La pesca industriale sta portando all’estinzione di moltissime specie marine, in particolare squali e razze. La denuncia contenuta in un nuovo studio.
Gallipoli, pescato uno squalo enorme e raro
I pescatori hanno catturato uno squalo capopiatto che sarebbe finito in una rete usata per catturare i gamberi.
Le immagini mostrano una creatura enorme e dall’aspetto preistorico, con due occhi color della giada, che viene issata da un peschereccio e trascinata sulla banchina, dove viene accolta da una folla festante che riprende il suo corpo, smartphone alla mano. Siamo a Gallipoli, in provincia di Lecce, l’animale è un gigantesco esemplare di squalo capopiatto (Hexanchus griseus), specie di cui si ignora l’effettivo stato di conservazione a causa della carenza di dati, ma si ritiene possa essere minacciato dalla pesca eccessiva. L’animale verrà poi fatto a pezzi e venduto al mercato del pesce.
Cattura accidentale?
“Non c’è stata alcuna crudeltà”, avrebbero assicurato i pescatori che hanno catturato lo squalo. Lo squalo non sarebbe stato catturato deliberatamente, secondo quanto dichiarato dai pescatori, ma sarebbe rimasto impigliato nelle reti usate per pescare i gamberi. Sarebbe dunque quella che viene definita eufemisticamente “preda accessoria”, con questo termine si indicano quelle creature marine catturate per sbaglio, anche se, come ci ricorda Jonathan Safran Foer, “non è davvero per sbaglio perché le prede accessorie sono parte costitutiva dei metodi di pesca contemporanei che generano catture abnormi con quantità di prede accessorie abnormi”. L’industria dei gamberi sarebbe responsabile del 30 per cento delle catture accessorie globali.
Il declino dei grandi predatori
A prescindere dall’intenzionalità, la morte di un altro grande predatore dei nostri mari rappresenta l’ennesimo duro colpo a degli ecosistemi sempre più poveri e agonizzanti. Già nel 2003 la Pew Ocean Commission segnalò il preoccupante declino dei grandi predatori marini, “abbiamo rimosso una quantità pari al 90 per cento dei grandi predatori come squali, pesce spada e merluzzi dagli oceani del mondo”. Anche nel Mediterraneo la scomparsa di questi animali, che si trovano al vertice della catena alimentare e svolgono un fondamentale ruolo ecosistemico, è inesorabile, minacciati dalle attività di pesca insostenibili e dalla degradazione degli habitat.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Tra gli squali sequestrati figurano anche alcune specie in via d’estinzione, come nel caso del pesce martello. Già condannati i marinai.
Secondo un nuovo rapporto di WildAid la domanda di pinne di squalo è in costante calo, grazie anche alle campagne di sensibilizzazione.
Ha 300 anni e può essere visto persino dallo spazio. È stato scoperto nel Triangolo dei Coralli grazie a una spedizione della National Geographic society.
La Cop16 sulla biodiversità si conclude con pochi passi avanti. Cosa resta, al di là della speranza?
Si è conclusa il 2 novembre la Cop16 sulla biodiversità, in Colombia. Nonostante le speranze, non arrivano grandi risultati. Ancora una volta.
Tre puntate speciali di News dal Pianeta Terra per parlare del legame tra biodiversità e transizione energetica, con il supporto di A2A.
In Scozia la popolazione selvatica di gallo cedrone conta ormai solamente 500 individui, per questo è stato avviato un piano per salvarla
Un pomeriggio di confronto sui temi della biodiversità in occasione della presentazione del primo Bilancio di sostenibilità territoriale della Sardegna.
Il governo del Madagascar ha istituito il primo santuario per gli squali dell’Oceano Indiano in un’area famosa per la sua biodiversità marina.