L’ultima tappa estiva si è conclusa con la vittoria di Pascal Wehrlein nel Drivers World Championship e quella di Jaguar TCS Racing nel Teams World Championship.
L’energia della Formula E porta la mobilità elettrica in tutto il mondo
Si è conclusa la nona stagione dell’ABB FIA Formula E World Championship, ma continua la ricerca di soluzioni per una mobilità più sostenibile.
Energia. Questa è la parola che meglio riassume la tappa conclusiva della nona stagione di Formula E, il campionato internazionale riservato alle monoposto elettriche, ospitata dalla capitale britannica il 29 e 30 luglio. L’energia degli abitanti di Londra, di origini diverse ma uniti dalla passione per uno sport il cui slogan è “net zero since day zero”, a emissioni zero fin dall’esordio. E l’energia delle auto di terza generazione (Gen3) che sfrecciavano sul circuito dell’ExCel, caratterizzato da una parte coperta e una scoperta.
L’efficienza delle monoposto di terza generazione
“Le monoposto elettriche più avanzate e più sostenibili del mondo ci hanno regalato grandi performance, con una potenza e un’efficienza mai viste prima. E il fatto che il campionato si sia giocato sul filo di lana fino all’ultima corsa, la dice lunga”, spiega James Barclay, team principal di Jaguar TCS Racing e managing director di Jaguar Land Rover Motorsport, ai microfoni di LifeGate.
“Abbiamo imparato molto riguardo alla tecnologia, a come ottimizzarla, a come ottenere le performance migliori dalla nostra Jaguar I-Type 6. Una vettura estremamente competitiva, che ci ha regalato il maggior numero di podi e vittorie della nostra carriera: un grande risultato per un’auto completamente nuova”.
Una stagione da record per Jaguar TCS Racing
La prestazione di Mitch Evans, infatti, è stata straordinaria. Il pilota neozelandese, membro del team Jaguar in coppia con il britannico Sam Bird, è arrivato primo in gara 1, pur essendo partito in sesta posizione. Una corsa caratterizzata da ben tre interruzioni, due delle quali segnalate dalla bandiera rossa, e conclusasi con il secondo posto di Jake Dennis che ha conquistato il titolo mondiale.
Evans è salito sul podio anche in gara 2, conquistando “l’argento” e classificandosi terzo nel campionato mondiale piloti con 197 punti, a poca distanza da Nick Cassidy. Lottando al fianco di Sam Bird, che con questa vittoria dà l’addio alla squadra, ha contribuito al secondo posto di Jaguar TCS Racing nel campionato mondiale costruttori, con 292 punti, tre pole position, undici podi e quattro vittorie. Al primo posto Envision Racing, il team motorizzato Jaguar.
“Jaguar mi ha opzionato nel 2016, al mio debutto in Formula E: avevo già degli amici che gareggiavano nel campionato, è stato bello potermi unire a loro per la terza stagione e cominciare il mio viaggio”, racconta Mitch Evans. “Non è un percorso semplice, ma il modo in cui lo affronti definisce la tua crescita personale, oltre che il tuo ruolo nello sport”.
Una rivoluzione che parte dalle piste per arrivare alle strade
Perché la Formula E è così appassionante, anche più della Formula 1? Semplice: non è così emozionante nonostante le auto siano silenziose, ma proprio perché lo sono. Sono elettriche, e ci mostrano tutto il potenziale della mobilità del futuro. Anzi, del presente. “Quello che abbiamo imparato negli ultimi otto anni, e specialmente con la vettura di quest’anno, è che aumentare l’efficienza il più possibile porta benefici che possiamo senz’altro trasferire anche sulle future vetture elettriche di serie”, chiarisce James Barclay.
“Stiamo dimostrando che dall’innovazione può dipendere la sostenibilità, oltre alle prestazioni: all’E-Prix di Monaco, grazie alla collaborazione con Castrol, abbiamo testato con successo l’utilizzo di un fluido di trasmissione ri-raffinato”, in ottica di economia circolare. Jaguar produrrà solo veicoli elettrici dal 2025 per poi coinvolgere i fornitori nel percorso verso la neutralità climatica, da raggiungere entro il 2039. Un grande contributo, sottolinea Barclay, arriverà dai piloti emergenti e, in generale, dai giovani.
Il ruolo del progetto E-ducation 2.0
Ecco perché, a Londra, c’erano anche gli studenti e le studentesse del liceo Newton di Roma, premiati per aver realizzato uno dei migliori cortometraggi nell’ambito del progetto E-ducation 2.0.
Un’iniziativa di LifeGate e Jaguar Land Rover Italia che, nell’ultimo anno scolastico, ha portato quattrocento alunni di cinque città italiane a scoprire il mondo della mobilità sostenibile. Anche loro aspettano con ansia la decima stagione del campionato che, dopo una fase di test a ottobre, avrà ufficialmente inizio a gennaio 2024.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Il progetto E-ducation 3.0 di Jaguar Land Rover Italia torna nelle scuole con una nuova guida contro le fake news ancora più ricca della precedente.
È l’obiettivo di Jaguar Land Rover Italia e del progetto E-ducation 2.0 che, nell’ultimo anno, ha visto il lancio di un’importante novità.
Costruire auto elettriche a prezzi accessibili in Europa è possibile. Magari reinventando modelli iconici del passato e conservandone il fascino, come dimostra la Renault 5 elettrica.
Lynk & Co presenta la nuova elettrica 02: pensata per l’Europa, prodotta in Cina, si può (anche) noleggiare e offre fino a 445 chilometri di autonomia.
Dopo un buon 2023 si inverte la tendenza delle auto elettriche sul mercato. L’Italia resta, insieme alla Spagna, uno dei fanalini di coda del continente.
Con 600 chilometri di autonomia e dimensioni europee, l’Explorer inaugura una nuova generazione di modelli elettrici Ford. Vi raccontiamo come va nella nostra prova.
Si chiama Inster la prima elettrica da città Hyundai: due le declinazioni, urban o outdoor, dimensioni compatte e interni ispirati alla circolarità.
Riparte il progetto E-ducation 2.0, in una nuova veste. I protagonisti? Clienti e appassionati dei veicoli elettrici ed elettrificati Jaguar Land Rover.