Da settimane Macron lasciava intendere un imminente rimpasto di governo, che ha portato Borne alle dimissioni. Il nuovo premier Gabriel Attal è considerato un fedelissimo di Macron e finora aveva la carica di ministro dell’Istruzione. Attal è noto per l’ambiziosa e divisiva riforma scolastica francese e per il divieto dell’abaya a scuola. Il presidente della
Da settimane Macron lasciava intendere un imminente rimpasto di governo, che ha portato Borne alle dimissioni.
Il nuovo premier Gabriel Attal è considerato un fedelissimo di Macron e finora aveva la carica di ministro dell’Istruzione.
Attal è noto per l’ambiziosa e divisiva riforma scolastica francese e per il divieto dell’abaya a scuola.
Il presidente della Francia, Emmanuel Macron, ha nominato Gabriel Attal nuovo primo ministro. L’incarico arriva dopo le dimissioni dell’ormai ex premier Élisabeth Borne, poco sorprendenti dal momento che da settimane Macron lasciava intendere una serie di cambiamenti nel governo.
Attal, il nuovo premier, è nato nel 1989 e dalla scorsa estate ricopriva la carica di ministro dell’Istruzione, facendosi promotore di un grosso programma di riforma scolastica che ha fatto molto discutere in Francia e che potrebbe vedere la luce nel corso del 2024. Cresciuto nel partito socialista, Attal ha poi aderito a En Marche (oggi Renaissance), il partito di Macron, fino a diventare un suo fedelissimo. Il nuovo premier è omosessuale e sposato con l’europarlamentare Stéphane Séjourné.
Un nuovo premier per la Francia
L’8 gennaio sera la prima ministra francese Élisabeth Borneha rassegnato la dimissioni. Il suo è apparso come un passo indietro forzato, dopo che da settimane il presidente Emmanuel Macron aveva annunciato un rimpasto di governo che era prevedibile riguardasse proprio la sua posizione.
La popolarità in calo del presidente e del governo e le imminenti elezioni europee dove i sondaggi danno al momento in vantaggio il partito di estrema destra Rassemblement National, sono probabilmente la ragione dei cambiamenti voluti da Macron. Nuovo premier è stato nominato Gabriel Attal, nato nel 1989 e dunque il più giovane primo ministro nella storia della Quinta repubblica francese.
Cher @GabrielAttal, je sais pouvoir compter sur votre énergie et votre engagement pour mettre en œuvre le projet de réarmement et de régénération que j’ai annoncé. Dans la fidélité à l’esprit de 2017 : dépassement et audace. Au service de la Nation et des Français.
Attal, sposato con il parlamentare europeo Stéphane Séjourné, è cresciuto nel partito socialista, prima di unirsi al partito En Marche (oggi Renaissance) che fa capo al presidente Macron. È considerato un fedelissimo di quest’ultimo, che proprio lo scorso dicembre aveva lasciato intendere una sua “promozione” dal ruolo di ministro dell’Istruzione e qualcosa di più “ambizioso”. In passato Attal è stato viceministro per la Gioventù, responsabile della Segreteria di Stato per la Gioventù e portavoce del governo.
Le battaglie di Gabriel Attal
Il nome di Gabriel Attal è associato soprattutto alla riforma scolasticaannunciata lo scorso agosto e che potrebbe entrare in vigore nel corso del 2024. La riforma è molto ambiziosa perché di fatto prevede una riorganizzazione delle scuole medie, con la creazione di classi separate in base al rendimento scolastico e una mobilità continua degli studenti da una classe all’altra. Il progetto ha ricevuto numerose critiche perché rischia di accentuare le diseguaglianze nel paese e crearne di nuove.
Per capire chi è #Attal, recuperiamo delle dichiarazioni. Ad agosto ha parlato del problema dell'immigrazione dall'isola Reunion, dimenticandosi che è territorio francese (1/)https://t.co/qJ9aYHYRNY
Attal è anche il promotore del divieto, annunciato sempre ad agosto, di indossare in classe l’abaya, la tunica femminile tradizionale musulmana che copre tutto il corpo eccetto capo, mani e piedi e che è indossata con sempre più frequenza dai giovani francesi. Il nuovo premier aveva sottolineato che l’indumento si scontra con il valore della laicità. In generale, Attal nel corso degli anni si è lasciato andare a dichiarazioni e prese di posizione particolarmente conservatrici per un uomo proveniente dalla sinistra. Per esempio, ha definito “insopportabile” una marcia contro l’islamofobia organizzata nel 2019, ha prospettato un inasprimento delle condizioni di accesso al welfare per gli immigrati nel 2023 e parlato di “problema immigrazione” riguardo alle persone che arrivano in Francia dall’isola Reunion, che però è territorio francese.
Dopo la nomina a primo ministro del 9 gennaio, ora Attal dovrà formare un nuovo governo. La France Insoumise, partito di sinistra guidato da Luc Mélenchon, ha annunciato una mozione di censura contro il nuovo premier nel caso non si sottoponesse a un voto dell’Assemblea generale, che però non è obbligatorio.
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