In Svizzera è morto un ghiacciaio di nome Pizol e in centinaia l’hanno ricordato con una cerimonia

La cerimonia per il ghiacciaio del Pizol, in Svizzera

Ho un forte legame con i ghiacciai perché vengo dalla montagna. Sono cresciuta vicino a ghiacciaio del Morteratsch, me lo ricordo bene perché ci andavamo quando ero piccola, l’ho visto per la prima volta quando avevo sette o otto anni – era enorme. Potevi avvicinarti e toccare il ghiaccio. Adesso se vai nello stesso punto, non c’è più ghiaccio, bisogna camminare un bel po’ per raggiungerlo. Tutto quello che che è rimasto è un deserto di sassi (Alessandra Degiacomi, responsabile relazioni esterne dell’Iniziativa per i ghiacciai) © Mara Budgen

La cerimonia per il ghiacciaio del Pizol, in Svizzera

L’idea mi è venuta nel sonno. Mi avevano detto che il ghiacciaio stava morendo, e l’idea mi è venuta mentre dormivo. Al mattino ho pensato, perché non provare a fare una cerimonia per il ghiacciaio? (Hannes Bucher, ideatore della cerimonia per il ghiacciaio del Pizol) © Mara Budgen

La cerimonia per il ghiacciaio del Pizol, in Svizzera

Questa settimana, la Climate action week, stanno succedendo tantissime cose. Venire qui è stata un’opportunità per avere delle informazioni e per agire: camminare fino a qui, sentirsi parte di una comunità e vedere da vicino cosa sta succedendo e per cosa stiamo lottando. Il tema dei cambiamenti climatici mi sta a cuore per quello che rischiamo di perdere. Sono affascinata dalla biodiversità, sarebbe triste se si perdesse a causa di noi esseri umani (Savannah Goetsch, studentessa di Biologia all’università di Zurigo) © Mara Budgen

La cerimonia per il ghiacciaio del Pizol, in Svizzera

Sono venuto qui per misurare lo sviluppo e il bilancio di massa del ghiacciaio del Pizol dal 2012 fino al 2015, durante la mia tesi per il dottorato. Ho a cuore questo ghiacciaio. Il fatto che il ghiacciaio sia morto, è un capitolo che si chiude. Questo processo è così veloce: ogni anno che si torna nello stesso posto, si vedono subito i cambiamenti. I ghiacciai sono gli specchi di quello che sta succedendo al clima (Mauro Fischer, glaciologo all’università di Berna) © Mara Budgen

La cerimonia per il ghiacciaio del Pizol, in Svizzera

Penso che il movimento per il clima sia fondamentale perché dobbiamo agire ora. Sono contenta che stia crescendo. Ma mi sento anche triste e frustrata quando penso ai ghiacciai che si sciolgono, o in generale ai cambiamenti climatici. È triste che i nostri comportamenti stiano avendo un impatto enorme, e non ci pensiamo nemmeno. E che non siamo in grado di fermare tutto ciò (Bettina Rohr, studentessa di studi curatoriali a Zurigo) © Mara Budgen

La cerimonia per il ghiacciaio del Pizol, in Svizzera

Gli esseri umani sono creature religiose, tutti credono in qualcosa. All’interno di questa ricerca, è importante trovare un equilibrio tra la propria vita su questa Terra insieme alle altre persone, e la propria vita in relazione alla natura. Questo è il messaggio che ho voluto dare alla cerimonia come rappresentante della comunità religiosa. La volontà di salvare il Pianeta non è un gioco, fa parte della spiritualità di qualsiasi essere umano (Eric Petrini, cappellano della parrocchia di Mels, paese ai piedi del monte Pizol) © Mara Budgen