Sui Pirenei mai prima d’ora sei giorni senza gelo a gennaio, a 2.876 metri d’altitudine. Caldo anche sull’intero arco alpino.
Francia, il caldo estremo è costato cifre astronomiche
Le ondate di caldo eccezionale che hanno colpito la Francia tra il 2015 e il 2020 hanno comportato perdite comprese tra 22 e 37 miliardi di euro.
Le ondate di caldo eccezionale comportano disagi, rischiano di compromettere gli ecosistemi locali e la biodiversità (come accaduto di recente in Canada) e aggravano fortemente il rischio di incendi. Ma tali eventi meteorologici estremi, che secondo gli scienziati diventeranno sempre più frequenti e intensi in futuro, comportano anche gravi problemi dal punto di vista economico. Il che si traduce, inevitabilmente, in ingenti costi per le collettività.
“La scarsa attenzione ai costi economici frena l’azione climatica”
Uno studio francese, curato dai ricercatori di Santé publique France, ha quantificato i danni per le casse pubbliche della nazione europea per il periodo che va dal 2015 al 2020. Un quinquennio nel quale le ondate di caldo hanno provocato morti, degenze, spese mediche e perdita di benessere. Il costo complessivo, secondo l’analisi, è stato gigantesco: compreso tra 22 e 37 miliardi di euro.
“Benché le ondate di caldo rappresentano gli eventi climatici estremi più gravi in termini di mortalità – spiegano gli autori dello studio – i loro impatti sono raramente considerati dal punto di vista economico. Questa scarsa conoscenza, assieme ad una percezione non adeguate del rischio, rappresentano un freno all’azione in materia di adattamento”.
In Francia morte per colpa del caldo estremo 10mila persone dal 2015
Tenuto conto del fatto che sono circa 10mila le persone decedute in Francia per il caldo tra il 2015 e il 2020, non stupisce che la quota più importante in termine di perdite economiche sia legata proprio agli anni di vita persi. I ricercatori di Santé publique France hanno calcolato il costo in 16 miliardi di euro: “Si tratta di costi invisibili e sottovalutati”, hanno precisato. Ma anche le sole restrizioni alle attività economiche nelle giornate più afose hanno comportato perdite per 6 miliardi di euro.
Il problema colpisce sostanzialmente l’intero territorio della nazione europea: soltanto tre dipartimenti non hanno vissuto ondate di caldo eccezionale nei sei anni presi in considerazione. In termini di costi pro-capite, inoltre, lo studio precisa come essi siano compresi tra i 72 euro del 2017 e i 224 del 2020. Complessivamente, il totale è stato pari a 814 euro per abitante.
Per questo Santé publique France ha sottolineato la necessità di di adottare “misure urgenti che permettano di affrontare l’adattamento alle ondate di caldo”. I cambiamenti climatici sono infatti una realtà e occorre accettare la necessità di convivere con essi.
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