Dopo l’approvazione della legge sulle influenze straniere, conosciuta come “legge russa”, il partito di maggioranza in Georgia vuole ora vietare i matrimoni dello stesso sesso e il cambio di genere.
Dopo la contestatissima legge sulle influenze straniere, ribattezzata “legge russa” e approvata scavalcando il veto della presidente Salomé Zourabichvili, in Georgia il partito di maggioranza Sogno georgiano ha presentato un altro disegno di legge molto simile a una normativa già in vigore in Russia e che punta a vietare la “propaganda lgbt”.
La notizia è arrivata dal presidente del parlamento Shalva Papuashvili, che ha spiegato che saranno vietati i matrimoni tra le persone dello stesso sesso, le adozioni per le coppie omosessuali, gli interventi chirurgici per la transizione di genere, il cambio di sesso sui documenti e la “propaganda” lgbtq+ sui giornali, nelle scuole, nelle assemblee, durante le manifestazioni di protesta e nei luoghi di lavoro.
Papuashvili ha aggiunto che il disegno di legge verrà discusso e approvato in prima lettura già nella sessione primaverile, che si concluderà il 28 giugno, e che verrà poi approvato in seconda e terza lettura nella sessione autunnale che inizierà il 3 settembre.
In Georgia un’altra legge come in Russia
Come già avvenuto per la contestatissima legge sulla “trasparenza dell’influenza straniera”, che impone alle organizzazioni di registrarsi in un elenco speciale se ricevono più del venti per cento di finanziamenti dall’estero, anche il nuovo disegno di legge contro la propaganda lgbtq+ sembra ricalcare il percorso normativo seguito dalla Russia, culminato con la recente messa al bando del “movimento internazionale” lgbtq+: oggi in Russia le persone gay, lesbiche, queer e transgender e tutti coloro che difendono la parità di diritti per la comunità arcobaleno rischiano fino a dieci anni di reclusione.
In Georgia il partito di maggioranza sembra intenzionato a spingersi oltre, vietando anche la diffusione di informazioni relative all’incesto fra persone eterosessuali.
Diritti umani e propaganda
Dopo la notizia, il primo ministro georgiano Irakli Kobakhidze ha dichiarato alla stampa che “bisogna fare una distinzione molto chiara tra la protezione dei diritti umani e la propaganda”.
I diritti umani sono tutelati in Georgia e devono essere rigorosamente protetti. Questo vale per chiunque, indipendentemente dal suo stile di vita. Ma la propaganda è inaccettabile, e la legge riguarda per l’appunto la propaganda.
Irakli Kobakhidze
Il presidente del parlamento georgiano Shalva Papuashvili ha quindi aggiunto che il governo intende dichiarare festa nazionale il Giorno della purezza della famiglia, una celebrazione che si è svolta il 17 maggio 2024 su iniziativa della Chiesa ortodossa in risposta alle manifestazioni di piazza che si sono tenute contro la legge sulle influenze straniere, la cui approvazione rischia ora di ostacolare l’integrazione della Georgia nell’Unione europea.
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