L’albero potrebbe avere fino a mille anni, ma è stato scoperto solo dal 2009, dopo la segnalazione di una band della zona, che ora gli dedicherà un brano.
Gli alberi sono persino capaci di salvare vite umane
Se pensate che sugli alberi sia già stato detto tutto ciò che di buono si possa dire, vi sbagliate. Uno studio svela una nuova, ennesima virtù che finora era rimasta nascosta. Gli alberi salvano più di 850 vite umane e prevengono fino a 670mila casi di malattie respiratorie, anche gravi, ogni anno. E solo negli
Se pensate che sugli alberi sia già stato detto tutto ciò che di buono si possa dire, vi sbagliate. Uno studio svela una nuova, ennesima virtù che finora era rimasta nascosta. Gli alberi salvano più di 850 vite umane e prevengono fino a 670mila casi di malattie respiratorie, anche gravi, ogni anno. E solo negli Stati Uniti.
La ricerca guidata da Dave Nowak e Eric Greenfield, due scienziati dello Us forest service e pubblicata sulla rivista scientifica Environmental Pollution, stima in modo concreto e per la prima volta su larga scala, gli effetti positivi che gli alberi hanno nel contrastare l’inquinamento e migliorare la qualità dell’aria che li circonda.
Gli alberi contribuiscono a migliorare l’aria di poco meno dell’1 per cento. Un dato che a una prima lettura può sembrare irrisorio, ma che in realtà contribuisce a salvare 850 americani, soprattutto di coloro che vivono nelle città. Per rendere questo dato ancora più concreto, gli effetti positivi sulla salute valgono quasi 7 miliardi di dollari (circa 5,2 miliardi di euro) all’anno.
“Con più dell’80 per cento di americani che vivono nelle aree urbane, questa ricerca evidenzia quanto siano davvero essenziali le foreste cittadine per le persone di tutto il paese” ha detto Michael Rains, direttore di uno dei dipartimenti dello Us forest service che negli Stati Uniti gestisce quasi 56 milioni di ettari di aree verdi urbane.
“In termini di impatto sulla salute umana, gli alberi che si trovano in città hanno un ruolo molto più importante vista la loro vicinanza alle persone” ha detto Nowak, anche se la loro capacità assoluta di pulire l’aria dalle sostanze inquinanti è maggiore in campagna. Le polveri prese in considerazione sono quattro: il biossido di azoto, l’ozono, l’anidride solforosa e il particolato inferiore a 2,5 micron di diametro.
Ancora una volta, viene confermata l’immagine che abbiamo degli alberi e delle foreste come “polmoni del pianeta” che in questo caso contribuiscono a salvaguardare l’integrità dei nostri polmoni, migliorando la qualità dell’aria che respiriamo ogni giorno.
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