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I gioielli di design delle ragazze cambogiane
In Cambogia c’è una scuola di design sociale. Lì le ragazze e i ragazzi imparano a lavorare l’argento. Sono giovani senza istruzione, molti appena usciti dall’orfanotrofio o anche portatori di handicap. Tutti hanno alle spalle situazioni familiari difficili e hanno trovato in questa scuola non solo un possibile lavoro per il loro futuro, ma innanzitutto, cosa
In Cambogia c’è una scuola di design sociale. Lì le ragazze e i ragazzi imparano a lavorare l’argento. Sono giovani senza istruzione, molti appena usciti dall’orfanotrofio o anche portatori di handicap. Tutti hanno alle spalle situazioni familiari difficili e hanno trovato in questa scuola non solo un possibile lavoro per il loro futuro, ma innanzitutto, cosa più urgente ancora, una casa, una protezione, qualche soldo.
Gli studenti infatti ricevono tutti uno stipendio e un pasto nutriente a mezzogiorno. Solo così possono permettersi di frequentare la scuola.
Il Nodo – Progetti di vita, così si chiama l’associazione che patrocina questa scuola, sta offrendo in questi giorni nella storica Argenteria Dabbene un’esposizione unica, impensata, interessantissima. Hanno animato un’iniziativa inedita, hanno chiesto a 82 tra designer, architetti, creativi, di disegnare i loro gioielli: i progetti sono stati passati alle ragazze della scuola in Cambogia e, quelli realizzati, sono ora in esposizione e in vendita a Milano.
82 progetti di artisti e designer per sostenere la cooperazione in Cambogia
“L’idea di rivolgersi a un network di designer, architetti e artisti per raccogliere proposte destinate alla Bottega dell’Arte del Nodo a Phnom Penh è andata ben oltre le aspettative – spiega Patrizia Scarzella, architetto, designer e promotrice dell’iniziativa – ogni disegno, segno, idea, ha portato agli studenti uno stimolo nuovo, è stato motivo di analisi e di sfida a superare se stessi. Questa operazione li ha fatti sentire importanti, alla pari con nomi di designer occidentali che considerano miti. È fondamentale in questa operazione”.
Un’atmosfera di vera collaborazione, di energia ed entusiasmo. Il passaggio tra essere esecutori ed essere capaci di creare è determinante. In più, se il progetto ha un’alta qualità estetica che è anche etica, il risultato sarà formidabile. Il design ha questa potenzialità.
Il ricavato delle vendite va a sostegno de Il Nodo
Il progetto Bottega dell’Arte è una scuola di design sociale in cui ogni anno venti ragazze e ragazzi cambogiani provenienti da situazioni di disagio trovano istruzione, lavoro, tutela. Il biennio comprende tecniche di base della lavorazione dell’argento, laboratori con designer italiani per la creazione di gioielli, lezioni di inglese, di disegno, contabilità e, per chi ne ha bisogno, alfabetizzazione. La scuola ridà ai giovani soddisfazione e dignità, oltre ai mezzi per sopravvivere. Il Nodo rilascia un diploma ufficialmente riconosciuto e garantisce poi un lavoro. A oggi, la scuola ha diplomato 24 studenti e dato istruzione a decine di ragazzi.
L’esposizione e la vendita di Gioie d’autore – A Sketch for Hope si svolgono all’Argentiera Dabbene, Largo Claudio Treves 2, ang.Via Balzan, Milano
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