La manifestazione a favore della benedizione di coppie omosessuali coinvolge molte chiese cattoliche tedesche con il motto #liebegewinnt: “l’amore vince”.
È una settimana di proteste contro il Vaticano quella iniziata lunedì 10 maggio in Germania. Sacerdoti di circa cento chiese cattoliche, infatti, hanno deciso di benedire centinaia di coppie omosessuali, in aperto contrasto con il divieto di effettuare simili cerimonie imposto a marzo dalla Congregazione per la dottrina della fede. Da Monaco di Baviera a Berlino, da Francoforte a Colonia, da Aquisgrana a Zornheim: la manifestazione promossa da sacerdoti, diaconi, teologi e dal movimento di riforma cattolica Maria 2.0 ha coinvolto le parrocchie di tutto il paese, con il motto #liebegewinnt (“l’amore vince”, in italiano).
La benedizione di coppie omosessuali è in aperto contrasto con il Vaticano
Il gesto di disobbedienza da parte del clero tedesco contro il Vaticano arriva a una settimana esatta dalla Giornata internazionale contro l’omofobia, lunedì 17 maggio. E va contro la nota della Congregazione che vietava ai sacerdoti cattolici di dare qualunque forma di benedizione a una coppia di persone dello stesso sesso, sposata oppure legata da una unione civile. Questo perché, nonostante non abbia lo stesso valore dei sacramenti, la benedizione è considerata di fatto una legittimazione che sottintende un giudizio positivo. Invece sul sito della manifestazione, dove si può consultare la lista delle parrocchie coinvolte e gli orari delle messe in cui è possibile ottenerla (dopo un tampone negativo), si legge: “L’amore è una benedizione. Le persone che si amano sono benedette”.
Non sono nemmeno state menzionate sanzioni da parte dei leader della chiesa cattolica tedesca per i sacerdoti che aderiscono all’iniziativa, anche perché, come spiega Klaus Nelissen, uno degli organizzatori, al Wall Street Journal, la data del 10 maggio non è casuale: il lunedì è tradizionalmente il giorno libero dei sacerdoti, dunque “nessun vescovo può dire loro di non farlo, dal momento che lo stanno facendo nel loro tempo libero”.
Nessun rischio di ritorsioni, dunque, anche perché, come scrivono in una dichiarazione i promotori dell’iniziativa, che prende il nome da una canzone dei Brings, una band di Colonia, “lo facciamo sotto la nostra responsabilità di pastori, che promettono alle persone nei momenti importanti della loro vita le benedizioni che solo Dio dà. Rispettiamo e apprezziamo il loro amore e crediamo anche che le benedizioni di Dio siano su di loro”.
Le polemiche sulle benedizioni delle unioni omosessuali hanno sempre generato grandi discussioni che vanno ormai avanti da anni e che vanno nella direzione di una generale riforma della Chiesa cattolica tedesca. Il presidente della Conferenza episcopale tedesca, Georg Batzing, aveva avviato nella sua diocesi di Limburgo, ben prima della decisione del Vaticano di metà marzo, un processo per esplorare la possibilità di benedire le coppie dello stesso sesso ma con la protesta che monta, ha cercato di prendere le distanze: “Non considero iniziative pubbliche come quelle programmate per il 10 maggio un segno utile e una strada che porti lontano. Le celebrazioni di benedizione hanno la loro dignità teologica e il loro significato pastorale e non possono diventare strumenti di manifestazioni o azioni di protesta”.
Ma gli occhi sono tutti puntati sulla fine del sinodo biennale, a cui partecipano le varie componenti dei cattolici tedeschi e che si concluderà il prossimo autunno. Soprattutto per le riforme discusse, che includono il tema delle unioni civili omosessuali e quello del celibato dei sacerdoti e del sacerdozio femminile.
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