Nel 2023 sono state uccise 85mila donne nel mondo: nel 60 per cento dei casi, il colpevole era il partner o un membro della famiglia.
Giornata mondiale delle bambine. Terre des Hommes non lascia #InDifesa nessuna
Per la Giornata mondiale delle bambine, Terre des Hommes presenta il nuovo dossier #InDifesa, per fare luce sui reati di violenza nei confronti delle più piccole. In Italia registrato un aumento dei maltrattamenti sui minori.
L’11 ottobre si celebra la Giornata internazionale dei diritti delle bambine e delle ragazze, inaugurata nel 2012 dalle Nazioni Unite, a fronte delle drammatiche situazioni in cui moltissime minorenni si trovano a vivere, in particolare nei paesi in via di sviluppo. Un dramma che si traduce in un dato allarmante, secondo cui la violenza sarebbe la seconda causa di mortalità al mondo per le bambine e le ragazze tra i dieci e i diciotto anni.
Un impegno, quello dell’Onu, sancito tramite la risoluzione 66/170 del 19 dicembre 2011, e portato avanti proprio per puntare l’attenzione sui diritti delle più piccole, in sintonia con l’obiettivo di sviluppo sostenibile numero 5 delle Nazioni Unite, che chiede di “raggiungere la parità di genere attraverso l’emancipazione delle donne e delle ragazze”.
Con Terre des Hommes, torna la campagna #InDifesa
Fin dalla prima edizione anche Terre des Hommes (organizzazione impegnata da oltre 50 anni per i diritti dell’infanzia) si è schierata in questa battaglia, promuovendo la campagna #InDifesa, con l’obiettivo di sensibilizzare istituzioni e opinione pubblica sulle gravi violazioni dei diritti delle bambine e delle ragazze che ogni giorno si verificano nel mondo e sull’importanza di assicurare loro protezione e sostegno. Sono tanti i progetti e gli interventi che l’organizzazione umanitaria ha potuto portare avanti negli anni: come quelli legati allo sfruttamento lavorativo dei bambini rifugiati, o delle baby schiave domestiche del Perù e delle baby spose della Costa d’Avorio. Per fare il punto e portare alla luce il quadro globale delle principali forme di violenza di cui le bambine sono vittime da sette anni Terre des Hommes elabora il dossier InDifesa, presentato anche quest’anno proprio in occasione della giornata mondiale delle bambine con il titolo La condizione delle bambine e le ragazze nel mondo 2018.
Tra le piaghe che colpiscono le ragazzine persistono le mutilazioni genitali, subita secondo l’Oms da 200 milioni di donne in trenta Paesi nel mondo, ma che fortunatamente registra un trend in calo del 24 per cento dal 2000 ad oggi (secondo il report 2017 degli Obiettivi di sviluppo sostenibile). Altro grande tema è quello dei matrimoni precoci, che pur registrando un dato impressionante (700 milioni di ragazze costrette a sposarsi prima dei diciotto anni) dà motivo di speranza, se si considera che in India (il Paese principalmente interessato dal fenomeno) il numero di ragazzine è passato da quasi il 50 per cento di dieci anni fa al 30 per cento di oggi. Resta alta però l’allerta per i Paesi dell’Africa sub-sahariana, dove la crescita demografica diminuisce la rilevanza statistica dei progressi e dove è necessaria un’intensificazione degli sforzi.
Come indicato anche dall’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile tra i principali obiettivi per migliorare la condizione femminile c’è la garanzia dell’educazione accessibile e di qualità, uno degli obiettivi fondamentali e il primo strumento per la crescita ed emancipazione delle giovani generazioni. A ribadirlo è anche questo dossier: “una bambina istruita diventerà una donna più consapevole, avrà migliori opportunità di lavoro e sarà una madre in grado di provvedere alla sana crescita dei figli, contribuendo al benessere di tutta la società”.
Italia: il maltrattamento minorile è in crescita
A segnare un record drammatico sono, purtroppo, i dati che riguardano anche il nostro Paese. Nel 2017 il numero dei minori vittime di reati in Italia è infatti aumentato dell’8 per cento rispetto all’anno precedente, con 5.788 ragazzini coinvolti. Di questi ben il 60 per cento sono bambine e ragazze. A preoccupare è anche il trend registrato: il 43 per cento in più rispetto a 10 anni fa. Lo studio analizza e denuncia le percentuali e i dati dei diversi tipi di reati perpetrati da adulti verso i minori e quasi tutti registrano una maggiore incidenza proprio nei confronti delle femmine. Tra questi colpisce quello in forte crescita legato alla pedopornografia: più 57 per cento rispetto al 2016. Agghiacciante il dato sulle violenze sessuali, aumentate del 18 per cento e con l’84 per cento di vittime tra le bambine.
Purtroppo è proprio la famiglia il contesto in cui molti piccoli fanno esperienza di maltrattamenti: per 1.723 bambini in un solo anno è stato necessario infatti l’intervento delle Forze dell’Ordine. È questo il reato che registra il maggior numero di vittime tra i minori. “L’Osservatorio InDifesa ci conferma la necessità di raddoppiare gli sforzi per la prevenzione e il contrasto alla violenza contro i bambini, in particolar modo contro le bambine”, ha affermato Raffaele K. Salinari, presidente di Terre des Hommes. “Chiediamo al governo di non dimenticare l’infanzia mettendo al centro, come chiediamo da anni, interventi concreti per dare seguito, sia in Italia che nei progetti di cooperazione internazionale, agli impegni sottoscritti in sede di adesione all’Agenda per lo sviluppo sostenibile 2030 (in particolare conseguenti all’obiettivo n.5)”.
Orange Revolution: una pioggia di fiori arancioni per la giornata mondiale delle bambine
Per dare forza e sostenere la campagna Indifesa, l’organizzazione Terre des Hommes ha presentato a Roma il relativo dossier alla presenza del presidente del Senato, Pietro Grasso e si è fatta promotrice della orange revolution.
Un’iniziativa partita nel 2016 da Milano e cresciuta nel tempo, grazie all’adesione di un centinaio di comuni italiani che si sono impegnati a mettere in atto azioni efficaci per la protezione dei bambini e in particolare modo delle bambine, attraverso l’elaborazione di politiche e piani specifici di sensibilizzazione per la prevenzione e il contrasto della violenza e le discriminazioni di genere, il bullismo e il cyberbullismo e la mappatura dei progetti che sul loro territorio si occupano di questi fenomeni. Per garantire tutto ciò Terre des Hommes ha chiesto ai Comuni di adottare una Carta dei diritti delle bambine e di promuovere la Carta delle bambine elaborata da Fidapa Bpw Italia, coerentemente con l’obiettivo di trasformare sempre di più in una campagna “di rete” InDifesa.
Per rendere visibile questo impegno i Comuni aderenti esporranno uno striscione arancione, colore che è, da anni, il colore scelto da Terre des Hommes e dalle Nazioni Unite per dire “no” alla violenza di genere.
La #OrangeRevolution di Terre des Hommes vive anche sui social media dove quest’anno il simbolo scelto è una pioggia di fiori arancioni, scaricabili dalla pagina di InDifesa con cui scattare una foto e postarla l’11 di ottobre sui social usando gli hashtag #Indifesa e #OrangeRevolution.
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