Gli eroi dell’alimentazione sono persone impegnate nella produzione e distribuzione sostenibile di cibo nel mondo. Protagonisti della Giornata mondiale dell’alimentazione 2020.
Nziengui Diawara è un abitante del Gabon (Africa centrale) e la sua è una delle 8mila famiglie che hanno aderito a un innovativo programma promosso dal governo e dalla Fao che invita i nuclei famigliari a coltivare ortaggi ed erbe aromatiche in micro-orti domestici, specialmente in questo momento in cui la pandemia da Covid-19 limita l’accesso ai campi e ai mercati. La sua partecipazione all’iniziativa non è passata inosservata: senza risorse finanziarie, Nziengui ha recuperato lattine, bottiglie, barattoli e altri materiali necessari per dare vita ai micro-orti e trasformando i rifiuti in qualcosa di utile. In un’area di sette metri quadrati, è riuscito quindi a coltivare ben quindici varietà di ortaggi per il consumo della sua famiglia, utilizzando solo fertilizzanti naturali e biopesticidiper combattere i parassiti. Il successo delle sue tecniche di coltivazione, che mostrano anche una particolare attenzione all’ambiente, hanno suscitato l’interesse di vicini e conoscenti, desiderosi di imparare da lui. Ma il sogno di Nziengui Diawara, che è un interprete della lingua dei segni, è quello di disporre in futuro di un ettaro di terra per fare formazione agricola a persone non vedenti e non udenti.
La Giornata mondiale dell’alimentazione e i suoi eroi
La storia di Nziengui è una delle tante che la Fao ha deciso di raccontare in occasione della Giornata mondiale dell’alimentazione che ricorre il 16 ottobre e che ha lo scopo di promuovere azioni affinché tutti abbiano accesso a diete sane e sostenibili. Dal tema “Coltivare, nutrire, preservare. Insieme. Le nostre azioni sono il nostro futuro”, quest’anno l’iniziativa ha come protagonisti gli Eroi dell’alimentazione, ovvero le persone impegnate ogni giorno per garantire a tutti l’accesso al cibo, dalla coltivazione alla pesca, dalla produzione alla distribuzione.
Behind our food, there is always someone who produced, planted, harvested, fished or transported it.
This #WorldFoodDay, we want to thank these #FoodHeroes who, no matter the circumstances are helping to grow, nourish & sustain our 🌍
Come Nziengui in Gabon, in Bangladesh c’è Putul Rani che lavora per la conservazione del pesce alosa e che ha convinto i pescatori locali, tra cui su marito, a non catturare i piccoli pesci e il pesce madre così da poter disporre di stock ittici più abbondanti sul lungo periodo. Lo chef Ali Ghzawi, in Giordania, lavora per insegnare alle persone più vulnerabili come alimentarsi in modo sano con prodotti locali e stagionali che riducono la pressione sulle risorse naturali. Ci sono poi anche storie italiane, come quella di Maria Fermanelli, fondatrice di un panificio a Roma, esempio di responsabilità sociale e di integrazione: Maria si avvale di un gruppo di collaboratori di nazionalità diverse (il magazziniere per esempio è un ex rifugiato afgano) e con i suoi prodotti promuove il rispetto per il cibo e l’utilizzo di materie prime locali e di qualità.
Celebrazioni ed eventi per la Giornata mondiale dell’alimentazione
Oltre due miliardi di persone non hanno accesso regolare a cibo salubre, nutriente e sufficiente e si prevede che la domanda di cibo aumenterà sempre più; quasi 690 milioni di persone soffrono la fame, 10 milioni in più dal 2019; solo nove specie vegetali rappresentano il 66 per cento della produzione agricola totale, nonostante esistano almeno 30mila specie di piante commestibili; il costante aumento dellafame dal 2014, di pari passo con l’aumento dell’obesità, indica chiaramente la necessità di accelerare e intensificare gli interventi per cambiare il modo di produrre e distribuire cibo. La Giornata mondiale dell’alimentazione è un momento di riflessione e una call to action su questi temi.
La cerimonia ufficiale della Giornata mondiale dell’alimentazione sarà un evento digitale che si potrà seguire online dalle 14 di venerdì 16 ottobre: in programma una lectio magistralis, uno spettacolo di video mapping sul Colosseo di Roma per celebrare il 75esimo anniversario di fondazione della Fao, messaggi e inviti all’azione da parte di Papa Francesco, del Presidente della Repubblica Italiana Sergio Mattarella e del Segretario Generale delle Nazioni Unite António Guterres. In 150 Paesi del mondo saranno poi organizzati tantissimi eventi come seminari, laboratori, mostre, concerti, anche se, naturalmente, quest’anno, saranno per la maggior parte virtuali.
Il clima che cambia sta delineando una nuova geografia del cibo con l’agricoltura chiamata a rispondere alle sfide ambientali e di sicurezza alimentare.
Secondo un’indagine dell’Irccs Neuromed, consumando elevate quantità di cibi ultra-processati le persone diventano biologicamente più vecchie rispetto all’età cronologica.
Ricercatori australiani hanno osservato che il consumo quotidiano di verdure crucifere abbassa la pressione sanguigna, riducendo del 5 per cento il rischio di infarto o ictus.
Un’indagine dell’Istituto superiore di sanità rivela una scarsa aderenza degli italiani alla dieta mediterranea: “scelte sempre più occidentalizzate e globalizzate”.
Delicato, confortevole, profumato, il risotto zucca, latte e tartufo accoglie le delizie dell’autunno, scaldando il cuore come il focolare di un camino.
Se ne è discusso a un evento a Roma, a partire dalla proposta di legge per andare oltre gli allevamenti intensivi. Gli interventi di produttori, medici, veterinari, studiosi e politici.
Il governo è al lavoro sul decreto “contaminazioni” per l’agricoltura biologica che prevede limiti di tolleranza più elevati per i residui accidentali. Un testo che fa discutere.
La Giornata mondiale dell’alimentazione 2024 punta a sensibilizzare sul tema del diritto al cibo che non è ancora garantito a tutti, nonostante si sprechino grandi risorse per produrlo.