Secondo il dossier Stop Pesticidi nel piatto 2025 di Legambiente, su 4.682 campioni di alimenti, il 48 per cento contiene residui di sostanze chimiche.
Forse ancora poco conosciuti, i germogli sono un modo facile ed economicissimo per garantirsi un apporto nutritivo di sostanze preziose, scarsamente presenti nell’alimentazione troppo “sofisticata” e impoverita di molte persone. Si ottengono facendo germogliare i semi di piante alimentari (principalmente legumi e cereali). I semi vengono messi a bagno, quindi vanno tenuti in ambiente umido
Forse ancora poco conosciuti, i germogli sono un modo facile ed
economicissimo per garantirsi un apporto nutritivo di sostanze
preziose, scarsamente presenti nell’alimentazione troppo
“sofisticata” e impoverita di molte persone. Si ottengono facendo
germogliare i semi di piante alimentari (principalmente legumi e
cereali).
I semi vengono messi a bagno, quindi vanno tenuti in ambiente umido
finché non germinano e in pochi giorni sviluppano una
piccola radice e un fusticino lungo da 1 a 5-7 cm (a seconda del
tipo di seme usato); a questo punto sono pronti per il consumo,
aggiunti nelle insalate, nelle macedonie, in ripieni, minestre,
nello yogurt e in tante altre preparazioni.
Con la germinazione all’interno del seme avvengono numerose
trasformazioni, a cominciare dalla drastica riduzione delle
sostanze antinutritive (fitina, antienzimi); ma soprattutto avviene
un vero e proprio “risveglio biologico”. Aumenta il tenore di
proteine e di aminoacidi; i grassi si trasformano in steroli, i
precursori della vitamina D; molti sali minerali (calcio, ferro,
fosforo, magnesio) diventano più assimilabili; la vitamina C
può crescere del 600%; aumenta nettamente l’attività
enzimatica e la vitamina B12, tanto rara nel mondo vegetale,
può crescere dal 200 al 700%.
Sono molti i semi che si possono far germogliare; i più
comuni sono il frumento (grano tenero), i ceci, le lenticchie e i
fagioli mung, ma si possono far germogliare anche crescione,
barbabietola rossa, senape, alfalfa (erba medica), fieno greco e
tanti altri. Hanno un gusto diverso a seconda del seme usato; ad
esempio i cereali danno un germoglio leggermente dolce, i legumi
risultano piacevolmente amarognoli, la senape e il crescione sono
appena piccanti.
Francesca Marotta
Siamo anche su WhatsApp. Segui il canale ufficiale LifeGate per restare aggiornata, aggiornato sulle ultime notizie e sulle nostre attività.
![]()
Quest'opera è distribuita con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale.
Secondo il dossier Stop Pesticidi nel piatto 2025 di Legambiente, su 4.682 campioni di alimenti, il 48 per cento contiene residui di sostanze chimiche.
Come emerge dalla fotografia di ActionAid, la povertà alimentare tra gli adolescenti non è solo questione di disponibilità di cibo, ma di relazioni, identità e possibilità di scegliere.
Consiglio e Parlamento europei si sono accordati sulla proposta della Commissione Ue per la deregolamentazione dei nuovi ogm, ma le organizzazioni contadine, dell’agricoltura bio e ambientaliste chiedono di fermarla.
In Australia alcuni ricercatori stanno indagando come i microbi, compresi quelli del suolo, influenzano gli stati emotivi e le relazioni sociali attraverso l’asse intestino-cervello.
La proposta di togliere la scadenza all’autorizzazione delle sostanze attive dei pesticidi è contenuta in un pacchetto semplificazione della Commissione. Per gli ambientalisti in questo modo il profitto dell’industria prevale sulla salute.
L’associazione dei consumatori, analizzando otto campioni di riso basmati, ha rilevato la presenza di pesticidi in circa la metà dei campioni, e aflatossine in cinque di essi.
Un documento dell’associazione Ciwf fa i conti di quanto costerebbe in termini ambientali, economici ed etici il primo allevamento di polpi e, in generale, l’acquacoltura carnivora.
Sei anni dopo il precedente dossier, Eat-Lancet estende il concetto di dieta per la salute planetaria anche ai temi di giustizia sociale e accessibilità del cibo.
Con l’approvazione da parte del Parlamento europeo della direttiva suolo, gli Stati membri hanno tre anni di tempo per istituire sistemi di monitoraggio e promuovere soluzioni per una gestione sostenibile.