Per le imprese, i territori e la finanza, puntare sull’ambiente e sulla qualità è la scelta vincente. Intervistiamo Ermete Realacci, presidente di Symbola.
Geografie del nuovo made in Italy: ora parlano italiano i robot, non solo i formaggi
Il robot che si è risvegliato dopo mesi di ibernazione sulla cometa della missione Rosetta, lontano 500 milioni di km, parla anche italiano: Philae, un mini-modulo di atterraggio rilasciato dalla più grande sonda europea dell’ESA “Rosetta”, è realizzata con molta tecnologia e scienza made in Italy, in collaborazione tra le agenzie DLR, MPS, CNES e
Il robot che si è risvegliato dopo mesi di ibernazione sulla cometa della missione Rosetta, lontano 500 milioni di km, parla anche italiano: Philae, un mini-modulo di atterraggio rilasciato dalla più grande sonda europea dell’ESA “Rosetta”, è realizzata con molta tecnologia e scienza made in Italy, in collaborazione tra le agenzie DLR, MPS, CNES e la nostra ASI: italiane sono le trivelle e i pannelli solari. C’è robot italiano (figlio dell’Istituto Italiano di Tecnologia – Iit) a rappresentare l’Europa alla prima edizione del Darpa Robotics Challenge, competizione mondiale dell’Agenzia per la ricerca del dipartimento alla Difesa Usa sulla robotica da disastro. E parla italiano l’ultima conquista della fisica delle particelle: neutrini di tipo tau sono stati osservati dai Laboratori nazionali del Gran Sasso dell’Infn nel fascio di neutrini proveniente dal Cern di Ginevra.
L’Italia di recente è stata tra i protagonisti di momenti scientifici o tecnologici che meriterebbero (alcuni ci finiranno di certo) di figurare nei libri di storia.
Questa è l’ispirazione iniziale di I.T.A.L.I.A. Giocando sul nome del nostro Paese, Fondazione Symbola lo trasforma nell’acronimo dei settori su cui investire: Industria, Turismo, Agroalimentare, Localismo, Innovazione, Arte. Investirci perché siamo già in grande vantaggio rispetto alla stragrande maggioranza dei Paesi.
Geografie del nuovo made in Italy: il Rapporto I.T.A.L.I.A. sulla competitività della produzione italiana
“L’Italia, certamente, non deve dimenticare i tanti problemi aperti da tempo – si legge nel rapporto – ma non può permettere che il disfattismo di moda o modelli di sviluppo che non ci appartengono mettano in soffitta i nostri punti di forza, spesso ignorati dagli stessi italiani”.
Così nasce questa iniziativa, ideata da Symbola con Fondazione Edison e Unioncamere per raccontare una sorprendente Italia ricca di tanti talenti, spesso poco conosciuti, del nostro Paese, di tradizione e di capacità innovative, di memoria e di immaginazione, di creatività, in cui la competitività fa leva sulla green economy e la cultura, si costruisce con le comunità, fa leva sulla bellezza e la coesione sociale, parte dai territori e grazie a una caparbia vocazione alla qualità, arriva al mondo.
Il Rapporto, senza nascondere le difficoltà del mercato interno italiano, misura la competitività del sistema produttivo italiano con un nuovo indicatore, capace di cogliere e leggere in modo assai più fedele e puntuale quanto si muove nella nostra economia: la bilancia commerciale dei singoli prodotti.
Le ultime tendenze, rivelate da un recente sondaggio Ipsos, rivelano che l’80% degli statunitensi e dei cinesi riconosce nel made in Italy un grande valore e che due italiani su tre sono disposti a pagare un sovrapprezzo per avere prodotti 100% made in Italy.
Il mercato, quindi, è pronto a spendere per avere la garanzia del prodotto artigianale italiano.
Geografie del nuovo made in Italy: la richiesta arriva anche dal web
La costante richiesta del prodotto made in Italy è monitorata anche dal web: il motore di ricerca Google ha registrato una crescita del 22%, in particolare in Paesi come Giappone, Emirati Arabi, Usa, Russia e Brasile.
Tutti mercati in forte crescita e molto digitalizzati.
Geografie del nuovo made in Italy: i comparti e i prodotti
Le eccellenze del made in Italy coprono ormai non più soltanto i prodotti tradizionali della moda, dell’arredo-casa, dell’alimentare e dei vini, ma anche numerose branche della meccanica e dell’ingegneria, specializzazioni della chimica, i mezzi di trasporto, la gomma-plastica ed ora anche la farmaceutica, protagonista di un autentico boom dell’export negli ultimi anni.
L’Italia vanta un totale di 932 prodotti classificatisi primi, secondi o terzi al mondo per saldo commerciale attivo con l’estero.
Di questi, 35 prodotti sono medaglia d’oro a livello mondiale per saldo commerciale e fanno guadagnare 56 miliardi di dollari; 25,6 di questi 56 miliardi provengono da beni del settore dell’automazione meccanica, della gomma e della plastica.
I.T.A.L.I.A. è dunque un interessantissimo viaggio tra talenti di un’Italia innovativa, versatile, creativa, reattiva, competitiva e vincente, in grado di competere sui mercati mondiali grazie alle caratteristiche uniche del made in Italy.
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