stradali”, ha spiegato Emmanuel Lubrani, responsabile del progetto Share the road. Per ora L’Emoji jacket è ancora un prototipo, da cui potrebbe presto nascere una versione definitiva.
Stati d’animo, cambi di direzione, pericolo: tutte le faccine dell’Emoji jacket
Un’altra idea Ford dedicata alla sicurezza dei ciclisti si chiama Exit warning e sfrutta i sensori e la tecnologia già presente su molte auto del marchio. In pratica è un sistema capace di analizzare e comprendere i movimenti degli utenti della strada che si avvicinano, che siano in sella a una bicicletta o su un monopattino elettrico, sia sul lato conducente che sul lato passeggero del veicolo. Se il sistema rileva che l’apertura della portiera del veicolo può causare una collisione, emette un allarme per avvisare il conducente o il passeggero del pericolo mentre, all’esterno, dei led luminosi sullo specchietto retrovisore e sulla portiera lampeggiano per allertare i ciclisti. Oltre a questo, gli ingegneri Ford stanno testando anche un sistema che impedisca l’apertura della porta in questi casi.
Leggi anche: Ford annuncia 18 modelli elettrificati entro il 2021. Tutti i dettagli del piano
Fra i sistemi di Ford dedicati alla sicurezza degli automobilisti e già presenti su alcuni modelli ibridi del marchio americano, Road edge detection è pensato per la guida di notte su strade extra urbane e in genere in aree non illuminate. Grazie a una telecamera situata sotto lo specchietto retrovisore il sistema monitora i bordi della strada, fino a cinquanta metri avanti e sette metri di lato. Laddove riconosca un eventuale cambiamento del manto stradale, dall’asfalto a una superficie impervia, come un ciglio erboso o della ghiaia, il sistema può intervenire sullo sterzo, sui sistemi di stabilità e sull’illuminazione dei fari.
Parliamo sempre di sicurezza stradale in auto. In questo caso la tecnologia messa a punto da Ford si chiama Local hazard information e va nella direzione dell’auto connessa e del modello di mobilità proposto dalle smart city. Già disponibile su alcuni modelli del marchio, il Local hazard information è un avviso di pericolo in tempo reale, capace di informare chi guida di eventuali situazioni pericolose, prima che queste vengano viste o rilevate dai sensori dell’automobile. È il caso di code improvvise, incidenti o carichi rovesciati, ma anche grandinate o frane; in questo caso il sistema invia all’automobilista un’allerta sul display di bordo, verifica che tutti i sistemi siano pronti ad intervenire. “Ciò che rende questa tecnologia diversa dalle altre è il fatto che sono le automobili a essere collegate, tramite internet – ha spiegato Joerg Beyer, executive director, engineering, Ford Europa – Non si fa affidamento su app di terze parti. Questo è un significativo passo avanti per cercare di contribuire a migliorare ogni singolo viaggio”.
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