Rigenerazione urbana: come un cavalcavia può diventare un esempio, anche a Milano

Le città devono innovarsi. È quanto emerso dal Forum sulla rigenerazione urbana che si è svolto a Milano, con la partecipazione di vari attori. L’esempio del cavalcavia Monte Ceneri-Serra ci deve far riflettere.

In una celebre scena del film I banditi di Milano, diretto da Carlo Lizzani nel 1968, il protagonista interpretato da Gian Maria Volonté scappa dalla polizia sul cavalcavia Monte Ceneri-Serra. Opera architettonica simbolo del boom economico italiano e del mito dell’automobile, il cavalcavia è oggi in uno stato di degrado. Così, il comune di Milano sta cercando soluzioni per riqualificarlo in chiave sostenibile. Un progetto prevederebbe di eliminare il traffico trasformandolo in una sorta di boulevard pedonale in stile newyorchese, che dia spazio a una mobilità dolce immersa nel verde. Si tratta di una delle proposte raccontate nel corso del Forum sulla rigenerazione urbana a Milano svoltosi dal 15 al 19 ottobre a Palazzo Morando.

Il bando del 2025 e la risposta dei comitati

Il cavalcavia Monte Ceneri-Serra è stato realizzato negli anni Sessanta, è lungo quasi due chilometri e copre una significativa parte della circonvallazione esterna. Da anni i residenti si lamentano dell’eccessivo traffico e dell’inquinamento acustico e atmosferico che proviene dalla infrastruttura, ma è soprattutto il degrado e la microcriminalità a preoccupare i cittadini. “Ad oggi la differenza è notevole (rispetto a City Life, ndr) in termini di degrado, soprattutto per lo scorretto utilizzo degli spazi oggi adibiti a parcheggio sotto il ponte” e quindi “la riqualificazione degli spazi è auspicabile”, ha spiegato Giulia Pelucchi, presidente del municipio 8, durante il forum sulla rigenerazione urbana. “Tre anni fa i ragazzi del Politecnico di Milano hanno lanciato un progetto chiamato Unpark che prevedeva la riqualificazione del cavalcavia attraverso la creazione di luoghi di aggregazione nelle aree dei parcheggi. Ha funzionato, ma ci vuole cura costante per migliorare le infrastrutture. Voglio rassicurare i cittadini che interverremo per il cavalcavia”.

L’idea di rigenerazione c’è, ma bisogna trasformarla in realtà. Per questo, nel 2025 il comune di Milano lancerà un bando volto a trasformare il cavalcavia Monte Ceneri-Serra in un lungo viale innovativo. Il piano fa parte dell’Atlante dei quartieri, una mappa degli interventi prioritari da realizzare nei singoli municipi della città. Si tratta di uno strumento previsto dal nuovo piano di governo del territorio che mira a ridefinire gli spazi pubblici in funzione delle esigenze dei cittadini. Per dare priorità alla mobilità pubblica e ai servizi di prossimità. Ma la rete dei comitati della città metropolitana di Milano è intervenuta per mettere in evidenza anche i nodi da sciogliere, esprimendo perplessità e disappunto sulle recenti politiche urbane: “Ci auguravamo una fortissima determinazione sullo stop al consumo di suolo durante il forum, che non è arrivata. Sappiamo invece che ci saranno ulteriori cementificazioni in aree già densamente sviluppate e verranno eliminate zone verdi e agricole”, è il commento della Rete dei comitati della Città Metropolitana di Milano inviato alla stampa attraverso una nota.

Città meno costose e verdi

“Il modo in cui pianifichiamo il futuro delle città determina il modo in cui queste rispondono alle crisi climatiche”, ha spiegato durante il forum Hélène Chartier, direttrice dell’urbanistica e del design di C40, una rete globale di sindache e sindaci delle principali città del mondo, uniti dalla lotta contro la crisi climatica. Un report del Gruppo intergovernativo sui cambiamenti climatici (Ipcc) ha mostrato che adottando un buon modello di progettazione urbana le città potrebbero ridurre mediamente del 25 per cento le emissioni di gas serra nei prossimi vent’anni. Lo studio mette in luce anche i tre ingredienti fondamentali per avere città più vivibili nel futuro per residenti e turisti: un abbassamento dei prezzi degli affitti, vicinanza ai mezzi di trasporto pubblici e l’accesso agli spazi verdi per favorire la socializzazione. La capacità o meno delle città europee di soddisfare questi prerequisiti sarà fondamentale per garantire il benessere delle persone che ci vivono.

L’esempio illustre di Atene

Uno dei più importanti progetti di rigenerazione urbana attualmente in corso è sicuramente Elliniko, la trasformazione di Atene in smart city. Il progetto porta la firma di un collettivo di studi di architettura internazionali come Norman Foster, Kengo Kuma e Bjarke Ingels e punta a riqualificare un’area di 6 milioni di metri quadrati dove sorgeva l’ex aeroporto della città per un costo totale stimato intorno agli otto miliardi di euro. Uno degli obiettivi principali è quello di realizzare il più grande parco costiero d’Europa, l’Ellinikon Park. Già nel 2021, lo studio Lamda Development aveva completato la prima parte del parco che ospiterà, una volta concluso, giardini pluviali per la gestione delle acque meteoriche, una fontana interattiva con luci e musica coreografiche e un’area sportiva all’aperto. L’anno scorso, inoltre, è stato completato l’Ellinikon experience centre, il più grande centro visitatori al mondo del suo genere composto da aree espositive tradizionali in cui si può ammirare come sarà Ellinika una volta completata grazie a esperienze immersive virtuali e interattive.

L’agenda 2030 delle Nazioni Unite

Atene è davvero il punto di riferimento dello sviluppo urbano a cui Milano deve ispirarsi? Gli interrogativi sono tanti e una risposta univoca non c’è perché ogni realtà è a sé. In ogni caso esistono parametri che le città devono rispettare per essere sostenibili. L’obiettivo 11 dell’agenda 2030 delle Nazioni Unite ha fissato la lista dei traguardi da raggiungere nei prossimi sei anni. Secondo il report “Ecosistema urbano” curato da Legambiente l’anno scorso, Trento, Mantova e Pordenone sono le città più green d’Italia mentre Milano era solo al 38esimo posto della classifica e non eccelleva a causa dell’elevato livello di inquinamento atmosferico superiore alla media nazionale. La sfida per rendere Milano una città più vivibile è lanciata.

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