Complice il calo della domanda energetica e l’aumento della quota di rinnovabili, il paese potrebbe raggiungere gli obiettivi climatici di riduzione delle emissioni di CO2.
Entro la fine del 2020 la Germania potrebbe vedere le proprie emissioni ridursi del 40 per cento rispetto al 1990. Un risultato che potrebbe essere raggiunto proprio a causa della pandemia che, nei primi sei mesi dell’anno, ha portato ad una drastica riduzione dei consumi energetici e del traffico su strada. A dirlo è un gruppo di ricerca Mercator research institute on global commons and climate change, che ha utilizzato un modello già impiegato a livello globale, riadattandolo ai numeri tedeschi. Risultato? Le stime parlano di una riduzione di circa 64 milioni di tonnellate di CO2 (tra 41 e 77 MT CO2) rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
I ricercatori prevedono inoltre che, se le condizioni attuali non dovessero variare di molto, la riduzione complessiva sarebbe di 67 milioni di tonnellate, ovvero il 41 per cento rispetto ai livelli del 1990.
Germany's #climate target was to reduce #greenhouse gas emissions by 40 percent until the end of 2020. Due to the corona crisis, this target will most likely be reached. Find out more about the impact of the pandemic on #CO2 emissions here.#Environmenthttps://t.co/ShDzQ3A0qq
Meno energia, meno traffico, più rinnovabili hanno ridotto le emissioni
Certamente ad aver influito è stata la situazione di blocco vissuta dal paese nei primissimi mesi dell’anno. Secondo il gruppo di ricerca sul mercato energetico Ag Energiebilanzen, i consumi energetici potrebbero addirittura ridursi del 12 per cento se dovesse esserci un altro blocco economico. Cosa che ovviamente nessuno auspica. Da sottolineare inoltre che, oltre alla minor domanda di energia, a crescere è stata la produzione da fonti rinnovabili, a scapito del carbone: le energie rinnovabili hanno coperto circa la metà del consumo energetico della Germania.
“Siamo cautamente ottimisti sul fatto che saremo in grado di raggiungere gli obiettivi climatici, anche se ovviamente non è questo il modo in cui vogliamo farlo – vale a dire, a scapito dell’economia”, ha detto all’emittente pubblica Brigitte Knopf, segretaria generale del Mcc Deutschlandfunk(Dlf), secondo quanto riporta il Clean energy wire (Clew). Ovviamente le condizioni che hanno portato ad una tale riduzione sono strettamente legate alle misure adottate durante la fase più acuta della pandemia, ma si guarda con ottimismo anche ai prossimi mesi: esiste infatti la possibilità che alcuni comportamenti, come il lavoro da casa o una riduzione degli spostamenti, si possa verificare anche nei prossimi mesi.
Le incognite restano, anche se ciò che la Germania e l’Europa tutta hanno vissuto durante i mesi di lockdown, potrebbe ragionevolmente dare la spinta verso un’ulteriore riduzione delle emissioni. A patto che la ripresa punti alla decarbonizzazione e non al business as usual.
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