Da semplice competizione motoristica, il campionato di Formula E si è evoluto in una piattaforma di sperimentazione che promuove la mobilità sostenibile.
Poche settimane fa a Roma, alla vigilia della corsa lungo le strade dell’Eur, il presidente della Formula EAlejandro Agag ha ricordato quali sono i due principali obiettivi della competizione. Il primo è la promozione delle auto elettriche, per mutare la percezione che i cittadini hanno della mobilità a zero emissioni; il secondo è l’incentivazione dello sviluppo tecnologico delle monoposto e di tutte le tecnologie che ruotano attorno a esse, come i sistemi di ricarica.
La Formula E è il primo sport al mondo certificato con impronta di carbonio pari a zero
Due direttrici strategiche in grado di spiegare al meglio perché, grazie alla Formula E, è possibile accelerare l’adozione della mobilità elettrica in tutto il mondo. Giunto all’ottava stagione, il campionato dedicato ai bolidi silenziosi, performanti e in grado di sfruttare l’energia nella maniera più efficiente possibile, non è solo una competizione motoristica e un grande marchio globale dell’intrattenimento: è una vera e propria piattaforma di sperimentazione la cui missione è quella di promuovere la mobilità sostenibile, mostrando che i veicoli elettrici sono una forma di trasporto pronta già oggi a sostituire i mezzi più inquinanti.
Oltre alla mobilità elettrica, l’ABB FIA Formula E World Championship promuove tutte le soluzioni di energia rinnovabile per contribuire a ridurre l’inquinamento atmosferico e a contrastare i cambiamenti climatici. È diventato il primo sport globale a essere certificato con un’impronta di carbonio netta pari a zero sin dall’inizio, grazie a investimenti in progetti certificati di protezione del clima per compensare le proprie emissioni in tutti i paesi raggiunti. Per dirla con le parole di Bjorn Rosengren, Ceo di ABB (multinazionale elettrotecnica svizzero-svedese e main partner della manifestazione), “questo campionato è una vetrina per le tecnologie di e-mobilità più avanzate al mondo, un banco di prova per svilupparle ulteriormente, dimostrando i benefici della mobilità elettrica a un pubblico globale. In definitiva, ci sta aiutando a guidare il progresso verso un futuro più sostenibile”.
Al debutto il prossimo anno la terza generazione di monoposto: le principali novità
A proposito di futuro, c’è grande attesa per il debutto delle auto di terza generazione in programma il prossimo anno. Le monoposto saranno decisamente più veloci, leggere e performanti di quelle sin qui utilizzate, completamente diverse da quelle della prima edizione del campionato, a testimonianza di quanto sia stato rapido l’avanzamento tecnologico delle scuderie nell’arco di pochi anni. Grande attenzione sarà data all’efficienza energetica, e in particolare alla frenata rigenerativa: le auto saranno dotate di un innovativo sistema frenante posteriore, basato su un motore elettrico – in grado di recuperare oltre il 40 per cento dell’energia dissipata – al posto dei classici freni a disco.
La Gen3, com’è stata già ribattezzata, raggiungerà una velocità massima di 322 chilometri orari grazie a due motori (altra novità) in grado di erogare insieme 600 kW. Le batterie saranno le più sostenibili mai realizzate, costituite da materiali come il lino e la fibra di carbonio riciclati, mentre a fine vita anche le celle verranno riutilizzate e riciclate. Complessivamente, pur migliorando le performance in pista, la Gen3 ridurrà del 10 per cento l’impronta di carbonio rispetto al modello precedente.
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— ABB FIA Formula E World Championship (@FIAFormulaE) May 19, 2022
Intanto sta andando avanti l’ottava stagione del campionato, che ha preso il via il 28 gennaio scorso a Dir’iyya, in Arabia Saudita: dopo aver fatto tappa a Berlino il 14 e il 15 maggio scorsi, i bolidi elettrici arriveranno per la prima volta in assoluto sulle strade di Giacarta il prossimo 4 giugno.
Dalle piste alle strade: DS Automobiles e la gamma E-Tense
Novità importanti, che danno la misura di quanto la Formula E sia considerata dalle case automobilistiche come un laboratorio per studiare l’evoluzione dei veicoli a zero emissioni dei prossimi anni. È il caso di DS Automobiles, che con il team DS Techeetah ha conquistato tutti i titoli piloti e team nelle stagioni 2019 e 2020 del Campionato mondiale.
Forte della volontà di mettere l’elettrificazione al centro della propria strategia, già da alcuni anni il marchio sta sfruttando al massimo la possibilità di proporre su tutti i modelli le migliori tecnologie sviluppate proprio nell’esperienza in gara. Oggi la tecnologia E-Tense è proposta su tutti i nuovi modelli DS Automobiles: in versione 100 per cento elettrica su DS 3 Crossback e plug-in hybrid su DS 4, DS 7 Crossback e DS 9. Allo stile che da sempre contraddistingue il marchio, si uniscono la potenza, l’autonomia, la sicurezza e il piacere di guida frutto di anni di sperimentazioni sulle piste.
Mentre anche a ottobre le immatricolazioni auto calano, con l’elettrico fermo al 4%, l’offerta cresce, con modelli come Opel Grandland che offrono fino a 700 km di autonomia.
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