Mancano 3.700 GW per centrare l’obiettivo di triplicare le rinnovabili, secondo Ember. Ma ora c’è chi teme un rallentamento della crescita solare dopo anni.
La repubblicana Georgetown, in Texas, ha scommesso tutto sulle energie rinnovabili
La città di Georgetown, in Texas, ha puntato tutto sull’energia pulita. L’esempio di questa città resiliente è perfetto per celebrare la Giornata mondiale delle città.
Georgetown è una città statunitense di circa 67mila abitanti nel Texas, a una cinquantina di chilometri dalla capitale Austin. Segni particolari: nel 2008 il Comune ha varato un piano per aumentare l’utilizzo di energie rinnovabili, che il sindaco Dale Ross ha deciso, una volta eletto nel 2012, di portare avanti tanto che dal 2015 l’energia elettrica che rifornisce case, uffici e aziende proviene da un impianto eolico. A partire dal mese di giugno questo sarà affiancato da una centrale solare: a quel punto la città sarà al 100 per cento servita da energia pulita. Curiosità: il sindaco appartiene al Partito repubblicano, che non è tanto noto per l’impegno sul fronte della lotta ai cambiamenti climatici, quanto per l’attaccamento ai combustibili fossili.
La scelta del sindaco Dale Ross si è basata sui fatti
Il sindaco di Georgetown, Dale Ross, spiega che la sua scelta è stata del tutto pragmatica. I costi per l’energia solare ed eolica erano equivalenti a quelli del gas naturale, con la differenza che i fornitori di energie rinnovabili offrivano contratti molto più lunghi e quindi più sicuri nell’ottica di volatilità dei prezzi. In più, Ross è convinto che l’era del carbone sia finita – è troppo costoso – e che i combustibili fossili “non saranno in grado di competere” con le altre fonti di energia nei prossimi cinque anni, come ha dichiarato al quotidiano inglese The Guardian. E si esauriranno molto prima rispetto al vento o al sole.
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La scelta del sindaco si è rivelata efficace in quanto il prezzo dell’elettricità è sceso da 11,4 a 8,5 centesimi per kilowattora negli ultimi nove anni, mentre sempre più aziende scelgono di investire a Georgetown per il suo impegno sul fronte ambientale e per la sua grande carica innovativa. L’innovazione è proprio il tema della Giornata mondiale delle città di quest’anno, istituita dalle Nazioni Unite per parlare dei processi di urbanizzazione attraverso lo slogan Better City, Better Life (una città migliore per una vita migliore) e per realizzare l’undicesimo punto sulla carta degli Obiettivi di sviluppo sostenibile, cioè la resilienza delle città.
Tuesday is World #CitiesDay! Making cities inclusive, safe, resilient & sustainable is ? to #GlobalGoals. More here: https://t.co/J1MlvnbZKh pic.twitter.com/LGxzY1c6jB
— United Nations (@UN) 31 ottobre 2017
Il Texas ha enormi potenzialità nel campo delle rinnovabili
Il Texas – roccaforte del Partito repubblicano dagli anni Ottanta – fa ancora largo affidamento sul petrolio e sul gas naturale, ma è il paese statunitense con la maggior capacità eolica e la zona che confina col New Mexico è uno dei principali siti di rifornimento di energia solare negli Stati Uniti. La cooperazione fra gli stati è l’obiettivo della Giornata mondiale delle città, che stimola le nazioni a unirsi nel cogliere le opportunità e affrontare le sfide poste dallo sviluppo urbano. Dale Ross ha seguito l’esempio di Burlington, nel Vermont, che è stata la prima città americana a basarsi unicamente sulle energie rinnovabili, ma Georgetown è la più grande del paese ad aver compiuto questa scelta.
Al Gore ci porta a Georgetown nel documentario Una scomoda verità 2, adesso al cinema
Proprio in questi giorni è nelle sale Una scomoda verità 2 (An inconvenient sequel: truth to power), il seguito del documentario vincitore del premio Oscar in cui l’ex vicepresidente degli Stati Uniti Al Gore ha attirato per la prima volta l’attenzione sui cambiamenti climatici. Questa volta Al Gore è andato a visitare proprio la città di Georgetown, lodando i pregi di quello che è un esempio per tutti nella lotta al riscaldamento globale e che rappresenta il futuro: non si tratta solo di una scelta, ma di un percorso ormai ineludibile.
Sono molte le misure adottate a Georgetown per tutelare l’ambiente. Particolarmente interessanti sono i progetti volti a evitare lo spreco di acqua: durante l’estate il Comune invita i cittadini a bagnare il proprio giardino solo una o due volte alla settimana, in giornate prestabilite in base alla zona di residenza. Esiste anche un servizio chiamato AquaMessenger con il quale i residenti vengono avvisati da un’email quando hanno raggiunto il consumo di una determinata quantità di acqua. Georgetown sarà anche repubblicana, ma la cura del pianeta è un argomento che riguarda tutti noi.
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