Se tutti dobbiamo fare la nostra parte per risolvere la crisi climatica, e se parte di essa dipende dalle emissioni prodotte dai trasporti, perché non puntare sui treni? Si dirà: almeno in parte già lo facciamo. Vero. Ma finora si è investito soprattutto sulle tratte ad alta frequenza (e velocità): quelle cioè che per le aziende risultano più redditizie. Eppure in Europa esistono migliaia di chilometri di tratte dimesse o sotto-utilizzate. Ristrutturandole, si potrebbe garantire a milioni di persone la possibilità di spostarsi con un mezzo a basso impatto.
La prima linea ferroviaria ripristinata sarà la Bordeaux-Lione
È quello che ha immaginato la cooperativa francese Railcoop, che ha deciso appunto di rilanciare le linee abbandonate dalla compagnia Sncf. La piccola azienda è riuscita a mettere assieme 1,5 milioni di euro per ottenere una licenza ferroviaria. Così, a partire dal 2022 sarà nuovamente attivata la linea Bordeaux-Lione, che fu dismessa nel 2014 per far spazio al Tgv (il treno ad alta velocità transalpino). Inizialmente solo di notte, poi anche in orari diurni.
C'est OFFICIEL, Railcoop a atteint 1,5M€ de capital social ! 🎉 C'est le montant qu'il nous fallait pour déposer notre dossier de licence ferroviaire dès cette année ! 🚆 Un grand merci à tous nos sociétaires! On continue 🙌https://t.co/x1YqdKMDy2https://t.co/UAKiHO4VtT
L’obiettivo – riferisce la stampa francese – è di superare la marginalizzazione di alcuni territori e, al contempo, partecipare alla transizione ecologica. Un progetto al quale hanno partecipato più di seimila società, che hanno comprato quote della Railcoop concedendole i capitali necessari per avviare l’impresa.
Il quotidiano Novethic ricorda infatti che “da un secolo a questa parte la Francia ha visto ridursi la propria rete di ferrovie. Alcune, considerate troppo in deficit, in cattivo stato e poco frequentate, sono state chiuse”. La Railcoop ha spiegato in questo senso che la dismissione della linea Bordeaux-Lione (lunga circa 600 chilometri) “impone oggi di passare per Parigi per collegare le due città”. Il che significa più che raddoppiare la distanza.
Ad oggi in Francia solo il 9 per cento delle merci viaggia su rotaia
La cooperativa stima un potenziale numero di passeggeri annui pari a 690mila. Per la tratta il prezzo del biglietto sarà di 38 euro: un costo molto competitivo. E successivamente si punta a recuperare anche le linee Tolosa-Rennes e Lione-Thionville.
Lancée en novembre 2019, Railcoop veut profiter de l 'ouverture à la concurrence des lignes de la SNCF pour compléter son offre et refaire circuler des trains sur des lignes désormais inexploitées 👇https://t.co/IkiIllteqZ
La speranza è che ciò consenta anche di ridare slancio economico a tutte le cittadine che saranno servite lungo la tratta. Per farlo, la Railcoop affitterà locomotive e vagoni presso la Sncf. Ma in futuro la speranza è di rendersi indipendente, puntando anche al trasporto ferroviario di merci: ad oggi soltanto il 9 per cento del totale di beni spostati in Francia viaggia sui binari.
A Parigi il comune pianifica di triplicare le tariffe di parcheggio per i suv più ingombranti, anche se elettrici o ibridi. Saranno i cittadini a decidere con un referendum.
La metropoli Grand Paris ha approvato la creazione di una zona a basse emissioni. Per vietare l’accesso entro il 2030 a tutte le auto a benzina e diesel.
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Un Green bond da un 500 milioni di euro permetterà a Parigi di abbandonare il diesel e ammodernare le metropolitane. “Già pronta la seconda obbligazione”.
È la peggior aria che si respiri a Parigi da 10 anni. Un record in negativo quello della capitale francese, che ora si vede costretta a misure drastiche. Il sindaco Anne Hidalgo ha infatti emesso diverse ordinanze per ridurre l’eccezionale ondata di inquinamento atmosferico in città. #Paris aujourd’hui. La preuve de la nécessité de réduire