Al mare ne trovava talmente tanta da decidere di farne un museo, degli orrori. L’idea di una guida naturalistica. Lo scopo? Riflettere sulle nostre colpe.
Prende il via il #Giro100, un secolo di Giro d’Italia pensando alla salute del Belpaese
Il Giro d’Italia – #Giro100 – prende il via. La corsa per la maglia rosa è sempre più sostenibile grazie al progetto Ride Green per la gestione corretta dei rifiuti.
Venerdì 5 maggio prende il via l’edizione numero 100 del Giro d’Italia, sempre più sostenibile grazie a Ride Green, progetto integrato di raccolta differenziata dei rifiuti nei punti più sensibili della Corsa Rosa.
Il format, già sperimentato con successo lo scorso anno, è stato quest’anno messo a punto e potenziato grazie all’impegno congiunto di Rcs Sport e la Cooperativa Erica, azienda leader nazionale nella progettazione e comunicazione ambientale.
250 volontari green
Ride Green prevede la gestione dei rifiuti – in tutte le 21 tappe, da Alghero a Milano – grazie alla presenza di apposite isole ecologiche nel cuore dell’Open Village, presidiate dai comunicatori ambientali Erica e da circa 250 volontari in tutta Italia. Questi punti verranno resi visibili grazie ad appositi materiali di comunicazione e allestiti con una segnaletica informativa, realizzata in cartone riciclato da 100 per cento Campania. Qui sarà possibile gettare in modo separato i rifiuti, consentendo quindi l’avvio al riciclo di tutti i materiali differenziabili, grazie alle sinergie con le diverse aziende di raccolta attive nei territori sede di tappa, in tutte le regioni interessate dall’evento.
“La scelta di posizionare le isole ecologiche al centro del Village è una precisa scelta comunicativa, per inviare a tutti il messaggio che i rifiuti non sono un problema da tenere nascosto ma una risorsa da gestire correttamente” dichiara Roberto Cavallo, amministratore delegato della cooperativa Erica. “Siamo convinti che l’esempio positivo di grandi campioni possa superare il valore simbolico, diventando esempio per le tante persone che seguono la corsa”.
Contenitori, stoviglie compostabili e Green Zone
Anche tutte le aree Hospitality, al pari delle cucine e delle aree parcheggio per i bus dei team, saranno dotate di mastelli e sacchi per la raccolta differenziata. Le forniture – oltre 1.200 contenitori prodotti ad hoc da Eurosintex e marchiati Ride Green – verranno quindi regalate al termine della manifestazione ai vari Comuni coinvolti.
La minimizzazione degli impatti ambientali del #Giro100 passerà inoltre attraverso la fornitura di stoviglie e attrezzature compostabili per la somministrazione di cibi e bevande, realizzate in MaterBi e fornite da Novamont.
È infine prevista la realizzazione di apposite “Green Zone” in ogni tappa: si tratta di aree in cui i corridori, poco prima del traguardo o dei tratti più impegnativi, potranno disfarsi dei propri rifiuti, che verranno raccolti e avviati correttamente al recupero o allo smaltimento.
Il bilancio ambientale della corsa
Il progetto ambientale è reso possibile anche grazie al supporto di Corepla – Consorzio nazionale per la raccolta, il riciclaggio e il recupero degli imballaggi in plastica, che garantirà l’avvio al riciclo delle plastiche raccolte separatamente presso gli impianti convenzionati, e di RiciclaTv, canale nazionale di informazione ecosostenibile.
L’intera organizzazione sostenibile dell’evento sarà quindi analizzata da IMQ, utilizzando una metodologia standardizzata e riconosciuta a livello internazionale, per redigere il bilancio ambientale e sociale della Corsa.
“Ride Green” dimostra che il Giro d’Italia non è solamente un evento sportivo, ma è anche un importante strumento di comunicazione, utile per trasmettere tutti i valori che esso rappresenta, inclusi quelli della tutela dell’Ambiente.
“Ancora una volta punteremo molto sulla sensibilizzazione di tutti i partecipanti, grazie anche alla grande collaborazione con i territori coinvolti, con le amministrazioni, le aziende e tutti i volontari che ci affiancheranno” conclude Cavallo. “L’edizione del Centenario ci dà un motivo in più per fare ancora meglio rispetto al già ragguardevole risultato raggiunto lo scorso anno, dimostrando come sia possibile rendere eco-sostenibili anche i grandi eventi nazionali. Inoltre, per un evento davvero a rifiuti zero, i prossimi passi saranno quelli di collaborare con le aziende promotrici e sostenitrici del Giro in modo che i materiali distribuiti producano meno rifiuti e siano tutti riciclabili. In altre parole, siamo sulla buona strada e ci aspettano nuove sfide”.
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