Tra i mesi di ottobre 2024 e settembre 2025 la temperatura media nell’Artico è stata di 1,6 gradi centigradi più alta rispetto al periodo 1991-2020.
Il provvedimento è stato deciso dal ministro dell’Ambiente Barbara Hendricks, per contrastare i cambiamenti climatici ed essere di esempio per i cittadini.
Il legame che unisce la nostra alimentazione allo sfacelo ambientale che sta vivendo il pianeta non è più un segreto. L’allevamento di bestiame, secondo il rapporto Livestock’s Long Shadow, pubblicato nel 2008 dalle Nazioni Unite, è la causa principale dei cambiamenti climatici e genera più gas serra dell’intero settore dei trasporti. Per cercare di contrastare questo fenomeno il ministro dell’Ambiente della Germania, Barbara Hendricks, ha deciso di adottare un provvedimento sensato e coerente con la carica che ricopre, ha infatti annunciato che d’ora in avanti in tutti gli eventi ufficiali del ministero dell’Ambiente dovranno essere serviti esclusivamente piatti vegetariani.
Il provvedimento, scattato dall’inizio di febbraio e senza precedenti in Europa, vieta dunque di servire carne e pesce durante gli eventi ufficiali del ministero, come convegni e conferenze, mentre saranno ancora serviti nelle mense per il personale del ministero. La direttiva prevede inoltre l’impiego di cibo proveniente esclusivamente da agricoltura biologica, prediligendo prodotti locali e di stagione.
“Non vogliamo dire alle persone cosa devono o non devono mangiare – ha spiegato Barbara Hendricks in un comunicato – vogliamo contribuire alla protezione dell’ambiente con un buon esempio, perché il cibo vegetariano è migliore per il clima rispetto a carne e pesce”.
L’innovativa e pionieristica idea del ministro dell’Ambiente, di limitare il consumo di carne nella patria dei würstel, ha scatenato prevedibili polemiche. Tra i critici c’è il ministro dell’Agricoltura, il cristiano democratico Christian Schmidt, secondo il quale il provvedimento rappresenterebbe una limitazione delle libertà personali. “Credo nella diversità e nella libertà di scelta, non in uno stato bambinaia e nell’ideologia. Anche carne e pesce fanno parte di una dieta equilibrata”. Schmidt ha anche accusato la Henricks di voler “introdurre il vegetarianismo dalla porta di servizio”.
Eppure l’adozione di un menù vegetariano da parte del ministero dell’Ambiente rappresenta una scelta logica, considerato che il 65 per cento delle emissioni del settore agricolo provengono dalla zootecnia e che gli allevamenti intensivi sono responsabili della deforestazione in Amazzonia, dello spreco di acqua e del declino della biodiversità. “Vogliamo mettere in pratica ciò che predichiamo, è una questione di credibilità”, ha affermato Michael Schroeren, portavoce di Barbara Hendricks.
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
![]()
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Tra i mesi di ottobre 2024 e settembre 2025 la temperatura media nell’Artico è stata di 1,6 gradi centigradi più alta rispetto al periodo 1991-2020.
Uno studio spiega che, nella fase di “picco”, perderemo tra 2 e 4mila ghiacciai all’anno. Quelli delle Alpi tra i primi a scomparire.
Sulla base di un accordo del 2023, parte degli abitanti delle isole Tuvalu (che saranno sommerse dal Pacifico) potrà rifugiarsi in Australia.
Il servizio Copernicus ha pubblicato i dati relativi ai primi undici mesi del 2025: il riscaldamento climatico sfiorerà il record dello scorso anno.
Un compromesso piatto e al ribasso. La Cop30 sul clima ha deluso le aspettative ed è terminata con accuse reciproche tra i governi.
Si è chiusa la prima settimana di negoziati alla Cop30 di Belém. Il mondo è diviso ma il Brasile vuole risultati concreti.
Un’analisi di Carbon Brief ha mostrato come da un anno e mezzo le emissioni complessive di gas ad effetto serra della Cina non crescano.
La guerra commerciale e i conflitti armati hanno parzialmente oscurato le numerose e deleterie scelte sul clima di Donald Trump nel suo primo anno del nuovo mandato da presidente.
“Una distruzione senza precedenti”. La prima valutazione delle Nazioni Unite sul passaggio dell’uragano Melissa è drammatica.


