La quota di rinnovabili nel mix energetico della Germania, in termini di consumi, ha raggiunto il 50,3 per cento nei primi tre mesi del 2023. A spiegarlo è l’agenzia Reuters, che cita dati della compagnia Bdew (Bundesverband der energie und wasserwirtschaft) e di Zsw (Centre for solar energy and hydrogen research). Il governo di Berlino ha inoltre confermato l’obiettivo di raggiungere l’80 per cento entro il 2030, al fine di poter operare l’addio al carbone, dopo aver chiuso anche le ultime tre centrali nucleari in funzione nel paese (che valevano comunque meno del 6 per cento del mix complessivo).
Il piano per arrivare al 100 per cento di rinnovabili entro il 2035
Secondo quanto indicato, l’idea è di far sì che la prima economia europea possa essere alimentata unicamente da fonti rinnovabili (solare, eolico, biomassa e idroelettrico) entro il 2035. Il dato del premio trimestre di quest’anno risulta tuttavia in aumento dell’1,1 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (dal 49,2 al 50,3): occorrerà dunque un’accelerazione per poter centrare l’obiettivo alla fine del decennio e alla metà di quello successivo.
Germany aims 80% of renewables in gross power consumption by 2030 (up from 65%): 215 GW #solar, 115 GW onshore and 30 GW offshore #wind.
Secondo l’Agenzia federale delle reti (BNetzA), in ogni caso, l’approvvigionamento in termini di erogazione elettrica sarà garantito “anche in caso di significativo aumento dei consumi e anche in caso di eliminazione del carbone di qui al 2030”. Ciò a condizione, ovviamente, che vengano rispettate le tabelle di marcia per quanto riguarda lo sviluppo di eolico e solare.
La Francia, invece, ha mancato gli obiettivi di sviluppo di eolico e solare
La trasformazione epocale che prevede di effettuare la Germania, insomma, secondo la BNetzA non creerà alcun problema né alle famiglie, né alle imprese, né alle grandi industrie tedesche. A tale scopo, nel 2022 il governo di Berlino ha disposto un’accelerazione nella sua strategia di “Energiewende” (transizione energetica), che ha appunto aumentato la quota di rinnovabili all’80 per cento nel 2030, rispetto al precedente obiettivo fissato al 65 per cento. Per farlo, si è deciso di alleggerire le pratiche burocratiche per le installazioni eoliche e solari, indicando come le fonti rinnovabili rappresentino “strumenti di sicurezza nazionale”.
Al contrario, una nazione come la Francia che ha deciso di puntare sul nucleare con un piano di costruzione di nuovi reattori lanciato dal presidente Emmanuel Macron, sta mancando fatalmente i propri obiettivi di sviluppo delle rinnovabili. Ad oggi esse raggiungono appena il 19,3 per cento dei consumi finali transalpini, mentre secondo gli obiettivi che la stessa nazione europea si era fissata, la quota avrebbe dovuto essere pari al 23 per cento già nel 2020. E, secondo i dati del Barometro annuale Observ’ER, realizzato tra gli altri dall’agenzia nazionale Ademe, neppure i target fissati al 2023 saranno mantenuti.
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