“Per quanto giovane, la mia generazione è già scesa in piazza, in modo pacifico e rispettando le misure anti Covid, per protestare contro l’odio razziale. Realizzeremo il sogno di mio padre”. Così ha detto Yolanda Renee King, la nipote dodicenne di Martin Luther King, dai gradini del Lincoln memorial, gli stessi da cui suo nonno aveva pronunciato il memorabile discorso dal titolo I have a dream.
Là, il 28 agosto del 1963 si era conclusa la marcia su Washington per il lavoro e la libertà organizzata dai big six, i più importanti leader del movimento per i diritti civili degli afroamericani come King e John Lewis, spentosi il 17 luglio di quest’anno.
1963 – 2020. Un presidente nero non è bastato ad estirpare l’odio razziale dagli Usa
Il 28 agosto del 2020 decine di migliaia di persone si sono nuovamente riunite nella capitale statunitense per protestare contro le ultime, tragiche vicende che hanno insanguinato gli Stati Uniti a partire dal brutale omicidio di George Floyd, afroamericano morto di asfissia perché un poliziotto, dopo averlo arrestato, lo ha immobilizzato a terra tenendogli un ginocchio premuto sul collo per quasi dieci minuti. L’episodio più recente ha invece riguardato Jacob Blake, un altro nero cui gli agenti hanno sparato ripetutamente alle spalle, attualmente paralizzato dalla vita in giù.
Non a caso la nuova marcia su Washington, organizzata dalla National action network, si è intitolata Commitment march: get your knee off our necks (Marcia dell’impegno: togliete il vostro ginocchio dai nostri colli). Oltre al papà di Yolanda King, Martin Luther King III, hanno preso la parola il padre di Blake e i genitori di altri afroamericani uccisi dalla polizia, tra cui Breonna Taylor, Rayshard Brooks e Ahmaud Arbery.
Nemmeno la pandemia in corso ha fermato i manifestanti: “Dobbiamo tenere alta l’attenzione. Un movimento come quello di Black lives matter non può finire nel dimenticatoio”, ha dichiarato Evelyn Kelly, attivista, all’emittente americana Nbc. In effetti pare proprio ci sia molto per cui lottare ancora, visto che il tempo sembra essersi fermato a 57 anni fa.