A Ecomondo, la fiera dedicata alla transizione ecologica, non poteva mancare la presenza di Gesteco, azienda che da quasi quarant’anni ha un occhio di riguardo per la sostenibilità, ancor prima che questa diventasse un tema di ampio interesse. Gesteco ha fatto della tutela ambientale non solo una missione, ma un tratto distintivo del suo Dna. L’azienda è da decenni all’avanguardia nella progettazione e nello sviluppo di soluzioni ambientali integrate, offrendo servizi che spaziano dalla bonifica e riqualificazione di aree inquinate alla gestione dei rifiuti, passando per indagini ambientali che monitorano emissioni e inquinamento acustico. L’impegno di Gesteco comprende anche interventi di demolizione a basso impatto ambientale e assistenza alle aziende nelle valutazioni del ciclo di vita dei prodotti.
Nel corso degli anni, l’azienda si è evoluta seguendo i principi dell’economia circolare, espandendo la sua offerta a partire dalla gestione dei rifiuti speciali e urbani, per coprire tutte le fasi del processo aziendale, con l’obiettivo di creare infrastrutture sostenibili che migliorino la qualità della vita e garantiscano il benessere delle comunità, in armonia con l’ambiente.
Il ruolo di Gesteco come “agente di cambiamento”
Il settore delle costruzioni e demolizioni si distingue come principale produttore di rifiuti speciali in Europa e in Italia. Il Rapporto rifiuti speciali 2022 dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) rivela che, nel 2020, l’Italia ha prodotto 147 milioni di tonnellate di rifiuti speciali, in un anno segnato dalla pandemia che ha ridotto le attività di costruzione e ristrutturazione. Di questi, il 45,1 per cento derivava dal settore delle costruzioni e demolizioni e il 26,3 per cento dal risanamento ambientale. Il 2022 ha registrato, poi, un incremento notevole dei rifiuti, sotto la spinta del Superbonus 110 per cento.
In realtà, abbiamo sempre fatto un tipo di attività sostenibile. Oggi abbiamo compreso e acquisito consapevolezza che si è sempre trattato di sostenibilità.
Adriano Luci, vicepresidente, Gesteco
Questi dati sottolineano il contributo significativo di Gesteco nel panorama della sostenibilità: l’azienda si afferma come un “agente di cambiamento”, impegnata nel trasformare scarti e rifiuti in risorse nuovamente utilizzabili, in perfetta sintonia con le direttive dell’Unione europea. Il suo impegno non si limita al rispetto dell’obiettivo europeo di riciclo e recupero del 70 per cento dei rifiuti speciali, ma si estende nell’educare e coinvolgere i propri stakeholder, sia interni che esterni, nei valori dell’economia circolare e della sostenibilità ambientale.
In questo senso, la redazione del primo Bilancio di sostenibilità dell’azienda, avvenuta nel 2022, è la naturale prosecuzione dell’impegno di Gesteco. Come ha dichiarato ai nostri microfoni Adriano Luci, vicepresidente di Gesteco: “Dopo quarant’anni di attività, abbiamo pensato che il modo migliore per continuare a fare il nostro mestiere seriamente fosse quello di contaminare e quindi di fare in modo che i nostri clienti si occupassero e si preoccupassero anche della sostenibilità (…) La trasparenza in questo settore, molto delicato e sensibile, è un elemento cardine per poter continuare a sviluppare i propri progetti (…) In realtà, abbiamo sempre fatto questo tipo di attività. Oggi abbiamo compreso che si è sempre trattato di sostenibilità”.
I risultati di sostenibilità di Gesteco
L’elaborazione del suo primo Bilancio di sostenibilità ha rappresentato per Gesteco un’importante occasione di riflessione: ha fornito un’analisi approfondita degli sforzi compiuti fino ad oggi in materia di sostenibilità e ha delineato gli obiettivi strategici da perseguire in futuro.
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Tra i risultati raggiunti, come sottolineato da Chiara Pontoni, Sustainability manager di Gesteco, intervistata nell’ambito di Ecomondo, spiccano l’adozione di energia elettrica 100 per cento rinnovabile, l’installazione di impianti fotovoltaici, che permettono di coprire il 21 per cento dei consumi dell’azienda evitando le emissioni di 391 tonnellate di anidride carbonica equivalente, e l’utilizzo del 74 per cento di plastica riciclata per il confezionamento dei materiali inerti. Gesteco ha inoltre attuato numerose iniziative di sensibilizzazione e formazione in tema di salute, sicurezza e sostenibilità, che hanno ottenuto riconoscimenti significativi.
Queste evidenze rappresentano un punto di partenza essenziale per stabilire obiettivi quantificabili e migliorabili nel tempo. Come sottolineato da Adriano Luci: “Abbiamo capito che tutto ciò che è misurabile è migliorabile. Partendo dai dati, vogliamo incominciare a capire quale potrà essere il nostro miglioramento per il futuro”.
Stakeholder engagement: la sostenibilità come circolo virtuoso
La strategia di Gesteco per instaurare una cultura aziendale incentrata sulla sostenibilità si basa fortemente sull’interazione con i propri stakeholder, mirando a creare un valore che tutti possano condividere. Secondo Chiara Pontoni, questo processo coinvolge iniziative interne ed esterne e utilizza sia approcci convenzionali, come eventi e tavole rotonde, sia metodi più innovativi. Cruciale è il contributo delle persone dipendenti, la cui partecipazione è decisiva per definire gli obiettivi dell’azienda. In tal senso, Gesteco considera la sostenibilità un obiettivo comune: non solo un dovere di ogni singolo individuo, ma un’opportunità di partecipazione attiva per tutto il personale.
In linea con questo spirito collaborativo, il piano d’azione di Gesteco per il futuro punta a obiettivi chiari a breve, medio e lungo termine, con l’implementazione di una policy di Diversity & Inclusion (D&I) e l’avvio di programmi di formazione sulla sostenibilità che coinvolgano direttamente i fornitori, evidenziando il desiderio di estendere l’impegno per la sostenibilità ben oltre i confini dell’azienda.
Abbiamo a cuore lo stakeholder engagement e la sensibilizzazione di tutti i portatori di interesse perché vogliamo spostare il soggetto da Me a We.
Chiara Pontoni, Sustainability manager, Gesteco
In conclusione, Gesteco, con la sua dedizione alla salvaguardia ambientale e sensibilità sociale, si posiziona come leader nella transizione ecologica e sostenibile, evidenziando come un’efficace gestione dei rifiuti possa essere un motore per lo sviluppo sostenibile e la creazione di valore, non solo per l’azienda ma per l’intera società.
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