Nell’arco di poche settimane, in Giappone milioni di pesci sono stati trovati morti in acqua.
C’è chi ipotizza che il fenomeno possa essere legato al rilascio in mare dell’acqua radioattiva di Fukushima.
In realtà, al momento non c’è alcuna certezza sulle cause di tale fenomeno.
All’inizio di dicembre le acque al largo del porto di Hakodate, nell’isola giapponese di Hokkaido, sembravano coperte da una smisurata coltre d’argento, lunga più di un chilometro. Erano sardine e sgombri che galleggiavano privi di vita. Mercoledì 13 dicembre i funzionari di Nakiri, centinaia di chilometri più a sud, erano alle prese con 30-40 tonnellate di sardine giapponesi (Sardinella zunasi), anch’esse morte, trovate nella zona qualche giorno prima. I pesci morti in Giappone sono milioni nell’arco di pochi giorni. E nessuno, per ora, capisce il motivo.
La preoccupazione dei pescatori per i pesci morti
“Non ho mai visto nulla del genere prima d’ora”, ha dichiarato alla stampa giapponese un pescatore che lavora nella zona di Nakiri da venticinque anni. Spiegando che la sardina giapponese viene pescata nella zona soltanto da un anno circa, a dimostrazione di quanto l’ecosistema marino stia cambiando. Stando a quanto riportato dal quotidiano Guardian, i pescatori stanno facendo tutto il possibile per raccogliere le tonnellate di pesci perché temono, decomponendosi, danneggino le condizioni del mare.
In Giappone ci si interroga sulle cause del fenomeno
Le cause alla base di una morìa di pesci possono essere le più varie. Per esempio un improvviso calo della temperatura dell’acqua, oppure la caccia da parte delle specie predatrici, che porta i pesci migratori ad arenarsi. Al momento, non c’è nessuna certezza su cosa abbia scatenato il fenomeno osservato in Giappone.
1,200 Tonnes Of Dead Fish Wash Up In Japan But Fukushima Isn't To Blame, Say Authoritieshttps://t.co/wshOUTo90Q
Il quotidiano britannico Daily Mail – che non gode di buona reputazione, tanto da essere classificato come fonte inaffidabile da Wikipedia – ha pubblicato un articolo che sottolinea quanto questi milioni di pesci siano morti proprio tre mesi dopo il rilascio in mare delle acque radioattive della centrale di Fukushima Daiichi. Una decisione controversa, ma approvata dall’Agenzia internazionale per l’energia atomica. Le autorità giapponesi si scagliano contro tale teoria, ampiamente rilanciata dai social media, ritenendola priva di basi scientifiche.
Un pomeriggio di confronto sui temi della biodiversità in occasione della presentazione del primo Bilancio di sostenibilità territoriale della Sardegna.