Bulli

Un fantastico documento, il taccuino con i primi schizzi di quello che diventerà il T1. Ne è autore Ben Pons, il 24 aprile 1947, importatore olandese della Volkswagen.

Bulli

Il primo prototipo del T1: 1949.

Bulli

Siamo all'inizio degli anni Cinquanta. Questo è uno dei primissimi modelli prodotti.

Bulli

Una delle prime brochure informative del T1. Si chiamava 'Kombi', abbreviazione di ''Kombinationsfahrzeug'', circa traducibile come ''furgoncino per merci e passeggeri''.

Bulli

In questo esemplare preservato esattamente com'era nel 1952 tre cose si notino. Una, non ha paraurti. Due, la piccolezza dei fanali posteriori. Tre, l'assenza di indicatori di direzione! La loro funzione era svolta dalle levette 'Winkern' poste ai lati del finestrino.

Bulli

Ecco il posto guida della prima versione.

Bulli

Immagine emblematica della guerra: un T1 di fronte alle rovine del Palazzo Blucher, l'ambasciata americana a Berlino © Bundesarchiv, Bild

Bulli

Un'immagine pubblicitaria del lancio del T1 originale.

Bulli

Già all'epoca del lancio, si giocò molto sul rapporto tra le escursioni nella natura e il pulmino Volkswagen.

Bulli

Il T1 come mezzo da lavoro in una vecchia pagina pubblicitaria.

Bulli

Quando c'è da lavorare... Il T1 si rimbocca le maniche, e cala le spondine. Come ogni veicolo commerciale, anche lui era proposto in diverse versioni e allestimenti.

Bulli

Un Bulli del 1950 con i suoi passeggeri. Ci stavano tutte, a bordo.

Bulli

Un T1 Deluxe Samba (1951–63)

Bulli

Un T1 della polizia tedesca. Chissà che inseguimenti...

Bulli

Con il primo restyling del T1 fanno la loro comparsa i paraurti e gli indicatori di direzione luminosi - le frecce! -, che prima non c'erano.

Bulli

La versione camper, protagonista del rilancio del turismo di massa in Germania nel dopoguerra.

Bulli

Il T1 sarà prodotto, fino al 1967, in quasi 1.800.000 esemplari.

Bulli

Il T1 fu anche usato come ambulanza.

Bulli

'Qualcosa, dai ragazzi grandi, l'abbiamo imparata' recita lo slogan di quest'altra geniale pagina pubblicitaria del 1962. L'intera serie che Doyle Dane Bernbach ha curato per Volkswagen è entrata nella storia della pubblicità.

Bulli

Volkswagen ha sempre voluto enfatizzare il ruolo del suo pulmino come mezzo ideale per una famiglia. Questa è la mitica versione 'Westfalia'

Bulli

Metà anni '60, T1 e scampagnate.

Bulli

L'abbinamento T1 - gita nella natura si conferma una costante nelle immagini promozionali dell'epoca. Questa è la versione Sondermodell, 'Samba'

Bulli

Un primo piano del muso.

Bulli

La compagnia aerea di bandiera tedesca scelse il T1 come furgoncino aziendale.

Bulli

Ecco com'è fatto il T1 dentro.

Bulli

Un T1 in vendita a 18mila euro.

Bulli

L'inedita e ingegnosa forma dell'accessorio che trasformava il T1 in camper-cuccette.

Bulli

Eccellente immagine di un T1 'Westfalia'. Sembra un enorme cestino da picnic su ruote.

Bulli

La foto di Don Hunstein per la copertina dell'album 'The Freewheelin' di Bob Dylan (maggio 1963).

Bulli

Data la forte stilizzazione, che la 'mistery machine', il furgoncino con cui dal 1969 la ciurma di Scooby Doo affronta le fantasmatiche avventure, sia un Volkswagen, non è assodato. Indizi pro: le linee dei passaruota, i fanali tondi, la ruota di scorta sul muso, l'andamento a bomboletta. Contro: la posizione delle frecce e il diedro posteriore.

Bulli

Il T2 è stato prodotto dal 1967 al 1979. Quando uscì, i nostalgici storsero il naso: non c'erano più le forme tondeggianti. Ma telaio, freni, meccanica e spazio a bordo compensavano.

Bulli

1967, immagine pubblicitaria del T2. Nuova linea, nuovo parabrezza panoramico (da cui il nome 'Bay').

Bulli

Un T2 in versione pickup con un originale bull bar anteriore.

Bulli

Un T2 nella neve. Quali fossero su quel manto le prestazioni di un mezzo a trazione posteriore, motore posteriore e pesante 1.175 chili, non è dato saperlo.

Bulli

Un T2 del 1979 in splendida forma.

Bulli

Per il suo carisma iconico, il T1 è stato spesso personalizzato e usato come veicolo immagine da marchi e negozi.

