Il primo aeroporto solare del continente africano è il George airport, in Sudafrica

Il George airport, in Sudafrica, è il primo aeroporto solare del continente. Nel paese altri scali sono pronti a seguire il suo esempio.

Il George airport, situato nella città sudafricana di George, è il primo aeroporto alimentato da energia solare in Africa. Tutti i servizi, dalla torre di controllo alle scale mobili, dai ristoranti ai bancomat, funzionano grazie all’energia del sole prodotta da una centrale che si trova nelle sue vicinanze. L’aeroporto, tra l’altro, è il secondo al mondo a utilizzare l’energia solare, dopo il Cochin international airport, costruito in India.

Il George airport funziona a energia solare

I 2.000 pannelli solari del George airport producono fino a 750 chilowatt (kW) di energia al giorno, superando di gran lunga i 400 kW necessari ad alimentarlo. L’energia eccedente sarà usata per illuminare 250 abitazioni di George. Ogni anno circa 700mila passeggeri passano per questa infrastruttura che ha ridotto le proprie emissioni di CO2 di 1.229 tonnellate da quando l’anno scorso ha iniziato a testare il sistema, dice il report annuale della società Airports company South Africa (Acsa) che gestisce lo scalo.

“Sostenibilità ambientale vuol dire fare attenzione a come si usano le fonti di energia e le risorse naturali nel tempo,” ha dichiarato la direttrice dello scalo sudafricano Brenda Vorster.

capo occidentale sudafrica
Il George airport si trova nella provincia del Capo Occidentale, in Sudafrica © SABC

Il problema delle interruzioni di corrente

Il Sudafrica sta cercando di diversificare le fonti di energia a propria disposizione a seguito di una serie di blackout. Oltre ad avere un grande valore ambientale, il nuovo sistema ha risolto il problema delle interruzioni frequenti di energia. La struttura rimane isolata dalla rete elettrica di giorno, mentre di notte o nei giorni di pioggia si allaccia alla rete nazionale per sopperire alla mancanza di sole.

george airport energia solare
L’aeroporto sudafricano inaugura la sua prima centrale solare di 200 metri quadrati nella provincia del Capo Occidentale © George Airport

Carbon neutrality

La ditta che sta lavorando al progetto, la Acsa, ha annunciato che entro il 2030 spera di raggiungere la carbon neutrality, ossia di non generare emissioni di gas serra, e che intende estendere il progetto ad altri hub del paese. Il tempo a George, una città di 150mila residenti, è imprevedibile e variabile e, a detta degli sviluppatori del progetto, questo la rende la città perfetta per condurre i test.

george airport sudafrica
Il George airport è il primo aeroporto africano alimentato da energia solare © SABC

Gli aeroporti sudafricani che seguono l’esempio

I direttori dell’aeroporto stanno pensando di lanciare una seconda fase del progetto che prevede l’installazione di batterie di scorta in grado di immagazzinare energia solare durante la notte aumentando di 250 kW la capacità della centrale solare. Nel prossimo futuro gli aeroporti sudafricani di Kimberly e Upington intendono seguire le orme del George Airport.

Tradotto da

Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.

Licenza Creative Commons
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.

Articoli correlati
Finestre fotovoltaiche: cosa sono e a che cosa servono?

Le finestre fotovoltaiche sono delle finestre all’avanguardia, che convertono la luce del sole in energia elettrica. Esse sono dotate di strati sottili di celle fotovoltaiche integrate nel vetro. È proprio grazie a questa tecnologia avanzata che riescono a trasformare gli edifici che se ne dotano in fonti autonome di produzione energetica. Questo tipo di finestra

LifeGate e NeN unite contro le emissioni, grazie a Impatto Zero®

Compensare 500mila tonnellate di CO₂ grazie al progetto di LifeGate Impatto Zero®, “convertendole” nel sostegno a due iniziative volte a coprire il 100 per cento delle emissioni generate dal consumo di gas distribuito alle famiglie italiane da NeN: la prima, di accesso all’acqua potabile in Rwanda, la seconda, di adozione di tecniche sostenibili in agricoltura

Il settore eolico può creare 4 nuovi milioni di posti di lavoro entro il 2030

Il nuovo scenario imposto dalla crisi sanitaria dovuta al coronavirus ci ha già portato a riflettere su quale futuro vogliamo per il dopo. Complice una crisi economica che non risparmierà nessuno, da più parti si è lanciato un appello per una ripresa che sia quanto più possibile sostenibile e alimentata dalle rinnovabili. A ribadirlo, dopo