Il Ghana vota per l’abolizione della pena di morte

Il Ghana è lo stato africano numero 29 ad aver abolito la pena di morte. Anche se resta ancora possibile per i reati di alto tradimento.

Il parlamento del Ghana, in Africa orientale, ha votato per l’abolizione della pena di morte per reati quali omicidio, genocidio, pirateria e contrabbando aggiungendosi alla lunga lista dei paesi del continente che hanno fatto questa scelta umana negli ultimi anni. Va precisato, comunque, che la pena di morte può essere ancora comminata per reati di alto tradimento e per questo le varie organizzazioni che lottano per la sua abolizione universale fanno notare che per “stare tranquilli” c’è bisogno di una modifica della costituzione.

Ghana, l’ultima esecuzione risale al 1993

L’ultima esecuzione risale al 1993, ma nonostante questo i tribunali hanno continuato a infliggere sentenze capitali tanto che in Ghana, oggi, ci sono ancora 170 uomini e 6 donne nel braccio della morte la cui condanna ora verrà convertita in un ergastolo. O almeno non appena il presidente Nana Akufo-Addo firmerà la legge per farla entrare in vigore.

52 governi uccidono ancora esseri umani

Il Ghana è il 29esimo paese africano e il 124esimo al mondo ad aver abolito la pena capitale. Altri 41 l’hanno abolita de facto, nel senso che non eseguono una condanna a morte da più di dieci anni. Mentre restano ancora 52 i paesi che non si fanno scrupoli a togliere la vita a una persona chiamandola “giustizia”. In particolare, nel 2022 sono state eseguite 883 condanne a morte, con un aumento del 53 per cento rispetto all’anno precedente secondo i dati dell’organizzazione Amnesty International.

“Consegnamo la pena di morte alla storia”

Il rappresentante di Amnesty per l’Africa centrale e occidentale, Samira Daoud, ha dichiarato che si tratta di “una vittoria per tutti coloro che hanno portato avanti campagne senza soste al fine di consegnare alla storia questa punizione estrema e rafforzare la protezione del diritto alla vita”.

Il sogno di un mondo senza pena di morte si fa sempre più vicino, anche se quelle decine di paesi che ancora la praticano attivamente, sembrano voler far di tutto per rendere questi passi, questi gradini che ci separano dalla vetta ancora più ripidi.

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