Bulli

Il binomio pulmino Volkswagen - psichedelia è acclarato.

Bulli

Un T1 trasformato in limousine in Australia.

Bulli

Una recente immagine di un T1 restaurato e personalizzato come auto da matrimonio.

Bulli

L'intramontabile fascino del T1.

Bulli

Il T1 e il T2 sono stati tra i veicoli che più hanno eccitato la fantasia degli elaboratori di tutto il mondo.

Bulli

Questo T2 arancione sta per esser convertito in studio radiofonico su ruote, un progetto della stazione radio Autobaza Radio, in Romania.

Bulli

Tuttora uno dei mezzi prediletti per il tuning, qui il T1 ha un'elaborazione particolarmente sofisticata: nuovo assetto ribassato e ruote, ma carrozzeria preservata come originale, con spettacoloso effetto patina.

Bulli

Spettacolare elaborazione inglese di un T1.

Bulli

Nel film 'Cars' Disney-Pixar, il pulmino Volkswagen è Fillmore, hippie un po' stonato e amichevole.

Bulli

Il 'Magic Bus' messo all'asta dai Who nel 2007 per il Teenager Cancer Trust.

Bulli

Una bellissima immagine di Essen, fiera Techno-Classica 2007: un T1 a passo allungato con una Porsche 550A da corsa sulla schiena. Due 356 guardano, forse un po' invidiose.

Bulli

Nel 2009 la modella inglese Myleene Klass ha fatto un road show promozionale dando consigli di bellezza e di make up, a bordo di un T2, per lanciare la nuova collezione Indigo di Marks and Spencer.

Bulli

Un uomo sospinge la sua zattera di fortuna adibita alla raccolta e distribuzione di acqua potabile durante la tremenda inondazione di Bangkok il 6 novembre 2011.

Bulli

Una delle modifiche più ricorrenti e pazze a cui gli appassionati sottopongono il T1 è il trapianto di motore: gliene mettono uno di una Porsche 911. Qui, lo svizzero Fred Bernhard ha fatto di più, mettendogli quelle di una Porsche 993 Bi-Turbo e un cambio a sei marce della 996 GT-3. Il sistema genera 523 CV, oltre quindici volte più dell'originale.

Bulli

Ma naturalmente, ci sono anche le conversioni ecologiche. Il costruttore americano ItsBenModified ha creato un T1 elettrico con batterie al litio (sotto la panchetta) a partire da un modello del 1966. Tra le altre modifiche, freni a disco della Porsche 944 e aria condizionata. Ora ha un'autonomia di 70 km.

Bulli

La conversione a mezzo fotovoltaico di questo T1 del 1966 è stata fatta nel da Daniel Theobald, direttore tecnico di Vecna Technologies, e lo si può vedere scorrazzare per le strade di Cambridge, in Massachisetts, ogni giorno. Certo, dichiara il proprietario, in salita fa un po' fatica.

Bulli

In Brasile il T2 è stato prodotto fino a dicembre 2013. Non si è potuti andare oltre perché le nuove regole brasiliane imponevano l'adozione di airbag e impianti frenanti impossibili da installare su un progetto vecchio di cinquant'anni.

Bulli

La ricerca di continuità con il passato è una costante, in casa Volkswagen.

Bulli

La Volkswagen of America ha presentato un veicolo del suo Electronics Research Laboratory (ERL) di Palo Alto, California. Hanno preso un Deluxe Microbus del 1964 retrofittandolo con una serie di tecnologie all'avanguardia, touchscreen e, naturalmente, trazione 100& elettrica. Tema del veicolo è 'Hidden Technologies'.

Bulli

Il T1 è stato esposto in Triennale - padiglione di Expo 2015 - per tutto il 2015 come installazione nella mostra Arts and Foods curata da Germano Celant. Il mitico pulmino Volkswagen per il trip in India, circondato da Shiva, Ganesh e altre divinità protettrici del focolare.

Bulli

Nel 2000 è stato presentato il primo modello di Microbus, nelle idee dell'allora dirigenza Volkswagen c'era proprio quella di inserirsi nel solco del mitico pulmino T1. Il progetto rimase in sospeso per anni. Peccato, era bello.

Bulli

Un altro prototipo del Bulli elettrico è stato presentato al Salone di Ginevra del 2011.

Buddi

Ed eccone qua l'ultima incarnazione, presentata al Ces di Las Vegas il 6 gennaio 2016. Traghetterà Volkswagen in nuova dimensione all’indomani dello scandalo del Dieselgate? Ci proverà dal 2018, con il suo motore elettrico e batterie agli ioni di litio, un’autonomia a zero emissioni fino a 373 miglia (600 km) e una capacità di ricaricare le batteria per l’80% in appena 15 minuti.