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Framura: l’incanto della natura in Liguria
In Liguria tra lecci, pinete e vigne, in un paesaggio delizioso dove il mare incontra verdi colline, si trova Framura, poeticamente chiamata la perla del Levante.
Il comune spezzino di Framura, poeticamente chiamato la perla del Levante e incastonato tra le suggestive Cinque Terre e Portofino, non è la tipica cittadina con un nucleo centrale ben definito, ma è formato da cinque graziose frazioni: Anzo, Ravecca, Setta, Costa, Castagnola. In questi piccoli e caratteristici borghi il tempo è scandito da ritmi quotidiani in simbiosi con la natura.
Cosa vedere a Framura
Per scoprire questo angolo di Liguria, lontano dalla frenesia urbana, l’ideale è camminare lungo i sentieri e gli stretti caruggi che, da un lato, conducono alle spiagge ciottolate bagnate da un mare blu cobalto, e dall’altro, portano verso terrazzamenti di vigneti e ulivi. Castagnola, la frazione di Framura ubicata più in alto, nell’entroterra, è dominata dalla parrocchiale di San Lorenzo dove è custodito “La deposizione”, prezioso dipinto del pittore del Sedicesimo secolo Luca Cambiaso. Scendendo verso il litorale si è immersi nella macchia mediterranea, che sprigiona i profumi delle ginestre, del timo, dell’elicriso, del mirto e del corbezzolo. Costa è caratterizzata da una torre carolingia risalente al Nono secolo, che svetta sulla semplicità delle case adiacenti, trasportando il visitatore in un’epoca lontana, quando i viandanti percorrevano rigorosamente a piedi questi luoghi incantevoli.
Setta e Ravecca sono frazioni dove s’incontrano punti panoramici che toccano le corde del cuore per la loro disarmante bellezza. E il cuore viene scaldato ancor di più dalla semplice affabilità delle persone che s’incrociano lungo il percorso, abitanti di lunga data di questa vallata, o nuovi venuti, stregati dalla magia di Framura. Anzo, il borgo in prossimità del lido, è impreziosito da una torre di guardia genovese del Quindicesimo secolo e dalla cappella neogotica di Nostra signora della neve.
Dopo ancora qualche metro si giunge finalmente al mare, ammirando le forme bizzarre degli scogli e le variopinte sfumature dell’acqua, che appare come un’enorme tavolozza dalle nuance che vanno dal turchino al verde smeraldo. Acque ricche di un’incredibile varietà di pesci, tipici del mar Ligure, come calamari, seppie, naselli, saraghi, cozze e bianchetti. Framura è terra di pescatori, ma anche di chi si dedica ancora con passione all’arte dell’olio, del vino e della coltivazione di prodotti genuini, come pomodori, basilico, piante di limoni, di arance e aromatiche.
Framura, con il suo prezioso scrigno paesaggistico, è un luogo speciale. Non sorprende che sia inserita in “Natura 2000”, rete ecologica di zone protette, voluta dall’Unione europea per garantire la biodiversità attraverso la conservazione di ecosistemi di interesse comunitario. Nell’area di Framura ci sono tre siti importanti compresi in questo network, ovvero Costa di Bonassola-Framura, Monte Serro e Guaitarola, oltre che sette itinerari escursionistici, dove si può avere la fortuna di ascoltare il canto di una cinciallegra o di una capinera.
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