In Europa la transizione energetica è vicina, grazie a un mix di eolico e solare, ma infrastrutture e burocrazia rischiano di rallentarla
Contro il fracking l’attrice Emma Thompson organizza una gara di torte
Una gara di torte fracking-free su un terreno destinato all’estrazione del gas: così le sorelle Thompson con Greenpeace UK criticano la politica energetica britannica
Hanno trovato un modo molto originale per protestare contro il fracking, la nota star del cinema Emma Thompson e sua sorella Sophie, famosa sulla TV inglese per aver vinto “Celebrity Masterchef”, un contest di cucina.
“Quale modo migliore per farlo, qui in Gran Bretagna, se non organizzando un bake off?”, ha detto l’attrice, facendo riferimento all’usanza popolarissima nel Paese di sfidarsi facendo gare di torte. “Abbiamo usato fruste, cucchiai di legno (e un po’ di humor!) per mostrare i pericoli del fracking”.
Le Thompson hanno prestato i loro volti e il loro tempo per promuovere la campagna anti-fracking in Gran Bretagna e una petizione rivolta al primo ministro David Cameron e al suo governo, entrambe sostenute dall’organizzazione ambientalista Greenpeace UK.
Com’è andata la protesta contro il fracking
Ecco quindi le due sorelle violare il confine di un terreno sottoposto a ingiunzione per mettere in scena un bake off (gara di torte) in una cucina temporanea alimentata a legna e a pannelli solari, allestita dai volontari ambientalisti. Le forze dell’ordine sono intervenute e hanno verbalizzato l’infrazione ma non hanno compiuto alcun arresto.
Un video parodia in cui le sorelle mettono in luce le contraddizioni nelle scelte del governo in termini di politica energetica e, ovviamente, due meravigliosi esempi di pasticceria “fracking-free”: una torta solare al limone e una turbina eolica alla panna.
Non è la prima volta, su queste terre
Il terreno su cui ha avuto luogo la protesta, nella contea del Lancashire, nel nordovest del Paese, al momento è conteso e non si conosce quale sarà la sua destinazione d’uso: la società Cuadrilla ha richiesto una licenza di fracking che è stata però rifiutata dall’amministrazione locale, anche a seguito di intense manifestazioni da parte della comunità locale. Ma la compagnia ha fatto appello contro questa decisione, pertanto la partita non è ancora conclusa.
Secondo quanto riporta Greenpeace UK, l’ingiunzione sul terreno è stata richiesta da Cuadrilla per impedire a nuovi contestatori di invadere l’area dopo che, nel 2014, una ventina di mamme e nonne, le cosiddette Lancashire Nanas, per tre settimane hanno tenuto un presidio pacifico per spiegare ai passanti i pericoli del fracking, offrendo tè e fette di torta.
Ma la mossa di Cuadrilla pare non aver sortito alcun effetto, visto che proprio agli avvenimenti del 2014 e alle Nanas si è ispirata l’operazione di Greenpeace e di Emma e Sophie Thompson.
Intanto, in Portogallo….
Questi eventi accadono proprio nel giorno in cui, in Portogallo, approda il primo carico di gas naturale liquido proveniente dagli Stati Uniti ed estratto con la tecnica del fracking, la stessa che è oggetto di contestazione in Inghilterra.
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