Otto giraffe sono rimaste intrappolate in mezzo al lago Baringo, in Kenya. Ma una squadra di ambientalisti le sta traghettando fino alla loro nuova casa.
Otto giraffe che rischiano di trovarsi intrappolate in mezzo a un lago. Le organizzazioni ambientaliste che si rimboccano le maniche e decidono di portarle in salvo, a bordo di una chiatta di acciaio costruita ad hoc. Accade nella Rift Valley, in Kenya.
Corsa contro il tempo per salvare le giraffe
Le otto giraffe vivono su una penisola affacciata sul lago Baringo, ma il livello delle sue acque si è alzato rapidamente a causa delle forti piogge, trasformandola in un’isola. Le organizzazioni ambientaliste locali, coordinandosi con le autorità e gli abitanti della zona, hanno studiato una strategia: costruire una chiatta di acciaio, recuperare una per una le giraffe e trasferirle nell’area naturale di Ruko.
Un piano tutt’altro che semplice. “Non capiscono che stai cercando di aiutarle”, spiega alla Cnn David O’Connor, presidente dell’organizzazione no profitSave giraffes now. “Pensano che tu sia un predatore. Quindi cercano di ostacolarti, il che rende le cose ancora più difficili”.
After months of planning it was a HUGE relief for all involved to see Asiwa take her first steps into her new home!…
I volontari hanno iniziato con Asiwa, rimasta isolata in un’area paludosa. Dopo alcuni tentativi infruttuosi di attirarla offrendole del cibo, sono stati costretti a stordirla con un dardo. Un’operazione estremamente delicata, ma che si è svolta senza alcuna conseguenza. Una volta legata e bendata Asiwa, l’hanno condotta fino alla chiatta e l’hanno traghettata fino alla sua nuova casa. Per la fotografa Ami Vitale, che ha seguito e immortalato la spedizione, è stata una scena quasi “biblica”. Dopodiché è stato il turno di Pasaka.
Nell’isola sono rimaste altre sei giraffe che saranno portate in salvo entro gennaio. La missione diventa ancora più importante se si considera il fatto che si tratta di giraffe di Rothschild, ufficialmente in via di estinzione. A causa del bracconaggio e della perdita di habitat, nell’intero continente ne restano appena 2mila, di cui circa 800 in Kenya.
I laghi della Rift Valley, nell’Africa orientale, sono una risorsa fondamentale per le comunità locali che vivono di pesca, agricoltura e allevamento. Inseriti tra i patrimoni dell’umanità dall’Unesco, sono anche note attrazioni turistiche. Nell’arco degli ultimi dieci anni, però, il livello delle loro acque è gradualmente aumentato. Una tendenza che ha visto un picco nel 2019 a causa delle fortissime piogge che hanno interessato la zona.
Other lakes affected are as follows: In 2010, Lake Nakuru was 40 kmsq and has now expanded to 60 kmsq. The lake has swallowed a section of the northern route and flooded a large part of the acacia forest to the south. The main gate to Lake Nakuru is completely submerged. pic.twitter.com/v56Sj1t8Lr
Stando ai dati diffusi dal governo keniota, l’estensione del lago Nakuru nell’arco di dieci anni è passata da 40 a 60 chilometri quadrati, sommergendo buona parte di una foresta di acacie a sud. Il lago Turkana, invece, è sei metri più profondo rispetto alla norma.
I laghi Baringo e Bogoria sono sempre più estesi (il primo è passato da 176 a 260 chilometri quadrati, il secondo da 34 a 45) e sempre più vicini. Secondo gli scienziati potrebbero unirsi, scatenando una catastrofe ecologica. Se ciò accadesse – spiega infatti al Guardian il ricercatore Mark Boitt – l’acqua fresca del lago Baringo diluirebbe quella alcalina del lago Bogoria, intaccando la crescita delle alghe.
Questi fenomeni inoltre alterano l’equilibrio dell’habitat di svariati animali selvatici. Già diversi anni fa migliaia di fenicotteri sono stati costretti a spostarsi verso la riserva naturale del lago di Bogoria. Ora anche questa zona è diventata inospitale per loro: dai 1,5 milioni, ne sono rimasti appena 100mila.
Lake Bogoria National Reserve measuring 107sqkm has experienced a change in the lake ecosystem leading to marked reduction in the number of flamingos from 1.5 million to less than 100,000. The lake has expanded from 34kmsq to 45 kmsq.
I danni del clima impazzito per la comunità locale
Le inondazioni, sempre più frequenti e intense, sommergono i campi coltivati e costringono migliaia di persone ad allontanarsi dalle proprie case. Tutto questo in una regione, l’Africa subsahariana, particolarmente esposta ai disastri naturali legati ai cambiamenti climatici. Nel 2019 – si legge nel Global report on internal displacement – ben 2,6 milioni di abitanti sono stati sfollati a seguito di eventi meteorologici estremi, andandosi ad aggiungere ad altri 7,4 che invece sono stati costretti a spostarsi da guerre e conflitti.
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