Le novità introdotte dal governo per contenere la pandemia in Italia, a partire dal green pass rafforzato, o super green pass.
La lettera all’Italia dei Fridays for future per tornare a vivere in un clima migliore
I ragazzi italiani di Fridays for future scrivono una lettera al paese invocando una ripresa sostenibile dopo la fine della pandemia.
La soluzione per uscire dalla crisi globale creata dalla pandemia di coronavirus è già davanti ai nostri occhi, e tra l’altro è la stessa soluzione che eviterà di farci ripiombare, in futuro, in qualche altra disastrosa epidemia mondiale. Questa soluzione si chiama transizione ecologica, e il momento giusto per metterla finalmente in pratica, a costo di massicci investimenti economici, è proprio questo.
Con una lettera aperta indirizzata all’Italia nel suo complesso – istituzioni politiche ed economiche soprattutto, ma anche ai cittadini – i ragazzi di Fridays for future Italia lanciano la loro proposta non solo per la fase 2, il piano di graduale riapertura delle attività, ma per un più lungimirante progetto di ricostruzione basato sul rispetto delle persone e degli ecosistemi “che possa sconfiggere tanto la crisi climatica quanto la crisi economica che si staglia davanti a noi”. Non un ritorno al passato – assicurano – ma uno sguardo verso il futuro, supportato anche da 50 scienziati ed esperti in materiale ambientale ed economica, per una proposta che è l’inizio di una grande campagna che sarà il 24 aprile – in occasione del quinto Global digital strike for future. Questo il testo integrale della lettera: “Cara Italia, Ascolta questo silenzio. La nostra normalità è stata stravolta e ci siamo svegliati in un incubo. Ci ritroviamo chiusi nelle nostre case, isolati e angosciati, ad aspettare la fine di questa pandemia. Non sappiamo quando potremo tornare alla nostra vita, dai nostri cari, in aula o al lavoro. Peggio, non sappiamo se ci sarà ancora un lavoro ad attenderci, se le aziende sapranno rialzarsi, schiacciate dalla peggiore crisi economica dal dopoguerra. Forse avremmo potuto evitare questo disastro? Molti studi sostengono che questa crisi sia connessa all’emergenza ecologica. La continua distruzione degli spazi naturali costringe infatti molti animali selvatici, portatori di malattie pericolose per l’uomo, a trovarsi a convivere a stretto contatto con noi. Sappiamo con certezza che questa sarà solo la prima di tante altre crisi – sanitarie, economiche o umanitarie – dovute al cambiamento climatico e ai suoi frutti avvelenati. Estati sempre più torride e inverni sempre più caldi, inondazioni e siccità distruggono già da anni i nostri raccolti, causano danni incalcolabili e vittime sempre più numerose. L’inesorabile aumento delle temperature ci porterà malattie infettive tipiche dei climi più caldi o ancora del tutto sconosciute, rischiando di farci ripiombare in una nuova epidemia. Siamo destinati a questo? E se invece avessimo una via d’uscita? Un’idea in grado di risolvere sia la crisi climatica sia la crisi economica? Cara Italia, per questo ti scriviamo: la soluzione esiste già”.
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“L’uscita dalla crisi sanitaria dovrà essere il momento per ripartire, e la transizione ecologica sarà il cuore e il cervello di questa rinascita: il punto di partenza per una rivoluzione del nostro intero sistema. La sfida è ambiziosa, lo sappiamo, ma la posta in gioco è troppo alta per tirarsi indietro. Dobbiamo dare il via a un colossale, storico, piano di investimenti pubblici sostenibili che porterà benessere e lavoro per tutte e tutti e che ci restituirà finalmente un Futuro a cui ritornare, dopo il viaggio nell’oscurità di questa pandemia Un futuro nel quale produrremo tutta la nostra energia da fonti rinnovabili e non avremo più bisogno di comprare petrolio, carbone e metano dall’estero. Nel quale smettendo di bruciare combustibili fossili, riconvertendo le aziende inquinanti e bonificando i nostri territori devastati potremo salvare le oltre 80.000 persone uccise ogni anno dall’inquinamento atmosferico”.
“Immagina, cara Italia, le tue città saranno verdi e libere dal traffico. Non perché saremo ancora costretti in casa, ma perché ci muoveremo grazie a un trasporto pubblico efficiente e accessibile a tutte e tutti. Con un grande piano nazionale rinnoveremo edifici pubblici e privati, abbattendo emissioni e bollette. Restituiremo dignità alle tue infinite bellezze, ai tuoi parchi e alle tue montagne. Potremo fare affidamento sull’aria, sull’acqua, e sui beni essenziali che i tuoi ecosistemi naturali, sani e integri, ci regalano. Produrremo il cibo per cui siamo famosi in tutto il mondo in maniera sostenibile. In questo modo creeremo centinaia di migliaia di nuovi posti di lavoro ben retribuiti, in tutti i settori. Questo Futuro è davvero possibile, cara Italia, ne siamo convinti. Per affrontare questa emergenza sanitaria stiamo finalmente ascoltando la scienza. Ed è proprio la scienza ad indicarci chiaramente la rotta da percorrere per sconfiggere la crisi climatica. Stavolta sappiamo quanto tempo ci rimane per agire: siamo già entrati nel decennio cruciale. Il momento del collasso dell’unico ecosistema in cui possiamo vivere, il superamento di 1,5°C di riscaldamento globale, già si staglia all’orizzonte. La folle curva di emissioni va capovolta già da quest’anno, e per sempre. Solo se ci riusciremo costruiremo un paese e un mondo più giusto, più equo per tutte e tutti, non a spese dei più deboli, ma di quei pochi che sulla crisi climatica hanno costruito i loro profitti”.
1000 FIRME!
In meno di 24 ore #RitornoAlFuturo ha raccolto 1000 firme!Per una #rinascita dopo la crisi del #covid19 che guarantisca un #futuro e un #lavoro a tutte e tutti!
Grazie! E se non avete ancora firmato fallo qui: https://t.co/Y7P2KNWPEr pic.twitter.com/sjxlZOhAA6
— Fridays For Future Italia (@fffitalia) April 17, 2020
“Cara Italia, tu puoi essere d’esempio. Puoi guidare l’Europa e il mondo sulla strada della riconversione ecologica.
Non a tutte le generazioni viene data la possibilità di cambiare davvero la storia e creare un mondo migliore – l’unico in cui la vita sia possibile.
Questa è la nostra ultima occasione. Non possiamo permetterci di tornare al passato. Dobbiamo guardare avanti e preparare il nostro Ritorno al Futuro!
PS: questo è solo l’inizio. Oggi comincia una grande campagna per la rinascita del nostro paese, che ci porterà fino al lancio di una serie di proposte concrete, in occasione del global #DigitalStrike, il 24 aprile. E non saremo soli”.
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