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Giuseppe Parma, Banco Alimentare. La lotta allo spreco di cibo è ancora aperta
Anche Fondazione Banco Alimentare Onlus ha deciso di salire a bordo del progetto REmini2020, avviato da Fondazione Meeting e Conai per far sì che il Meeting per l’amicizia tra i popoli diventi un evento sostenibile nell’arco di tre anni. Banco Alimentare porta con sé l’expertise maturata nel territorio italiano dalle 22 associazioni della sua rete,
Anche Fondazione Banco Alimentare Onlus ha deciso di salire a bordo del progetto REmini2020, avviato da Fondazione Meeting e Conai per far sì che il Meeting per l’amicizia tra i popoli diventi un evento sostenibile nell’arco di tre anni. Banco Alimentare porta con sé l’expertise maturata nel territorio italiano dalle 22 associazioni della sua rete, in cui lavorano 150 dipendenti e 1.800 volontari. È merito loro se nel 2017 sono state recuperate circa 90mila tonnellate di alimenti, poi distribuite a 8mila strutture caritative partner.
“Il nostro lavoro consiste nella lotta allo spreco alimentare: recuperiamo ciò che viene prodotto in eccedenza e che dovrebbe essere buttato. Tutto ciò che è scarto diventa una nuova occasione, diventa dono per chi in quel momento non può acquistare quel cibo che è ancora buono”. Queste le parole con cui il direttore generale Giuseppe Parma descrive la mission della Fondazione. Alla Fiera di Rimini ci ha raccontato che la partnership col Meeting è nata, semplicemente, frequentando l’edizione dell’anno scorso e rendendosi conto di quanto cibo non consumato nei ristoranti venisse gettato.
Se ci rimbocchiamo le maniche, possiamo recuperare metà del cibo sprecato
Lo spreco alimentare è un argomento ormai sempre più comune, non solo nel dibattito pubblico e giornalistico ma anche nelle conversazioni tra le persone. Le abitudini sbagliate, però, sono ancora incredibilmente radicate. I numeri parlano da soli: “In Italia ogni anno ci sono circa 5 milioni e mezzo di tonnellate di eccedenze alimentari. La maggior parte è nel nostro frigorifero, quindi è difficilmente recuperabile, oppure è costituita da scarti dell’industria. Un’altra metà però si può recuperare – parliamo di circa 2,5-2,8 milioni di tonnellate”, spiega Giuseppe Parma. Che non nasconde il fatto che gli ottimi risultati del Banco Alimentare, raggiunti con grande impegno e fatica, siano soltanto l’inizio. È ancora lunga e accidentata la strada che bisogna percorrere prima di poter cantare vittoria.
Ma se il problema ha dimensioni così colossali, c’è qualche iniziativa alla portata di una persona comune, alle prese con la spesa e con il frigorifero di casa? La risposta è sì. Anzi, è incredibile pensare a quanti progressi si possano raggiungere con qualche piccola variazione delle abitudini quotidiane. Una fra tutte, continua Giuseppe Parma, è quella di smettere di credere che l’indicazione “da consumare preferibilmente entro” sia un imperativo e che non si possa sgarrare nemmeno di un giorno. Va considerata piuttosto come un’indicazione di massima, poiché molti alimenti rimangono perfettamente commestibili ancora per qualche giorno. Per questo il Banco Alimentare ha preparato un manuale di corrette prassi insieme a Caritas e al ministero della Salute, con una tabella che indica i termini di vita ultimi degli alimenti.
REmini2020, un cammino triennale verso la sostenibilità
LifeGate è in trasferta a Rimini per raccontare il progetto REmini2020, un percorso triennale che prende il via con la 39° edizione del Meeting per l’amicizia tra i popoli. L’obiettivo è quello di rendere sostenibile questo grande evento, lavorando su diverse aree: economia circolare, energia, alimentazione, mobilità.
Qualche cifra può essere utile per comprendere la portata della manifestazione. Dal 19 al 25 agosto i 130mila metri quadrati allestiti nella Fiera di Rimini vengono animati da convegni, workshop, tavole rotonde, mostre e spettacoli, che contagiano anche il territorio della città romagnola. Dopo le 800mila presenze del 2017, per il 2018 sono già stati coinvolti 530 relatori e 2.750 volontari.
Ad affiancare la Fondazione e stilare la strategia di sostenibilità del Meeting è Conai (Consorzio Nazionale Imballaggi). Questo è il primo importante banco di prova per la sua nuova sfida: affrontare il tema della sostenibilità nei grandi eventi con un approccio a 360 gradi.
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