La clinica mobile che aiuta le donne in fuga dall'Isis

Bahirka camp, Erbil. All'interno di questo campo é stata allestita una postazione medica mobile che fa parte del progetto Jihan gestito dall’ong Un Ponte Per. Un pulmino con lo stretto necessario per dare le prime cure mediche alle donne rifugiate © Arianna Pagani

La clinica mobile che aiuta le donne in fuga dall'Isis

Bahirka camp, Erbil. Aya é una dottoressa di ventisei anni fuggita da Mosul, ancora oggi sotto il controllo dello stato islamico. Aya lavora nella clinica gestita dall’ong Un Ponte Per portando cure mediche ai rifugiati interni all’interno dei campi profughi © Arianna Pagani

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Bahirka camp, Erbil. Dall’inizio del conﬂitto iracheno nel 2011 e dall’occupazione di alcune città da parte dello stato islamico, il numero di sfollati interni iracheni ha superato i tre milioni. All’interno dei campi le ONG lavorano a stretto contatto i locali per portare aiuti di prima necessità e cure mediche © Arianna Pagani

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Bahirka camp, Erbil. Aya, prima dottoressa di questo progetto, é una donna energica e solare, di religione sunnita © Arianna Pagani

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Bahirka camp, Erbil. La clinica mobile, insieme alle dottoresse e infermiere, gira all’interno del campo in modo da essere visibile a tutti. Le dottoresse, quando é possibile, entrano anche nelle tende per chiedere direttamente alle donne se hanno bisogno di aiuto © Arianna Pagani

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Bahirka camp, Erbil. Le infermiere della clinica mobile mentre parlano con le donne nelle tende © Arianna Pagani

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Bahirka camp, Erbil. La clinica mobile, insieme alle dottoresse e infermiere, gira all’interno del campo in modo da essere visibile a tutti. Le dottoresse, quando é possibile, entrano anche nelle tende per chiedere direttamente alle donne se hanno bisogno di aiuto © Arianna Pagani

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Bahirka camp, Erbil. Tutte le donne all’interno del campo vivono la stessa situazione, sia esse cristiane o musulmane © Arianna Pagani

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Bahirka camp, Erbil. Raghda ha 24 anni ed é cristiana. Infermiera presso la clinica mobile lavora anche in altre cliniche dei progetti dell’ong UPP. Anche lei proviene da Mosul, città in cui é nata e cresciuta © Arianna Pagani

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Bahirka camp, Erbil. In questi centri arrivano donne da tutte le comunità, da quella iracheno a quella curda e siriana © Arianna Pagani

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Bahirka camp, Erbil. Sad é una paziente e rifugiata fuggita da Mosul nel Giugno 2014. All’interno della clinica ha scoperto di essere nuovamente incinta © Arianna Pagani

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Bahirka camp, Erbil. L’alto numero di gravidanze all’interno del campo viene gestito con cura delle dottoresse e le infermiere della clinica © Arianna Pagani