L’undertourism è l’idea di viaggio più adatta per le future vacanze perché coniuga la necessità di pace e natura con la bellezza indiscussa del territorio italiano.
Il futuro del turismo è sostenibile, innovativo, digitale
Alla prossima BIT – organizzata dal 10 al 12 febbraio – si parla del futuro del turismo. Due le parole chiave della fiera di quest’anno: sostenibilità e innovazione.
Sostenibile e digitale. Ecco quale sarà il futuro del turismo, il settore economico che rappresenta il 10 per cento del pil globale e in cui trova ormai occupazione il 10 per cento dei lavoratori nel mondo. Con tante nuove e interessanti opportunità anche per le imprese italiane. Si è parlato anche di questo lo scorso 6 febbraio a Milano durante la conferenza stampa di presentazione della BIT , Borsa internazionale del turismo in previsione dal 10 al 12 febbraio prossimi.
Ad affrontare il tema durante la mattinata si sono alternati Franco Iseppi, Presidente del Touring club italiano, Kristjan Hauksson, digital evangelist, Roberto Liscia, Presidente di Netcomm, Carlo Antonelli, amministratore delegato di Fiera Milano media e Simona Greco, direttore manifestazioni di Fiera Milano.
Come sono cambiati i turisti
Il primo fattore da ricordare, per comprendere in che direzione stia andando il settore turistico, è che i viaggiatori sono cambiati, e tanto. Sono più consapevoli e vogliono viaggiare rispettando questa nuova sensibilità. Secondo Franco Iseppi, per esempio, “è ormai nata una questione morale rispetto al turismo, che negli ultimi decenni è stato anche tra i maggiori responsabili della degenerazione dei territori”.
“Per questo si è passati dal turismo di massa a tanti diversi turismi, legati al soddisfacimento di alcune domande specifiche, a un turismo sempre più personalizzato, su misura, à la carte, dove ognuno decide cosa fare, in base all’ampia offerta che si trova davanti e anche in base alla propria sensibilità”.
Una sensibilità che, come ricorda Greco, “ha reso più consapevoli e attenti i viaggiatori. C’è più educazione ed attenzione all’ambiente e al territorio, c’è più curiosità, ci sono più nicchie, sono cambiate le motivazioni. Soprattutto le nuove generazioni, non vanno a visitare ‘solo’ una destinazione, cercano di fruire di più argomenti nello stesso viaggio. Sono tanti i turismi, tante le nicchie che presuppongono tempi lunghi per poter vivere e apprezzare il viaggio”, che sempre meno viene consumato e sempre più spesso vissuto come esperienza.
L’innovazione come chiave per la sostenibilità
Per soddisfare le richieste di attenzione all’ambiente – e non solo – dei viaggiatori, serve innovare il settore. E come? Sempre di più, attraverso strumenti e applicazioni digitali, che permettano di accedere in modo veloce alle informazioni, di implementare servizi sostenibili e “smart” per le città, come il bike o il car sharing, ma anche di gestire in modo intelligente i flussi turistici, in particolare per quelle destinazioni per cui si parla di “eccesso di successo”. Il tema sarà affrontato in fiera, nella sezione Betech, organizzata in collaborazione con Fiera Milano Media che curerà i convegni, gli incontri e la presentazione delle 41 startup scelte fra centinaia di candidati.
#BIT2019, le migliori #41startup italiane del turismo e dei viaggi https://t.co/VqAWWLm4Fr via @EconomyUp Rispetto agli anni passati la presenza in @FieraMilanoSpa delle #startup è quasi duplicata, a dimostrazione che le giovani aziende credono nel network associativo. pic.twitter.com/xk5IEJ0dE8
— Francesca Ungaro (@franciungaro) 7 febbraio 2019
“Il lavoro sulla BIT è stato un lavoro di raggruppamento dati, informazioni e di tutto ciò che riguardava l’argomento innovazione nel settore del turismo – che già esisteva – in un percorso che abbiamo chiamato Bringing innovation into Travel, cioè BIT, per interpretare l’idea di innovazione che vediamo tutti i giorni, anche all’interno delle città sempre più attente al tema della sostenibilità”, ha detto Antonelli.
Parlando del felice incontro tra innovazione digitale e turismo sostenibile, il CEO di Fiera Milano Media ha riportato l’esempio del digital evangelist Kristjan Hauksson, che con grande creatività ha saputo migliorare l’attrattiva delle mete naturali della Svezia mettendo l’intero paese su Airbnb, e trasformando in destinazioni insolite – quindi lontane dall’overtourism – ma molto appetibili, tende in riva a un lago e semplici aree verdi. “La tecnologia ci aiuta a creare lavori che ancora non conosciamo. E questo vale anche per il settore turistico”.
Italia: a livello planetario è la prima destinazione cercata @Google ma l’ottava come opportunità di consumo. C’è bisogno di un accesso migliore a informazioni e servizi #RobertoLiscia
C’è bisogno di… Bringing Innovation into #Travel https://t.co/Xg9hFxiyva#bit2019 @bitmilano pic.twitter.com/8MeBeyW91o
— Fiera Milano (@FieraMilanoSpa) 7 febbraio 2019
Il futuro del turismo in Italia: opportunità
Insomma, le opportunità di business sostenibile, per un paese come il nostro, ricco di piccoli tesori naturalistici e beni culturali poco valorizzati, anzi spesso dimenticati dai circuiti mainstream, sono tantissime. Secondo Roberto Liscia, per esempio, agire su queste nicchie e migliorare l’accesso alle informazioni e ai servizi, potrebbe farci anche scalare la classifica delle mete più visitate. Se è vero che l’Italia su Google è il paese più ricercato, è solo l’ottava destinazione visitata.
C’è ancora tanto lavoro da fare. La direzione, comunque, è tracciata.
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