Dal mischiglio della Basilicata alla zucca malon del Friuli al cappero di Selargius, in Sardegna: i presìdi Slow Food che valorizzano prodotti dimenticati, ma di fondamentale valore per la biodiversità, il territorio e le comunità.
Frutta tropicale. Buona, anche per il Sud del Mondo
La Conferenza ONU su Trade and Development (UNCTAD) ha definito la produzione di frutta con metodo biologico un’area importante di opportunità economiche per i Paesi del Sud del mondo. Un dettagliato rapporto rilasciato dalla Conferenza spiega che la domanda a livello internazionale di prodotti bio è destinata a crescere del 10-30% dai 5 ai 10
La Conferenza ONU su Trade and Development (UNCTAD) ha definito
la produzione di frutta con metodo biologico un’area importante di
opportunità economiche per i Paesi del Sud del mondo.
Un dettagliato rapporto rilasciato dalla Conferenza spiega che la
domanda a livello internazionale di prodotti bio è destinata
a crescere del 10-30% dai 5 ai 10 anni prossimi. Il rapporto
include consigli dettagliati sui metodi di coltivazione biologica
di frutti esotici, di guava, lychees, avocado e di angurie…
Il risultato è che i rappresentanti dei Paesi presenti alla
conferenza si impegneranno affinché le nazioni produttrici
possano avvantaggiarsi della crescita di questo nuovo mercato di
export, una voce molto importante, questa, specialmente per i Paesi
del Sud del Mondo.
Paesi che comunque dovranno fare degli sforzi. Alcuni Paesi in via
disviluppo, probabilmente, incontreranno serie difficoltà ad
aderire ai rigorosi standard dei Paesi occidentali sul biologico.
Quindi, il rapporto raccomanda che siano messe in atto misure
concrete per incrementare la qualità dei cibi e programmi di
sicurezza alimentare.
Ecco quindi come un miglioramento dei sistemi produttivi e di
coltivazione e, quindi, dell’ambiente e della salute dei
lavoratori, può essere stimolato dalla prospettiva, vera, di
un ritorno economico. Tutto questo grazie al biologico.
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