Fossile, il lungo addio. Il viaggio verso le rinnovabili nella prima puntata della nuova stagione di Presadiretta

Presadiretta riparte lunedì 7 gennaio con una puntata dedicata alla transizione energetica, troppo lenta sia in Italia che nel mondo. Le anticipazioni del conduttore Riccardo Iacona.


Come sempre Presadiretta ci permette di viaggiare attraverso l’Italia per poi attraversarne i confini e scattare durante il percorso fotografie nitide di paesaggi diversi. La nuova stagione del programma televisivo condotto da Riccardo Iacona comincia lunedì 7 gennaio alle 21:15 su Raitre con una puntata che affronta una delle tematiche più importanti per chi è preoccupato per il futuro del Pianeta e dei suoi abitanti.

Il primo episodio del 2019 di Presadiretta si intitola Fossile, il lungo addio. È un’inchiesta sulle politiche energetiche italiane, ma non solo, e già dal titolo capiamo che le nazioni di tutto il mondo, pur essendo costrette ad abbandonare i combustibili fossili per scongiurare l’aggravarsi del riscaldamento globale, faticano ad accettare il cambiamento e stanno impiegando più tempo di quanto dovrebbero a convertirsi all’energia da fonti rinnovabili.

Perché si parla di “lungo addio”: le difficoltà nella transizione energetica

In Italia, ad esempio, nei combustibili fossili vengono ancora investiti 14 miliardi di euro l’anno e parte dei costi finisce nelle nostre bollette. La strategia energetica nazionale, approvata dal governo nel 2017, impone la chiusura di tutte le centrali a carbone entro il 2025, peccato che ce ne siano ancora otto che funzionano a pieno regime tra cui quella di Cerano, a Brindisi, che è la più grande. Interromperne l’attività non sarà immediato sia perché offrono lavoro a svariate persone sia perché continuano a soddisfare una percentuale non indifferente del nostro fabbisogno energetico (il 13,2 per cento nel 2015).

Nel 2016 abbiamo consumato 1,27 milioni di barili di petrolio al giorno, pari a un consumo annuale di quasi otto barili per ogni cittadino. I reporter di Presadiretta conducono lo spettatore alla scoperta delle Eolie, uno degli angoli più affascinanti d’Italia che per alimentarsi potrebbe sfruttare vento e sole, invece si affida ancora al gasolio. Un decreto ministeriale del 2017 ha invitato tutte le isole minori ad ottenere l’elettricità da fonti sostenibili, ma secondo Legambiente nessuna ci è riuscita.

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La centrale a carbone di Civitavecchia © Fossile, il lungo addio di Raffaella Pusceddu e Andrea Vignali con la collaborazione di Elisabetta Camilleri

Gli esempi che dimostrano la possibilità di convertirsi alle rinnovabili

Il programma tv non si limita a condannare gli errori, al contrario punta ad esaltare gli esempi postivi per dimostrare che l’alternativa esiste. Il nostro paese, non dimentichiamolo, è terzo nell’Unione europea per consumo di energia da fonti rinnovabili tanto che nel 2016 ha rappresentato più del 38 per cento dell’intera produzione elettrica; una percentuale di poco inferiore a quella del gas. Esistono, inoltre, comunità energetiche che fanno del cittadino non solo un consumatore, bensì un produttore di energia pulita; vere e proprie micro-reti che la gestiscono in modo intelligente.

Leggi anche: Queste sono le prime 4 nazioni al mondo ormai 100% rinnovabili

Verso la fine della stagione – che si comporrà di nove puntate le quali affronteranno questioni come quelle del maltempo, dell’abuso di farmaci e della crisi dei valori europei – avremo l’opportunità di volare in Costa Rica, il paradiso caraibico dalle acque celestiali, foreste rigogliose e biodiversità prorompente. Pur essendo una piccola nazione sta fungendo da esempio per il resto del mondo: nel 2017 si è alimentata unicamente tramite fonti rinnovabili per ben 300 giorni.

Siamo chiamati a proteggere ciò che ci sta a cuore

In attesa di spostarci oltreoceano, nella puntata del 7 gennaio potremo atterrare dapprima in Polonia che, pur non essendo molto “green”, ha ospitato la 24esima Conferenza sul clima delle Nazioni Unite (Cop); scopriremo poi che in Germania circa 150 persone vivono sugli alberi della foresta di Hambach per impedire che venga rasa al suolo. Come questi attivisti anche noi, nel nostro piccolo, possiamo davvero fare la differenza, scegliendo di alimentare ad energia rinnovabile almeno le nostre case.

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Decine di attivisti vivono sugli alberi della foresta di Hambach, in Germania, pur di evitare che vengano abbattuti © Fossile, il lungo addio di Raffaella Pusceddu e Andrea Vignali con la collaborazione di Elisabetta Camilleri

“Fossile, il lungo addio” e “Bari giustizia al capolinea” sono un racconto di Riccardo Iacona con Raffaella Pusceddu, Andrea Vignali, Elisabetta Camilleri, Danilo Procaccianti, Luigi Mastropaolo, Massimiliano Torchia. Vanno in onda nella prima puntata della nuova stagione di Presadiretta lunedì 7 gennaio alle 21:15 su Raitre.

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