La lista dettagliata delle vittime palestinese conta 6.747 morti, di cui 2.665 bambini. Il ministero della Salute di Gaza è controllato da Hamas ed è stato accusato di gonfiare i numeri. I bilanci forniti in passato a Gaza si sono rivelati in linea con quelli raccolti in modo indipendente. Il ministero della Salute della Striscia
La lista dettagliata delle vittime palestinese conta 6.747 morti, di cui 2.665 bambini.
Il ministero della Salute di Gaza è controllato da Hamas ed è stato accusato di gonfiare i numeri.
I bilanci forniti in passato a Gaza si sono rivelati in linea con quelli raccolti in modo indipendente.
Il ministero della Salute della Striscia di Gaza ha diffuso un documento con i nomi di 6.747 persone morte sul territorio palestinese dall’inizio dell’offensiva di Israele. Questo dopo che il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, aveva sollevato dubbi sui numeri che stanno circolando in questi giorni, che tra le altre cose parlano anche di una strage di bambini.
Il ministero della Salute di Gaza è controllato da Hamas ed è stato accusato di essere poco credibile e di usare i numeri come arma di propaganda. Nelle guerre del passato però i numeri che aveva fornito sono sempre stati in linea con quelli poi verificati in modo indipendente.
Un bilancio tragico a Gaza
“Sono sicuro che degli innocenti siano stati uccisi, ma non ho fiducia nei numeri diffusi dai palestinesi”. Durante una conferenza stampa del 25 ottobre Joe Biden, presidente degli Stati Uniti, ha messo in dubbio il bilancio drammatico dei morti e dei feriti che arriva dalla Striscia di Gaza.
Da giorni si parla del costo umano dell’offensiva israeliana sul territorio palestinese, con un numero di morti che tocca picchi di 500 al giorno e una strage di bambini che ha portato l’Unicef a parlare di “macchia sulla nostra coscienza collettiva”. A poche ore dal discorso di Biden il ministero della Salute di Gaza, controllato da Hamas, è andato oltre alla semplice diffusione del bollettino quotidiano delle vittime. E ha pubblicato una lista dettagliata di chi ha perso la vita.
Gaza’s health ministry has just released a 212 page document listing what it says are the names, ages, ID numbers of 6747 people – including 2665 children- killed in Israel’s bombardment. Israel has accused Hamas, the militant group that runs Gaza, of inflating the number of dead… pic.twitter.com/X8kn1jYtZV
La lista comprende6.747 persone, di cui sono indicate generalità, numero di carta d’identità e genere. Nel documento si sottolinea che sono state tenute fuori altre 281 persone di cui ancora non è avvenuta l’identificazione. 281 persone che in ogni caso sono morte e che portano quindi il bilancio complessivo a 7.028 vittime. I bambini presenti in questa drammatica lista delle vittime palestinesi sono 2.665. A Gaza ci sono poi tantissimi dispersi che ancora si trovano sotto le macerie – il 45 per cento degli edifici di Gaza è stato distrutto o danneggiato dal 7 ottobre a oggi. Sempre secondo il ministero della Salute, i feriti nella Striscia sono oltre 19mila e il sistema sanitario locale, che è al collasso per i bombardamenti isreliani e per l’assedio totale, non riesce a garantire cure a tutti.
I dati sono attendibili?
I dati raccolti dal ministero della Salute provengono dagli ospedali della Striscia di Gaza. Biden ha messo in discussione la loro credibilità, dal momento che i numeri potrebbero essere un’arma di propaganda per screditare Israele: più alto il numero delle vittime, più alta l’indignazione internazionale. “Hamas ha un chiaro incentivo propagandistico per gonfiare il più possibile le vittime civili”, ha sottolineatoLuke Baker, ex caporedattore dell’agenzia stampa Reuters. Eppure i numeri che circolano in queste ore sulla strage in corso a Gaza appaiono credibili.
Satellite pictures reveal neighbourhoods in northern Gaza in ruins after Israeli airstrikes ⤵️ pic.twitter.com/Qujmv1ngno
In passato, quando il territorio è stato interessato da bombardamenti israeliani, le vittime annuciate dal ministero controllato da Hamas coincidevano tendenzialmente coi bilanci poi verificati in un secondo momento da fonti indipendenti. È successo sia nel 2008 che nel 2014, con uno scarto tra le vittime segnalate dal ministero e quelle poi verificate dall’Onu di poche decine. La nuova lista pubblicata ora dal ministero della Salute fornisce maggiori dettagli sulle vittime e si presta dunque a migliori verifiche esterne, quando ce ne sarà la possibilità. Questo è un altro elemento che fa presupporre come il tragico numero provvisorio di 6.747 vittime palestinesi, di cui 2.655 bambini, appartenga alla sfera del reale.
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