Diritti umani

3 maggio. Giornata mondiale per la libertà di stampa

La Giornata mondiale per la libertà di stampa (World free press day) è stata celebrata per la prima volta nel 1993 dopo essere stata proclamata dall’Assemblea generale dell’Onu.

Il suo obiettivo è informare i cittadini di tutto il
mondo delle violazioni alla libertà d’espressione che
avvengono in decine di paesi. Libertà sancita
dall’articolo
19 della Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo e
dall’articolo
21 della Costituzione:

 

“Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio
pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di
diffusione. La stampa non può essere soggetta ad
autorizzazioni o censure”

Violazioni avvengono ogni giorno attraverso atti di censura,
sanzioni, sospensioni subite dalle testate giornalistiche;
giornalisti ed editori vengono ancora aggrediti, arrestati e
persino uccisi mentre svolgono il loro mestiere. I segnali che
fanno ben sperare ci sono, come il ritorno, dopo 50 anni, dei

quotidiani indipendenti nelle edicole della Birmania, ma sono
ancora tante le situazioni di difficoltà.

 

Reporter senza frontiere
Secondo i dati di
Reporter senza frontiere, i giornalisti uccisi nel 2012 sono
stati 88 (sono già 19 nel 2013), 38 quelli sequestrati. I
blogger e gli attivisti arrestati perché colpevoli di aver
sfruttato la rete per denunciare violenze e soprusi sono stati
144.

 

Il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon e la
direttrice generale dell’Unesco Irina Bokova hanno rilasciato
una dichiarazione
congiunta in cui affermano che “la libertà d’espressione
crea anche le condizioni adeguate per la protezione e la promozione
di tutti gli altri diritti umani”.

 

Chi è Domenico Quirico
Quest’anno la Giornata è molto sentita anche in Italia.
Dall’8 aprile, infatti, non si hanno più notizie
dell’inviato della Stampa Domenico Quirico (nella foto) entrato in
Siria per documentare e raccontare in prima persona la guerra
civile in corso da oltre due anni. Il direttore del quotidiano di
Torino, Mario Calabresi,
ha scritto un lungo editoriale
per raccontare la storia di
Quirico e fare il punto sulla situazione del giornalismo sul campo,
sul fronte.

 

Per esprimere solidarietà, coloro che lavorano per la
redazione della Stampa hanno appuntato un fiocco giallo sul
giornale cartaceo, sul sito web e sui profili Twitter ufficiali e
personali.
Il fiocco giallo
è ormai diventato un simbolo
internazionale di buon auspicio e di vicinanza nei confronti dei
reporter in pericolo e delle loro famiglie.

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