Ripercorriamo gli eventi che hanno scandito il 2019 attraverso le fotografie che lo e ci hanno segnato. Un album da sfogliare per entrare con maggior consapevolezza nel decennio più importante per il nostro futuro.
La fine dell’anno è sempre tempo e momento di bilanci: cos’è andato bene, cos’è andato male. E cosa c’è da migliorare. Ma quando si tratta di raccontare i fatti che scandiscono la complessa vita della Terra non c’è spazio per il giudizio. È proprio questo il compito più difficile, quindi il più importante, per chi questa vita la racconta ogni giorno, attraverso le parole o attraverso le immagini. E mai come oggi è necessario dare il giusto peso, valore e spazio a queste due strumenti di conoscenza che ci aiutano a vedere, così com’è, la realtà.
Gli eventi del 2019 attraverso le fotografie
Parola e immagine si completano, dove una non riesce a spiegare, l’altra centra l’obiettivo. Grazie alle fotografie, infatti, è possibile visualizzare quello che a volte rimane astratto: cosa significa superare i 40 gradi d’estate, cosa comportano anche solo pochi millimetri di innalzamento del livello dei mari, cosa provoca la firma di una nuova legge su un paese o un popolo, la portata di un evento estremo e la profondità di un traguardo nella vita di tutti i giorni.
Per questo sentiamo la necessità e il dovere di riproporre con le immagini ciò che è accaduto nei mesi passati, un po’ come un album dei ricordi, ma che non mostra solo i sorrisi e le feste. Perché il 2019 è stato un anno intenso. Un anno di progresso dei diritti, di vittorie, di consapevolezza. Ma anche un anno di violenza, di disastri ambientali, di record climatici. Ma proprio dalla consapevolezza bisogna partire per aprire un nuovo capitolo, il nuovo decennio che mai come ora sarà più decisivo per il futuro di ogni tassello della vita sul Pianeta.
Questo periodo storico è l’opportunità per una ripartenza più sostenibile. Troviamo il coraggio di abbandonare i sistemi produttivi obsoleti in favore di una nuova economia.
L’emergenza sanitaria e l’emergenza climatica sono due facce della stessa medaglia. Capiamo perché, tra analogie e sovrapposizioni per una ripartenza sana.
Le tribù della valle dell’Omo in Etiopia vivono a stretto contatto con la natura e il fiume da cui dipendono. Questo reportage esclusivo racconta come la costruzione di una diga, i cambiamenti climatici e un boom turistico stiano mettendo a dura prova la loro capacità di preservare stili di vita ancestrali.
L’università di Warwick ha sviluppato un’app basata sulla combinazione e la condivisione delle informazioni sulle alluvioni, fornite dalle comunità locali, che creerà un importante database.
Inaugurato a Milano, in piazza della Scala, il primo dei cento globi d’artista per un futuro sostenibile. Il progetto di Weplanet porterà in primavera una grande mostra open air per le vie della città.
Il tempo è quasi scaduto. È questo il monito che arriva dal Doomsday clock (l’orologio dell’apocalisse), che ora segna soli 100 secondi alla mezzanotte, mai così vicino allo scadere simbolico del giorno, da quando è stato creato nel 1947. La minaccia nucleare dei primi giorni del 2020, la mancanza di un’azione decisa sui cambiamenti climatici
Per pubblicare il libro, un intenso reportage fotografico impreziosito dalle parole dello scrittore Wu Ming 2, è stata lanciata una campagna di crowdfunding.