Nel piccolo paradiso del Parco del delta del Po e Riserva di biosfera Unesco, l’isola di Albarella, sbarca l’arte che parla delle emergenze ambientali.
Gent, tra arte, bellezza e cucina sostenibile
Girare tra i canali, i parchi e giardini immersi nell’area medioevale di Gent
La magnifica cittadina di Gent vanta un patrimonio storico e architettonico che la pone tra le destinazioni turistiche più interessanti nel nord Europa: girare tra i canali, i parchi, i giardini immersi nell’antica aria medioevale di quando Gent era la città dei mercati, dei tessitori e delle spezie, rivela una ricchezza e un patrimonio storico-culturale di enorme valore e varietà.
Centro storico
Dalla cattedrale di San Bavone, che conserva l’opera più celebre della pittura Fiamminga – l’Adorazione dell’agnello mistico dei fratelli Van Eyck – dall’Abbazia di San Pietro e dal Castello dei Conti, simboli della grandezza del passato, si dipanano attraverso vie e canali percorsi artistico-culturali del tutto originali e alternativi, che trovano oggi nel museo d’Arte contemporanea SMAK e in quello del Design le principali vetrine.
Ma quello che rende oggi Gent una delle mete più interessanti in Europa è il suo rapporto con l’ambiente e in particolare con la sostenibilità a tavola.
Giornata vegetariana
Nonostante il carattere tipico dei suoi abitanti sia storicamente godereccio, proprio a Gent è nata un’iniziativa molto originale: quella della “giornata vegetariana“. In pratica ogni giovedì, le mense, i bar e i numerosi ristoranti di qualità della città, il cui numero in rapporto agli abitanti è tra i più elevati in Europa, propongono menù interamente vegetariani per sensibilizzare i cittadini riguardo la responsabilità che la produzione di carne ha nei confronti delle emissioni di CO2 e del consumo di risorse. Non molto tempo fa Paul McCartney aveva lanciato una campagna simile dichiarando che “abolire il consumo di carne una volta alla settimana può sembrare un piccolo contributo, ma ogni contributo, anche il più modesto, ha un suo ruolo nello sforzo globale per un mondo più pulito e più sano”.
In effetti dai più recenti studi sul tema, risulta che ogni chilo di carne si “mangia” ben dieci chili di cereali e di foraggio consumando, inoltre, una quantità di suolo dieci volte superiore a quella necessaria per l’equivalente calorico di una dieta a base di vegetali. La produzione di un chilo di carne comporta, in media, l’emissione in atmosfera di 30,4 chili di anidride carbonica equivalente, mentre per la stessa quantità di legumi l’emissione media è 26 volte minore. Il consumo d’acqua per un chilo di ortaggi prodotti ammonta a circa 100 litri, contro i 15.500 litri di un chilo di carne.
Giovedì senza carne
Per tutti questi motivi, il comune di Gent ha coraggiosamente accolto la proposta di Tobias Leenaert, presidente dell’organizzazione vegetariana EVA. E i cittadini e i ristoratori l’hanno fatta propria: nonostante non vi sia un effettivo obbligo ma solo un’offerta di piatti vegetariani particolarmente vasta, il 90% degli abitanti di Gent ha aderito all’iniziativa e il 50% dei ristoranti in città ha deciso di proporre giovedì senza carne. L’idea è stata un forte stimolo per gli chef dei ristoranti, che si sono ritrovati a elaborare ricette e nuovi abbinamenti, al punto che i piatti del “veggie day” vengono ormai proposti anche durante la settimana.
Senza adottare posizioni integraliste e con grande sensibilità, gli abitanti di Gent hanno saputo cogliere l’occasione di fare qualcosa di concreto per l’ambiente, innescando un processo virtuoso che vede ora la cittadina in prima linea anche sul tema dello smaltimento dei rifiuti e della viabilità sostenibile.
Gent fa parte a pieno titolo del novero di città europee più attente all’ambiente: ricordiamoci di lei quando programmiamo il prossimo viaggio!
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