Il livello di inquinamento supera di 60 volte il limite fissato dall’Organizzazione mondiale della sanità. Il governo ha chiuse le scuole e ha invitato gli anziani a stare a casa.
Giorgio Celli, dall’etologia al parlamento europeo
L’amore animale non ha a di meno dell’amore umano. Purtroppo l’uomo difficilmente ha il senso della “giusta misura” col proprio animale: o lo ama troppo o lo ama poco.
Il messaggio animalista è coinvolgente quando punta sul cane
abbandonato o sul gatto, ma perde attrattiva nel momento in cui
affronta questioni come la caccia, gli allevamenti intensivi, la
sperimentazione animale.
Il “come mai” lo abbiamo chiesto a Giorgio Celli, noto etologo e
entomologo, scrittore e anche parlamentare europeo.
La gente capisce solo ciò che vede e che conosce. Si amano
gli animali domestici perché i cani ed i gatti vivono con
noi. Si amano meno i cavalli, ad esempio, perché ci sono
più lontani, gli animali selvatici sono ancor più
lontani, non fanno compassione perché sono quasi delle
presenze fantasmatiche. Non toccano le leve profonde che dipendono
da un rapporto personale. Gli animali domestici sono come degli
ambasciatori che ci ricordano che esistono anche altri animali che
amano e che soffrono come noi e che hanno diritto a vivere. Devono
evocare la nostra umana pietà. La divulgazione scientifica
ha una grande importanza: chiunque ha scritto dei libri sugli
animali è benemerito perché insegna a conoscere
ciò che non conosciamo direttamente.
L’uomo di città si circonda di animali “da compagnia”
che, in molti casi, sono strumentali ad esigenze egoistiche: avere
compagnia, accontentare i figli… Ci puoi parlare di questo
atteggiamento?
Succede spesso che le persone di città tendano ad
antropomorfizzare gli animali, cioè li considerano come dei
bambini. Ogni animale non è un bambino ma ha sue precise
esigenze e peculiarità etologiche che devono essere
rispettate. Se per esempio si accarezza un gatto quando lui non ne
ha voglia lo si maltratta. Lo si maltratta per troppo amore, ma
è comunque un maltrattamento. Il cane non deve essere
lasciato troppo tempo da solo, perché è un animale
che vive in gruppo e soffre profondamente la solitudine. Quindi se
fate un lavoro che vi tiene spesso lontano da casa non prendete un
cane, ma semmai un gatto che essendo solitario alle origini, soffre
meno se voi siete assenti e semmai sogna, perché i gatti
sognano moltissimo. Se teniamo un animale con noi dobbiamo tenere
presente che non è un uomo ma che è quell’animale con
il suo specifico comportamento.
Gli animali amano nel senso che noi umani attribuiamo
all’amore?
Certamente si. Ne sono convinto. Per il cane noi siamo il
capobranco, per il gatto siamo la mamma. Poi certamente gli animali
non hanno l’amore romantico come quello inteso dalla letteratura
provenzale. Non pensano alla morte. Si tratta di un legame
privilegiato che instaurano con una persona o con un altro
animale.
Puoi raccontare casi emblematici di amore
animale?
Ci sono degli animali che alla morte del
padrone si lasciano morire. Io conosco il cane di un mio amico che
quando questi è venuto a mancare, lui non ha più
mangiato e si è lasciato morire di fame. Se questo non
è un segno di amore, non saprei. Un gatto, per esempio, di
recente ha percorso 700 chilometri per raggiungere la propria casa
e la propria padrona che aveva smarrito in un paese dell’Ucraina.
In questo percorso, che ha fatto in tre anni, ha anche attraversato
il Nieper, che è uno dei più grossi fiumi
europei.
Le estati degli italiani sono tormentate dalla presenza
eccessiva e insidiosa delle zanzare. Il Comune di Milano sta
architettando addirittura la disinfestazione con gli elicotteri.
Come mai sono così tante e quali sono i migliori rimedi che
ti senti di suggerire a pubbliche amministrazioni e cittadini
comuni per allontanare le punture?
Intanto, l’uso degli elicotteri in città e anche fuori
città mi sembra disastroso per la conservazione
dell’ambiente e la salute umana. Per combattere le zanzare ci sono
dei metodi, che noi abbiamo studiato sul delta del Po, e che
prevedono l’impiego di sostanze biologiche, come il bacillo turingensis per esempio
che uccide le larve. La lotta contro gli adulti è sempre
difficile e sconsigliata perché sono necessarie grandi
quantità di pesticidi.
Invece si possono impiegare questi preparati biologici che sono
innocui per la salute dell’uomo e per l’ambiente ed hanno
dimostrato un alto livello di efficacia.
Per proteggersi dalle zanzare io consiglio una buona zanzariera che
è anche una struttura molto elegante.
Quali dovranno essere, a tuo avviso, nei prossimi anni le
battaglie prioritarie in Italia e in Europa?
La salvaguardia degli animali deve essere una battaglia
prioritaria. E’ necessario che in previsione dell’allargamento
dell’Unione europea, sia affermato come pregiudiziale il parametro
del rispetto degli animali. Come un paese che ha la pena di morte
non può entrare nella Ue, altrettanto deve essere per un
paese che ha una caccia selvaggia. Non deve entrare.
Poi, il problema dell’energia è fondamentale, perché
stiamo andando verso una ripresa del nucleare. Il rischio è
dietro l’angolo. Occorrono studiare le reali e possibili
alternative.
Daniela Bellon e Stefano Apuzzo
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