Francia, nasce il Partito animalista. Si presenterà alle prossime elezioni

Gli animalisti in Francia hanno una formazione politica. Il Partito Animalista non presenterà candidati presidenti ma parteciperà alle elezioni legislative.

Dal 14 novembre in Francia esiste un partito che si propone di “far emergere la questione animale nel mondo della politica”. Il Partito animalista è stato infatti presentato dai suoi sette co-fondatori, che hanno già lanciato le loro prime proposte: “Allegare alla Costituzione una carta per la difesa dei diritti degli animali”, nonché “abolire la corrida e i combattimenti tra galli”.

 

Il Partito animalista esiste già in Spagna e Olanda

Marc Giraud, vice-presidente dell’Associazione per la protezione degli animali selvatici, ha accolto con soddisfazione la notizia: “Era necessario un partito del genere in Francia, dal momento che il nostro paese sconta un decennio di ritardo rispetto ad altre nazioni”, ha spiegato al quotidiano 20Minutes. Nei Paesi Bassi, in effetti, il “Partito per gli animali” è stato creato nel 2003 ed è già riuscito a far eleggere alcuni suoi membri in Parlamento, mentre in Spagna il “Partito animalista contro i maltrattamenti” alle ultime elezioni legislative di giugno ha raggiunto l‘1,19 per cento dei suffragi.

 

A soffiare sulla poppa del Partito animalista francese sono stati certamente i ripetuti scandali che hanno riguardato alcuni macelli transalpini, all’interno dei quali sono state filmate dall’associazione L214 scene di autentiche torture. Tanto da imporre un intervento diretto da parte del parlamento.

Obiettivo principale: sensibilizzare l’elettorato

In termini concreti, la nuova formazione politica ha tuttavia fatto sapere che non presenterà candidati alle prossime elezioni presidenziali (che si terranno in Francia nel 2017). Il partito proporrà i propri candidati, invece, alle legislative, anche se non sarà affatto facile riuscire ad ottenere un seggio in Parlamento. L’obiettivo principale resta piuttosto quello di contribuire a sensibilizzare l’elettorato sulla questione dei diritti degli animali, cercando al contempo di fare in modo che anche altri partiti si attivino maggiormente su questo fronte.

Il programma del Partito animalista sarà infatti monotematico: la scelta è di non prendere parte su altri temi. “Ciò potrà sembrare strano – ha osservato una dirigente – ma in realtà attraverso la questione animale ne tocchiamo moltissime altre: è il caso ad esempio di economia, salute e ambiente”.

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