Il savannah è un gatto decisamente affascinante. Il suo antenato è il servalo, un felino selvatico africano, che ne contraddistingue l’aspetto particolare.
Himalayano, caratteristiche del gatto metropolitano dal fascino esotico
Felino dagli occhi ipnotici, l’himalayano arriva dall’incrocio di un persiano con un siamese. Perfetto per vivere in città, ha un fascino particolare.
È davvero un gatto affascinante l’himalayano, selezionato nel 1920 dal genetista Tjbbes incrociando un siamese e un persiano. Grazie alle ricerche scientifiche Tjbbes isolò il gene “colourpoint”, detto anche “himalayano” e nel 1935 alcuni allevamenti americani stabilizzarono questa varietà, sfruttando programmi di selezione specifica. La razza vera e propria nacque solo nel 1950, quando un’appassionata – Margherita Goforth – selezionò il primo esemplare dal colore caratteristico e dalla consistenza del pelo simili appunto a quelle del coniglio himalayano.
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Una star felina
Non da tutte le associazioni l’himalayano è riconosciuto come una vera e propria razza, ma viene spesso considerato una “sottorazza” o varietà di persiano. Un esemplare è entrato nel Guinness dei primati come il gatto più piccolo del mondo: Tinker toy, questo il nome del micino, era alto solo 7 centimetri e lungo 19, e apparteneva a una famiglia americana. I padroni raccontano come poteva naturalmente stare nelle loro tasche senza problemi. Un gatto himalayano è apparso anche nel 2000 nel film Ti presento i miei con Robert de Niro: protagonista di scene divertenti e demenziali, Sfigatto è il beniamino della casa.
Carattere e aspetto fisico dell’himalayano, gatto docile e socievole
L’himalayano ha un carattere tranquillo, tratto ereditato dal persiano, ma è anche giocherellone e socievole, caratteristiche ereditate dal siamese. Vuole giocare, come tutti i gatti, ma non è invadente e ama stare in compagnia di persone e altri animali tanto da manifestare la sua contentezza con il tipico vocalizzo del siamese, che fa da sottofondo alle fusa e alle coccole di cui è particolarmente amante.
È un gatto di taglia medio-grande, dal caratteristico pelo fluente che alla nascita è tutto bianco e inizia a scurirsi dopo circa una decina di giorni, sia intorno alle orecchie sia intorno al muso, sulle zampe e sulla coda. Il mantello dell’himalayano è uno tra i più lunghi fra tutte le razze feline, è molto folto, sericeo e regala una maestosità e una dignità davvero particolari. Il colore presenta dei forti contrasti cromatici che possono variare dal nero al guscio di tartaruga o lynx. Caratteristici della razza sono gli occhi, grandi e rotondi, che variano la colorazione tra il blu e l’azzurro intenso dominando il muso leggermente schiacciato tipico del persiano e conferendo ai gatti di questa razza un’espressione dolcissima e intensa.
Le cure e i segreti per un himalayano felice
Il mantello dell’himalayano, essendo ricco e folto, va curato e spazzolato spesso per scongiurare eventuali nodi e grovigli. “Per questa razza è importante pulire giornalmente gli occhi, che tendono a lacrimare, come del resto accade al suo progenitore persiano”, aggiunge la veterinaria Cinzia Cortelezzi. E proprio a causa del pelo lungo si consiglia di cambiare spesso la lettiera perché eventuali granuli potrebbero incastrarsi sulle zampe.
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“Nell’himalayano – aggiunge Cortelezzi – sono frequenti casi di strabismo, gene ereditario che è causa di squalifica nelle esposizioni”. Inoltre è stato riscontrato che i gatti di questa razza possono essere predisposti alla displasia dell’anca. Nel complesso, comunque, l’himalayano è un gatto robusto e longevo che non presenta particolari problemi di alimentazione né di malattie genetiche. Poco incline alla caccia, è un micio tranquillo che ama stare in casa con la sua famiglia senza cimentarsi in esplorazioni pericolose fuori dalle mura domestiche. In tutto e per tutto, quindi, da consigliare a chi vive in città e vuole un compagno felino che lo accompagni con affetto e dedizione in ogni momento della giornata.
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