La crescita del fotovoltaico non si ferma e raggiunge quota 98,9 gigawatt installati, mantenendo una costante del 30 per cento l’anno. Cina, India e Stati Uniti i mercati più in salute.
Fotovoltaico, 94mila nuovi posti di lavoro in Europa in 4 anni, tre volte i dipendenti di Eni nel mondo
Il fotovoltaico europeo cresce e porta con sé posti di lavoro e sviluppo economico. A partire dal 2018 ci si aspetta un nuovo boom con l’incremento dell’occupazione nel settore del 145 per cento in 4 anni. In Italia entro il 2021 il comparto crescerà del 320 per cento.
Nel 2016, il settore fotovoltaico nell’Unione Europea a 28 ha dato lavoro a più di 81 mila dipendenti equivalenti a tempo pieno (Fte) e ha generato un valore aggiunto (Gva) pari a oltre 4.600 milioni di euro. Questo nonostante il settore sia stato messo alla prova in termini di capacità installata e fatturato a partire dal biennio 2011-12 data in cui si è iniziato a registrare un calo della nuova potenza installata rispetto agli anni del boom (2007-20011). Lo attesta il nuovo report “Solar PV Jobs & Value Added in Europe” pubblicato da SolarPower Europe Association, organizzazione che rappresenta in Europa le aziende, i professionisti e tutti i soggetti che lavorano lungo la catena del valore del solare fotovoltaico.
In 2021, we can expect nearly 94,000 more jobs to be created in the European solar industry across the entire value chain #EUsolarjobs pic.twitter.com/QzEe5xKI4n
— SolarPower Europe (@SolarPowerEU) November 6, 2017
Ambiente, clima e lavoro: un’alleanza a somma positiva
81 mila dipendenti equivalenti a tempo pieno (Fte), circa tre volte tutti i dipendenti di Eni nel mondo, e un valore aggiunto (Gva) pari a oltre 4.600 milioni di euro, sono i numeri del settore fotovoltaico nell’Unione Europea a 28 per il 2016. I dati parlano chiaro, il settore genera occupazione e dà ossigeno all’economia.
Il fotovoltaico sta dimostrando di poter essere una delle strade più promettenti per trovare soluzioni non solo ai problemi legati al cambiamento climatico e all’inquinamento ma anche a quelli del lavoro e della crescita economica.
Dal 2018 è attesa una nuova crescita dei posti di lavoro nel fotovoltaico
Fino al 2011-2012, in Europa si era assistito a uno sviluppo veloce e consistente del fotovoltaico. Nel 2008, il settore impiegava circa 250 mila dipendenti e generava un Gva pari a 15.700 milioni di euro. Una crescita costante che si è interrotta negli anni seguenti ma che SolarPower ritiene riprenderà vigore dal 2018 in poi. Entro il 2021, infatti, si stima che il settore toccherà i 174.700 occupati a tempo pieno per un valore di 9.500 milioni: un aumento rispettivamente del 145 e del 105 per cento rispetto ai valori registrati dai due indici nel 2016. Previsioni dunque ottimistiche che riflettono le attuali condizioni di mercato, in particolare gli effetti positivi dovuti a una riduzione dei costi dei sistemi solari fotovoltaici che non ha raggiunto ancora i minimi in Europa oltre a una crescita della domanda di energia pulita sempre più dinamica.
Più fotovoltaico, più lavoro per ingegneri, tecnici e installatori
In Italia, nonostante un rallentamento che ha coinvolto anche Spagna e Germania dovuto principalmente a ostacoli di tipo normativo e a un minor sostegno governativo al settore, nel 2016 i posti di lavoro legati direttamente o indirettamente al fotovoltaico sono stati 11.534. Secondo SolarPower, entro il 2021, questo dato è destinato a più che raddoppiare, arrivando a 24.683. Una spinta guidata dalle previsioni sulle prossime installazioni di fotovoltaico che, per l’Italia, sono viste in crescita del 320 per cento. Questo significa che ci si attende un’accelerazione soprattutto dei lavoratori occupati nei processi a valle del settore, ossia ingegneri, installatori, manutentori e tecnici, senza escludere gli investimenti in termini di lavoro a monte della filiera, necessari alla creazione dei componenti.
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