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Gli animali e il sonno, le regole della natura
Il sonno è un momento importante nella vita degli animali e la natura ne regola ritmi e durata in base alla specie. Vediamo come.
- Il sonno è un momento fondamentale nella nostra vita, come in quella delle altre specie.
- Ognuno di noi riposa con modalità e ritmi diversi, che sono stabiliti dalla natura.
- Cerchiamo di capire come dormono gli animali.
Cos’è il sonno? Cosa fa nella nostra mente e cosa comporta ogni notte a livello psichico e organico? E i nostri amici a quattro zampe come vivono il sonno e come affrontano questo stato ineliminabile dell’esistenza? Dormire è un momento fondamentale per la vita e solo dormendo si riesce a conquistare salute e benessere.
Un salto – perché davvero di un salto si tratta: l’argomento è vasto e affascinante – nel mondo oscuro e biologicamente importantissimo del sonno negli animali lo facciamo con l’aiuto della dottoressa Cinzia Ciarmatori, medico veterinario.
Il sonno, questo sconosciuto
La natura ha leggi invalicabili e imprescindibili, ma soprattutto ispirate alla saggezza e al benessere di tutti noi che viviamo in essa. Fenomeno affascinante e misterioso, il sonno ha indotto gli scienziati a indagarne il funzionamento, i meccanismi, le ripercussioni sulla salute, l’intimo significato.
Oggi sappiamo che ciò che si verifica durante il sonno è strettamente correlato all’equilibrio fisico e psicocognitivo degli organismi. E disturbi correlati al dormire sono così frequenti che oggi molte università hanno dipartimenti dedicati agli studi specifici. Un esempio? Il Centro di medicina del sonno dell’Università di Parma, dove si studiano il sonno e i suoi legami con i cosiddetti ritmi circadiani umani.
L’importanza del riposo
Il primo a intuire che questi ritmi osservati in molti organismi biologici, sia animali che vegetali, potessero essere regolati da un sistema endogeno fu, nel lontano 1729, Jacques d’Ortous de Mairan, astronomo francese. Il nome, dal latino circa diem, venne coniato però da Franz Halberg, medico rumeno fondatore della moderna cronobiologia. Ogni privazione del sonno, allungamento del ritmo veglia/riposo, disturbi a esso correlato, diventa un vero e proprio insulto biologico alla qualità e al benessere di ognuno di noi. E, in questo campo, la scienza e la medicina da tempo ormai cercano di fornirci rimedi e palliativi irrinunciabili.
Proprio a questo proposito, Franz Halberg è riuscito a documentare il legame profondo tra ritmi biologici, salute e malattia, vita e morte. Ha applicato le sue scoperte al trattamento del cancro, per esempio, dimostrando una maggior efficacia e minori effetti collaterali se la somministrazione dei chemioterapici segue il ritmo di alcuni marker. Lo studioso ha perseguito per tutta la vita il principio cardine della medicina Primum nil nocere e l’individualizzazione dei trattamenti basata sui ritmi naturali, introducendo il ruolo fondamentale del tempo nella diagnosi, prognosi, terapia e, soprattutto, prevenzione. Ma gli animali? Cosa è per loro il sonno e quali sono le funzioni che li accompagnano nel percorso di vita?
Come dormono gli animali
Jerome Siegel, professore di psichiatria al Centro per la ricerca sul sonno della Ucla, ha dichiarato che l’unico modo per capire i misteri del sonno è l’osservazione degli animali. Si tratta però di specie anche molto distanti tra loro e quindi con modalità differenti. Un esempio? Le giraffe sono in grado di dormire pochissimo, sembra che possano rimanere sveglie per settimane. Al contrario i pipistrelli possono restare addormentati per tutto il giorno senza modificare il proprio ciclo biologico. “Secondo Siegel il tasso di metabolismo cerebrale condizionerebbe il sonno: in generale animali di piccole dimensioni, con tasso metabolico elevato, hanno maggior necessità rispetto ad animali di taglia molto grande come le mucche, le giraffe e gli elefanti. Per loro sarebbero sufficienti quattro ore di sonno al giorno”, spiega la dottoressa Ciarmatori.
Esiste poi una marcata differenza, in termini di tempo dedicato al sonno, fra i predatori e le specie predate. Ovviamente i primi agiscono di notte e il tempo dedicato al dormire si concretizza su orari diurni. Per le prede il discorso si fa diverso. Gli uccelli, per esempio, cercano durante il sonno di restare al riparo dai cacciatori notturni, rimanendo protetti dallo stormo. Per questo motivo, quelli in posizione più esterna tendono ad aprire frequentemente un occhio per sorvegliare il territorio circostante. Un vero e proprio mistero resta, invece, il sonno dei mammiferi marini. I delfini dormono, ma con un solo emisfero cerebrale; l’altro rimane attivo. Per questo continuano a nuotare e a salire in superficie per respirare anche mentre dormono.
Meraviglie della natura, quindi, che assegna a ciascuna specie vivente un compito particolare e dei ritmi opportuni per conservarsi e riprodursi. Ogni specie ha, infatti, le sue abitudini di sonno e indiscusso è il suo ruolo fondamentale sulla salute per gli animali di ogni età. Il cucciolo di cane, per esempio, tende a dormire di più degli adulti perché il sonno aiuta la crescita e lo sviluppo corporeo. Diverso è il caso degli animali anziani che, durante il riposo, recuperano energia e vitalità.
Per questa ragione è importante rispettare il tempo dedicato al risposo da parte degli animali, specialmente quelli con cui viviamo e a cui spesso stravolgiamo i ritmi biologici, in particolare se si tratta di specie crepuscolari-notturne. Insomma, se la natura è provvida, cerchiamo di esserlo anche noi nei confronti di chi ci sta vicino e appartiene a specie diverse, rispettandone sempre le regole e le necessità vitali.
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